Autonomia differenziata, l’Anci Calabria avverte: “Non potrà esistere senza le risorse necessarie e senza i Lep” Da finanziare non con l’iniquo criterio della spesa storica, ma attraverso i fabbisogni standard"
Si è svolta nella mattina di martedì 13 febbraio l’iniziativa dei sindaci, promossa dall’Anci Calabria, per ribadire le istanze dei Comuni calabresi rispetto all’autonomia differenziata, oggetto di apposito disegno di legge approvato dal Senato, su cui a breve si pronuncerà la Camera.
«L’Anci non ha una connotazione politica e rappresenta tutti i sindaci e tutte le amministrazioni dei 7.134 Comuni italiani» che vi aderiscono. Questa è la premessa del documento unitario, consegnato ai prefetti delle cinque province calabresi, con cui l’Anci Calabria ha chiesto al governo e al Parlamento che siano previste «risorse ingenti e, soprattutto, certe» in materia di «autonomia differenziata», che – si legge nel testo, firmato dalla presidente Rosaria Succurro – «non potrà esistere, fintanto che non verranno garantiti in modo uniforme su tutto il territorio nazionale i Livelli essenziali delle prestazioni: i Lep, che dovranno essere finanziati non più attraverso l’iniquo criterio della spesa storica, ma attraverso i fabbisogni standard».
Nel documento, l’Anci Calabria sottolinea al governo e al Parlamento la necessità inderogabile di evitare «squilibri territoriali» e di «non aumentare la sperequazione tra Nord e Sud», per cui – avverte la stessa associazione dei Comuni – «servono risorse ingenti e, soprattutto, certe».
Inoltre, l’Anci Calabria «esprime preoccupazione perché il finanziamento di questa riforma, che richiederà una copertura di decine e decine di miliardi di euro, potrebbe andare a erodere alcuni capitoli della spesa pubblica già assai compulsati negli ultimi anni». «I sindaci calabresi – assicura l’Anci Calabria – vigileranno con estrema attenzione affinché i diritti sociali e civili siano garantiti a tutti i cittadini su tutto il territorio nazionale e affinché sia impedita la possibilità di fare intese, ai sensi dell’articolo 116 della Costituzione, senza il preventivo finanziamento integrale di tutti i Livelli essenziali delle prestazioni».