Di Natale, “Inaccettabile mandare a casa 500 lavoratori” La decisione del grande colosso della telecomunicazione, TIM, di non rinnovare alcune commesse alla Abramo Cc di Montalto Uffugo è una scelta insensata
“La decisione del grande colosso della telecomunicazione, TIM, di non rinnovare alcune commesse alla Abramo Cc di Montalto Uffugo è una scelta insensata. Mandare a casa circa 500 lavoratori, tra Calabria e Sicilia, padri e madri di famiglia, è inaccettabile”. Graziano Di Natale, già segretario questore del consiglio regionale della Calabria, interviene sulla situazione paradossale che stanno vivendo 500 lavoratori della Abramo Cc che da gennaio saranno a casa in cassa integrazione a zero ore creando un danno oltre che personale anche occupazionale per il territorio.
“La nostra terra -aggiunge- necessita di sviluppo occupazionale e non di licenziamenti e chiusure, si deve investire nel meridione e garantire ai nostri ragazzi, ai nostri lavoratori un futuro anche qui al sud. Leggo di mobilitazioni e proteste dei lavoratori organizzate in questi giorni, è impensabile che si debba arrivare a questo.
Auspico -conclude- che TIM faccia un’altra scelta, confermare i lavoratori già attivi e promuovere nuove assunzioni. Si può e si deve investire al sud”.