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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024

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Siamo sicuri che più buio della mezzanotte non può fare? I nuovi “oltranzisti” democratici (?) Un paese sempre più povero, prezzi alle stelle e situazioni allarmanti che stanno trasformando un paese in una macelleria sociale. Li avete votati e ora ce li teniamo o c’è una soluzione?

Siamo sicuri che più buio della mezzanotte non può fare? I nuovi “oltranzisti” democratici (?) Un paese sempre più povero, prezzi alle stelle e situazioni allarmanti che stanno trasformando un paese in una macelleria sociale. Li avete votati e ora ce li teniamo o c’è una soluzione?

Una volta si diceva che “più buio della mezzanotte non può fare”, ma senza essere troppo pessimisti e sicuramente contrari alla condizione di ottimismo del Candido di Voltaire, siamo andati oltre alla mezzanotte con l’avvento di questo governo di post fascisti guidati dal premier Giorgia Meloni. C’è un serio pericolo che sta minando fortemente le fondamenta della democrazia in Italia, quella nata dalla lotta partigiana e dai padri costituenti.
C’è un uso spregiudicato della cosa pubblica che mai nella storia d’Italia si era mai vista, nemmeno nell’era berlusconiana quella delle leggi ad personam.
È pur vero come diceva Andreotti che “In politica i tempi del sole e della pioggia sono rapidamente cangianti”, ma qui si stanno oltrepassando i limiti di decenza che mai hanno superato l’asticella del ridicolo. Siamo governati da dei scappati di casa che pretendono di cambiare tutto a loro favore, in una sorte di delegittimazione del Capo dello Stato con l’approvazione dell’elezione diretta del premier, una legge contro i governi tecnici, ma che apre a pericolosi spiragli di tecnicismi della politica. Si spera sempre nel buonsenso degli italiani quando saranno chiamati a votare per il referendum e che rispecchi le tradizioni dei predecessori della Meloni, sconfitti sonoramente sul campo della democrazia di un paese dove vige la Costituzione più bella del mondo.
Un periodo nero in cui l’Italia sta affrontando la miseria sociale dell’economia reale, prezzi che aumentano a dismisura, potere d’acquisto in netto calo e soprattutto un welfare ridotto al lumicino con l’abrogazione del Reddito di Cittadinanza, dove da un sussidio per la (reale) povertà si è trasformato in una scuola di pensiero pedagogica come in un’arena tra leoni e pecore, dove quest’ultimi sono la povera gente, quella che non riesce nemmeno ad acquistare l’acqua al supermercato e tanto, ma tanto altro ancora…
Mai così profetica fu la frase di un grande Pietro Nenni quando rispose ad una domanda di Indro Montanelli, “In politica ci sono sempre due categorie di persone: quelli che la fanno e quelli che ne approfittano”, e purtroppo ci ritroviamo in questo secondo caso. Basti vedere le varie assunzione, di figli, cognati, nipoti e tanto altro nelle varie strutture controllate dallo Stato.
Si è partiti con la “sostituzione etnica” per continuare con la sostituzione ancor più grave della sostituzione della democrazia. Ed oggi anche il divieto sacrosanto allo sciopero generale per due sigle sindacali, una condizione davvero preoccupante che apre margini di riflessioni, ma soprattutto colpisce il silenzio dei maitre a pensar istituzionali e non. Sì, molto preoccupante…
Finché gli italiani (quasi la metà), resteranno in posizione ignavia senza andare a votare e utilizzare quell’arma democratica e legale qual è il voto popolare, siamo costretti a subire queste iatture che poco bene fanno alla vita politica italiana.
E questo vale in ogni orizzonte del paese, in ogni luogo, dal piccolo centro alle grandi metropoli perché poi dopo, al di là di ogni ragionevole dubbio è davvero non solo proibito, ma vietato lamentarsi perché a prescindere da tutto, ce la siamo cercata, e non è retorica né luoghi comuni, è realtà!