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TAURIANOVA (RC), SABATO 11 GENNAIO 2025

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Associazione Philene, “La situazione della viabilità in Calabria é critica” Nello specifico le condizioni di molte strade provinciali del territorio rappresentano un quotidiano disagio ed un pericolo per l'incolumità dei cittadini. Strade dissestate, buche, crolli, vegetazione che avanza, mancanza di manutenzione sono all'ordine del giorno

Associazione Philene, “La situazione della viabilità in Calabria é critica” Nello specifico le condizioni di molte strade provinciali del territorio rappresentano un quotidiano disagio ed un pericolo per l'incolumità dei cittadini. Strade dissestate, buche, crolli, vegetazione che avanza, mancanza di manutenzione sono all'ordine del giorno

La situazione della viabilità in Calabria é critica. Nello specifico le condizioni di molte strade provinciali del territorio rappresentano un quotidiano disagio ed un pericolo per l’incolumità dei cittadini. Strade dissestate, buche, crolli, vegetazione che avanza, mancanza di manutenzione sono all’ordine del giorno. Crediamo fermamente che il diritto ad una viabilità sicura ed efficiente sia una delle basi di civiltà e di dignità per un territorio. E’ inaccettabile che i cittadini calabresi non possano godere degli stessi diritti di chi vive in altre regioni, però beninteso, pagando esattamente le stesse tasse e avendo gli stessi obblighi. Troppo spesso in questa terra si sono visti infrangere i sogni di tanti giovani e non solo; se continueremo ad accettare passivamente come normale ciò che non lo é, allora probabilmente continueremo a vedere i diritti come gentili concessioni, impedendo il necessario e reale sviluppo economico e sociale di questo territorio. Vogliamo portare l’attenzione di tutti gli enti preposti sulla condizione nello specifico di alcune strade provinciali ad esempio: – SP1 nello specifico il tratto che collega Cittanova Locri il quale dopo ben 2 frane avvenute dopo gli incendi del 2021 e due conseguenti interventi (grazie all’interessamento ed intervento della città metropolitana) per rendere di nuovo percorribile la strada quel che si può prospettare non é nulla di buono. Probabilmente questa strada per i prossimi due anni sarà interessata da un’intensificazione del traffico visto il rischio chiusura della Strada di grande comunicazione Jonio-Tirreno e questo richiede una seria programmazione di interventi e messa in sicurezza. In questo tratto é necessario prima di tutto prevenire le frane, le due avvenute dopo gli incendi del 2021 hanno dimostrato quel che già si sapeva: gli incendi nelle zone montane bruciando gli alberi e indebolendo le loro radici trasformano i costoni delle montagne in delle bombe ad orologeria. La seconda questione che non é stata presa in considerazione dagli interventi avvenuti é quella delle cunette; senza che esse siano periodicamente manutenute e pulite oltre che fatte ove mancanti, l’acqua non defluisce correttamente, provocando danni al manto stradale. -SP33, strada che collega Cittanova Rizziconi, dove ci sono stati più di un intervento di bitumazione (anche molto recente), che però si sono dimostrati quasi inutili, visto che con i primi eventi atmosferici straordinari (e non) il manto mostra segni di erosione e le buche ricompaiono. Queste soparacitate sono solo degli esempi ma, tantissime sono le strade provinciali (e non solo) in condizioni simili, auspichiamo che gradualmente vengano effettuati questi interventi ovunque ve ne sia la necessità. Questione a parte, ma di doverosa menzione, visti i fatti dell’ultimo periodo, é quella riguardante la sgc ss682. Il recente annuncio del rischio chiusura fa nascere una seria riflessione sulla problematica del collegamento tra la costa tirrenica e ionica. Molti sono stati negli anni gli annunci e le speranze sull’ammodernamento del tratto o sull’idea progettuale di tratti alternativi per arginare problemi come quelli che hanno portato al recente rischio di chiusura. Da un lato riteniamo che sia necessario una riqualificazione del tratto della sp1 che collega Cittanova a Locri; dall’altro lato serve trovare un intervento serio e risolutivo per la Jonio-Tirreno, come quello di costruire ulteriori due corsie, così da renderla più efficiente, ma soprattutto più sicura! Con questo ci colleghiamo all’ultimo punto: ci piace sognare che anche la Calabria possa vivere di normalità. In tutta Europa si è, nel tempo e ancora oggi, provveduto a limitare il trasporto su gomma per favorire quello su rotaie. Nel nostro territorio é successo esattamente il contrario con la scellerata chiusura delle linee taurensi nel 2011 voluta da una classe politica miope e tutt’altro che lungimirante. Avere un trasporto su rotaia è decisivo dal punto di vista ambientale (visto che se ne parla tanto di questo tema) sociale e logistico. Vedere che molti politici e addetti ai lavori non se ne occupino, ed anzi, abbiano accettato passivamente che le stazioni e chilometri di rotaie fossero lasciate all’abbandono totale, ci fa ben capire il livello della preparazione di molti di coloro che ci rappresentano. Quindi come dicevamo ci piace sognare e la nostra Calabria del futuro la immaginiamo con la riapertura delle linee taurensi con mezzi ecosostenibili che non si limiti al tratto già presente ma che si allarghi e magari risolva i problemi di cui si parla tanto in questo periodo. Non si può ignorare questo tema, perché come abbiamo già detto, se vogliamo che un territorio possa svilupparsi e rinascere (proprio come necessità la Calabria) la viabilità é un tema decisivo. Siamo stanchi di guardarci intorno e vedere che si parla dei problemi solo quando si presentano, lagnandoci che nulla può cambiare. Siamo stanchi di vedere molti della classe politica ai vari livelli, che si occupino di questi problemi solo per metterci il cappello sopra e fare qualche post strappa like. Siamo stanchi della Calabria che subisce mentre tutti stanno a guardare pensando che bastino due convegni per mettere la coscienza a posto. Phîlene conduce da anni queste battaglie ma ora vogliamo portarli ad un livello superiore, se la pensi come noi contattaci ai nostri canali. Vogliamo solo occuparci del territorio, senza interessi personale, ne secondi fini.