Pd Villa San Giovanni, “Il Ponte che non c’è, è sempre più pericoloso” Nessun vero documento è stato consegnato ai sindaci coinvolti
Le notizie che giungono da Roma, le precisazioni rese dalla Sindaca di Villa SG, le ultime fasi della questione “Ponte”, confermano le preoccupazioni che da tempo il Partito Democratico esterna. E’ necessario, però, un approfondimento politico per chiarire ciò che sta accadendo, non basta la semplice cronaca degli eventi.
Ancora non sono cominciati i lavori del Ponte “riattivato” da Salvini e già siamo alle prese con i ritardi e i danni propri di un’ ennesima “incompiuta”.
E’ saltato, infatti, tutto il cronoprogramma previsto sin dal Decreto che ha risuscitato la “Stretto di Messina”, le mirabolanti cifre del Ministro leghista sull’impatto occupazionale si sono dimostrate campate in aria, ed e’ assente ogni seria valutazione tecnica sulla diminuzione degli inquinanti atmosferici.
L’ennesima “prima pietra”, quindi, non sarà posta ne’ nella primavera, ne’ nell’estate 2024.
Non si sa bene neanche quando cominceranno i lavori sulle c.d. “interferenze”, ossia gli interventi preliminari che dovranno evitare che Villa soffochi sotto il cantiere Ponte e che i cittadini siano imbottigliati nella viabilità occupata dai mezzi pesanti.
Nulla si sa, poi, di questo fantomatico “aggiornamento” al vecchio progetto di Berlusconi e di Lunardi.
Ai sindaci di Villa e di Messina hanno fatto vedere solo delle “slide”; di queste fantomatiche “700 pagine” di aggiornamento nessuna traccia, nessuna copia per i territori coinvolti.
Si procede al buio, e’ tutto nelle mani di Ciucci e dell’ appaltatore Salini.
Neanche i parlamentari hanno diritto di saperne di più, ogni accesso agli atti e’ stato rigettato e così la Schlein e Bonelli sono stati costretti a denunciare tutto in Procura.
E poi, a ben vedere, sono stati annunciati questi importanti “aggiornamenti” per poi apprendere dalla sindaca Caminiti (così le hanno comunicato Stretto di Messina e Webuild) che non c’e’ nulla di nuovo rispetto al progetto del 2011 (quello a suo tempo bocciato dalle commissioni tecniche dei ministeri competenti), si tratta solo di modifiche attinenti i materiali e le tecniche.
E il piano espropri?
Che fine ha fatto il piano espropri?
Salvini ha convocato i sindaci coinvolti per presentarlo? No, neppure quello e’ pronto, tutto rimandato.
Se il comune di Villa volesse cominciare a ragionare con le famiglie coinvolte (e lo ha fatto come anche noi del PD lo abbiamo fatto) potrebbe sfogliare solo le vecchie carte, quelle del 2011. Siamo inchiodati al passato.
L’unica cosa che e’ davvero mutata, lievitata, rispetto al passato e’ il costo di questa operazione – da quattro miliardi a quattordici – sono “lievitati” anche gli stipendi dei tantissimi “dirigenti” e “progettisti” coinvolti.
La sindaca Caminiti dice giustamente “work in progress”, attendiamo gli eventi, siamo pronti a tutto, ancora prevale il “se”.
Dobbiamo attenderci, quindi, anni in cui la pianificazione degli interventi dovrà muoversi su due piani, su due possibili scenari:
comincerà o non comincerà l’Opera? Si farà o non si farà ?
La triste realtà, infatti, e’ questa:
nonostante una Legge, nonostante le forzature e le accelerazioni per rimettere in pista il “carrozzone”, nonostante le convocazioni, gli incontri, i consigli di amministrazione, le audizioni, nonostante la “bandierina” che politicamente la Lega Nord agita per contendere nel Sud qualche voto alla presidente Meloni, nonostante tutto questo, ad oggi, del Ponte ci sono solo la “minaccia” e, purtroppo, i danni concreti; c’e’ un “fantasma” pericolosissimo che incombe e allunga la sua ombra sul futuro di Villa e di Messina.
Tutto questo non ci tranquillizza per nulla, e’ una barzelletta che non fa ridere, e tutto questo richiede ancora più impegno e serietà.
Non e’ possibile abbassare la guardia, non e’ corretto arrendersi alle nuove tempistiche dettate da questi “padroni del vapore” indifferenti ai territori.
Occorre attivare SUBITO la commissione degli esperti che dovrà coadiuvare la Commissione Territorio di Villa e la Sindaca Caminiti in conferenza di servizi e per giungere alla Valutazione di Impatto Ambientale, occorre chiedere con forza , SUBITO, la trasmissione di tutti gli elaborati prodotti, del piano degli espropri, per porli a disposizione dei cittadini, dei partiti, dei movimenti, delle associazioni qualificate.
Qui stanno giocando con il nostro destino muovendoci come marionette inanimate aggrovigliate nei fili, e’ ora di recidere queste ragnatele.
E’ questo il compito della buona Politica.
Enzo Musolino
Segretario cittadino
Partito Democratico – Villa SG