Saracena, la minoranza chiama alla lotta per la gestione autonoma dell’acqua Promossa dal gruppo consiliare di minoranza "Progetto Comune", si è svolta ieri nella sala consiliare un'assemblea molto partecipata sul problema della gestione dell'acqua
Promossa dal gruppo consiliare di minoranza “Progetto Comune”, si è svolta ieri nella sala consiliare un’assemblea molto partecipata sul problema della gestione dell’acqua.
Sono intervenuti gli ex sindaci di Saracena Domenico Metaponte, Mario Albino Gagliardi e Franco Senatore. Presente una delegazione dell’amministrazione comunale.
In tutti gli interventi si è espressa viva preoccupazione per le sorti della gestione autonoma del ciclo integrato delle acque, dopo l’adesione del Comune all’Autorità Risorse Idriche e Rifiuti della Calabria, attraverso deliberazione del commissario ad acta nominato dalla Regione.
L’accento è stato posto principalmente sulla norma del Testo unico ambiente che garantisce la salvaguardia delle gestioni autonome nei comuni che “presentano contestualmente le seguenti caratteristiche: approvvigionamento idrico da fonti qualitativamente pregiate; sorgenti ricadenti in parchi naturali o aree naturali protette ovvero in siti individuati come beni paesaggistici ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42; utilizzo efficiente della risorsa e tutela del corpo idrico”.
Si è sottolineato che già all’indomani dell’emanazione del decreto del commissario straordinario che dettava il cronoprogramma per l’adesione all’Arrical, il Comune di Saracena avrebbe dovuto assumere tutte le decisioni necessarie per far valere il proprio diritto a continuare la gestione autonoma.
D’altro canto, se, come hanno affermato i rappresentanti dell’amministrazione, l’adesione all’Arrical non è incompatibile con la salvaguardia delle gestioni autonome prevista dal testo unico, non si capisce perché l’adesione non è stata fatta direttamente e si è aspettato che la Regione nominasse un commissario, a proposito del quale il sindaco, nel suo post di Facebook, ha parlato invece di “atto ingiusto che penalizza un comune come il nostro che negli anni ha fatto della gestione sana di tutto il ciclo integrato delle acque una delle sue bandiere”.
C’è un po’ di confusione, evidentemente.
Per quanto riguarda il gruppo “Progetto Comune”, è stata ribadita la volontà di sostenere qualsiasi iniziativa che possa porre rimedio alla situazione che si è venuta a creare.
Su questi temi è importante il confronto e la partecipazione.
Non è un problema della maggioranza o della minoranza, ma di tutta la cittadinanza.