Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 02 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

“Chi partecipa alle Interpartiche per l’UdC lo decide il Partito, non soggetti (discutibili?) ed esterni a noi? A Crotone esiste pure un problema che investe certa Stampa e la vicenda di Turino ne è un esempio” Dichiarazione di Vincenzo Speziali, Responsabile Regionale e membro della Direzione Nazionale dell'UdC, nonché componente del Bureau Politique dell'Internazionale Democristiana

“Chi partecipa alle Interpartiche per l’UdC lo decide il Partito, non soggetti (discutibili?) ed esterni a noi? A Crotone esiste pure un problema che investe certa Stampa e la vicenda di Turino ne è un esempio” Dichiarazione di Vincenzo Speziali, Responsabile Regionale e membro della Direzione Nazionale dell'UdC, nonché componente del Bureau Politique dell'Internazionale Democristiana

Dichiarazione di Vincenzo Speziali, Responsabile Regionale e membro della Direzione Nazionale dell’UdC, nonché componente del Bureau Politique dell’Internazionale Democristiana: “Chi partecipa alle Interpartiche per l’UdC lo decide il Partito, non soggetti (discutibili?) ed esterni a noi? A Crotone esiste pure un problema che investe certa Stampa e la vicenda di Turino ne è un esempio”.

“A seguito dell”interpartitica del Centrodestra a Crotone, dove per il mio Partito si sarebbe ‘nuovamente palesato’ il sig. Camposano -il quale sarà una personcina amabilissima, di garbo e grande spessore politico, benché io non l’ho mai conosciuto, né ho visto da parte sua ‘grandi risultati’ (come, ad esempio la costituzione di Gruppi Consiliari nei vari Comuni a cominciare da quello della Città Pitagorica…e dire che Pitagora ci ha insegnato il valore dei numeri con la conseguente importanza di ciò che ne discende o deriva!)- intendo precisare per giusta causa e tutela mia che, notoriamente dico sempre la verità (la dimostro pure!) e mi trovo nel giusto, pure perché chi si mette sulla mia strada è destinatario, presto o tardi, del frutto delle mie jettature, essendo un notorio menagramo, pratico degli insegnamenti di Andreotti e Cossiga, Forlani e De Mita, perciò ci si ricorderà dell’ultimo che aveva osato insolentirmi e che oggi non è un resort di lusso, né tantomeno in vacanza di piacere.
Così come, a tutela del mio Segretario Nazionale, On.le Lorenzo Cesa, il quale, parimenti a come mi ha a suo modo notiziato l’On. Sergio Torromino -autentico galantuomo e persona perbene, che stimo e di cui conservo traccia, circa quanto dico e cui, a differenza di ‘geriatrici del tempo passato e con pandette da affrontare, oppure di bretellari scomposti ed insolenti’, per lui (cioè Torromino!) ho stima vera- e perciò in ragione di tutto questo premesso, invierò tale dichiarazione financo all’On. Cesa.
Tra l’altro, con lui, (cioè Cesa), non ho solo un rapporto politico, bensì e notoriamente, alla base di ogni aspetto, vi è, tra di noi, un rapporto personale, essendo quasi un figlio adottivo, anzi aggiungo di essere stati assieme, in questi giorni a di aver cooperato per organizzare il suo viaggio (che inizia stasera, 2 Dicembre), alla volta degli USA e lo farà nella sua veste di Presidente della Delegazione Parlamentare Italiana presso la Nato.
Ciò detto, proprio in riferimento alla notizia e ai dettagli rassegnati al sottoscritto dll’On.le Torromino -a cui ribadisco il mio ringraziamento e i sentimenti si sincera amicizia- ho di già comunicato al mio Segretario Nazionale che il suo nome è stato speso dai presunti promotori di questa iniziativa, ma nessuna telefonata e nessuna comunicazione è stata compiuta da costoro, i quali si dicono moderati ma (se ciò fosse vero) sono ben altro (ovviamente in senso negativo, pure se il noi sta come i cavoli a merenda).
