Faisa-Cisal, Oggi sciopero generale di 24 ore dei dipendenti della Lirosi Autoservizi Ci vediamo costretti a denunciare la scarsa sensibilità della società di trasporto pubblico locale "Lirosi Autoservizi s.r.l." rispetto ai diritti contrattuali che i propri lavoratori rivendicano da troppo tempo
La Faisa-Cisal, a seguito della seconda azione di sciopero, in data 09 ottobre “23
della durata di 24 (ventiquattro) ore, vuole ringraziare tutti i lavoratori, con
particolare riferimento ai non iscritti ed a quelli appartenenti ad altre OO.SS.,
che hanno condiviso e approvato con una massiccia partecipazione raggiugendo
l’81% delle adesioni, le rivendicazioni di questa O.S…
Nel prosieguo ci vediamo costretti a denunciare la scarsa sensibilità della società
di trasporto pubblico locale “Lirosi Autoservizi s.r.l.” rispetto ai diritti contrattuali
che i propri lavoratori rivendicano da troppo tempo.
L’aggravante, se così possiamo dire, e ci lascia costernati, è che alla Direzione
Aziendale c’è una Amministratrice Unica nominata dal tribunale che dovrebbe
garantire i diritti dei propri dipendenti/lavoratori, anziché alzare un muro di gomma
e costringere la parte sindacale ad indire ripetute azioni di sciopero con tutto ciò che
ne consegue sia per la mobilità dei cittadini e soprattutto per quella degli studenti
oltre che per le economie degli stessi dipendenti.
In un momento di massima crisi economico – finanziaria, il salario onorevole
assume più che mai un’importanza vitale per il soddisfacimento di esigenze
quotidiane già compromesso dagli spropositati aumenti dei prodotti energetici come
luce, gas e carburanti oltre ad una inflazione come non si vedeva da decenni, con
relativo aumento dei prezzi, che ha eroso ulteriormente il potere di acquisto delle
famiglie.
La società “Lirosi Autoservizi s.r.l.” dovrebbe porre al primo posto il benessere
dei propri lavoratori con salari dignitosi tanto più perché percettrice di sussidi
pubblici.
Gli sforzi che produrremo incentrati alla difesa dei lavoratori e del lavoro non
lasceranno spazio ad interpretazioni personalistiche aziendali degli obblighi legali e
contrattuali relativi al riconoscimento di quanto dovuto ai dipendenti.
Ci appelliamo alla parte datoriale e Regionale, ognuno per la propria
responsabilità, affinché comprendano il disagio dei lavoratori, condividendolo e
ponendo ad esso fine attraverso il riconoscimento delle indennità, con forza
rivendicate.
Staremo a vedere se l’appello sortirà l’effetto sperato, in alternativa daremo
battaglia ad un comportamento aziendale non oltremodo tacibile e che rischia di
provocare disservizi ingiustificabili.
Il segretario provinciale
Francesco Elia