Jacucci: “Non possiamo cancellare dalla mente le immagini devastanti del naufragio di Cutro: i cadaveri sulla spiaggia”
Non possiamo cancellare dalla mente le immagini devastanti del naufragio di Cutro: i cadaveri sulla spiaggia, il legno blu del barcone che è diventato una croce, le scarpette sulla sabbia, i fiori lasciati dagli abitanti. Cosa è cambiato dopo l’orrore di un anno fa? I sopravvissuti combattono ancora per i permessi di soggiorno o per riunirsi a quello che resta delle loro famiglie dopo avere lottato anche per il rientro in patria delle salme dei loro cari.
Molti di quei migranti morti nel naufragio di quella notte terribile sono rimasti senza nome. Vincenzo Luciano il pescatore che per primo è arrivato sulla spiaggia di Steccato pensa ancora al bambino che non è riuscito a salvare.
Il naufragio di Cutro rappresenta una ferita ancora aperta, un trauma collettivo. Soprattutto qua in Calabria, terra di accoglienza da sempre.
Nel corso di quest’anno il Governo ha smantellato la rete dell’accoglienza, soprattutto per i minori che ora finiscono nei Cara insieme agli adulti.
Da quel giorno, inoltre, il mondo ha conosciuto altri orrori. Altri disperati hanno perso quella che chiamavano casa, in Ucraina come in Palestina. Cutro non ci ha insegnato niente.
Ma la speranza che l’umanità possa riscattarsi da tanto orrore rimane ed è per questo che, nonostante tutto, in questi giorni a Cutro si stanno susseguendo gesti e momenti nel segno del ricordo e della solidarietà. Desidero ringraziare le associazioni, non solo per oggi, ma per il lavoro che svolgono tutto l’anno e la segretaria del PD Elly Schlein che con la sua presenza testimonia la vicinanza del mio partito e i valori che lo ispirano.
Franco Iacucci
Vice Presidente del consiglio regionale della Calabria