Di converso, solamente per rispetto alle mie notorie implicazioni familiari, rispetto ad una cogenza bellica in corso nel Medio Oriente in cui si trova anche il Libano di mia moglie e dei miei figli e per i quali non ho ricevuto uno straccio di umana solidarietà né da cetacei in boxer, né da conigli ridenti (e parliamo di gentaglia piccola, meschina ed insulsa, a cui consiglierei riparo per i rigori di una stagione con venti matti e potenti, che spirano gelidi, ogni giorno di più, sui Tre Colli e pure oltre!), dicevo, solamente perché abbiamo dovuto affrontare ben altre emergenze -ed io persino incontri presso i vari Uffici dei Consiglieri Diplomatici delle Istituzioni Centrali tutte- abbiamo rinviato un’ufficializzazione degli assetti regionali, laddove -come era dall’inizio e con buona pace di qualche soggetto noto alle cronache e non per fatti encomiastici- ribadisco, al pari di come era previsto, in maniera formale (benché lo sono già di fatto, con l’accordo dei Segretari Provinciali, Occhipinti e Burzomi`o degli On.li Trematerra Gino e Michele, così come della maggioranza vera di tutti gli iscritti e quadroi, ma non di chi da qualche parte ‘risttetto’, benché tenta di operare con le sue varie ‘protesi cateteriche’), ciò detto, come dicevo, ribadisco l’accordo di una mia ennesima formalizzare, benché solo i neofiti e gli insolenti, hanno bisogno di sterili pennacchi: io non sono un neofita (e i suddetti, li disprezzo pure, benché ve ne sono tanti e si vedono i catastrofici risultati!).
D’altronde, proprio in virtù dei cambiamenti in seno al Consiglio Regionale, è certo, certissimo, non probabile, bensì sicuro, che non appena si saranno stabilizzate a breve le determinazioni della Corte di Cassazione in merito ai ricorsi pendenti (i quali si attendono, in modo consono, stile appropriato e giusto comportamento), ci saranno soggetti della stessa Assemblea a rappresentare il mio Partito, persino nell’Aula di Palazzo Campanella a Reggio Calabria, così come nei vari Comuni, ovvero città Capoluogo di Regione, quelle di Provincia e i vari centri, piccoli e grandi.
Tutti sanno, perciò quanto io stimi Giovanni Procopio e di cui ho fiducia, ragione per ha quale, onde evitare a soggetti di tutti i Partiti del Centrodestra di essere coinvolti in qualche denuncia che potrebbe fare l’On.Cesa, avverso un insulso millantato credito (chi dice il falso, incorre in questo rischio, sancito dalla legge e che pure un qualche sfigato leguleio sa bene essere così, nonostante tenti di farsi o darsi passare alla stregua De Gasperi, benché tutti sanno, che con De Gasperi ha in comune -se lì si porta- solamente gli occhiali, ma con diversa montatura!.
Nessuna telefonata, nessun contatto e nulla di tutto ciò, anzi sfido pubblicamente, prima che anche io posso presentare formale denuncia a tutela di verità e di autonomia di Partito, di dimostrare i contatti con Cesa, poiché nessuno, dico nessuno, si può permettere il lusso o l’ardire, di propalare ‘notozie false e tendenziose’, al netto dei reati a cui vanno incontro.
Ciò si chiama serietà e si inserisce nella moralità.
In più, tengo a stigmatizzare e ‘denunciare pubblicamente’ quello che io reputo un tentativo, piuttosto maldestro -e così è fino a prova del contrario, pure in virtù di solite inconfutabili evidenze in mio possesso, le quali dimostrano quanto dico (ragione per cui la questione è serissima)- circa la censura di un sito, precisamente Wesud, che ha attuato nei miei confronti, poiché avevo preso cordiale contatto con la sig.ra Antonella Marazziti, che a sua volta mi aveva assicurato il diritto di replica e precisazione, salvo poi inevaderlo, alla stregua del più insulso ‘oscurantismo’: pure ciò è un termine di legge non osservato (tale diritto è disciplinato alle norme, perciò imposto, quindi non vi possono essere valutazioni di opportunità), oltre che una violazione della deontologia professionale.
D’altronde, lo stesso Gianfranco Turino, in passato aveva ‘solertemente’ provveduto a divulgare il verbo di qualcuno -verbo ovviamente falso- piuttosto che la mia verità dei fatti e sappiamo con chi era in ‘raccordo’, quantomeno poiché ciò ci riportano noti atti di indagine.
Ad ogni buon fine, sarà mia cura, anche per quel che concerne la Marazziti, informare sia il nostro Ordine Professionale come il relativo disciplinare e darò mandato ai miei legali, di verificare gli aspetti che impatterebbero nella violazione delle norme, le quali regolano il diritto di replica e precisazione”.