Benedetta Borrata primo ospite degli incontri di giugno del Rhegium Julii Lunedì 3 giugno, alle ore 19.00, presso il Circolo tennis "Rocco Polimeni"
redazione | Il 02, Giu 2024
Lunedì 3 giugno, alle ore 19.00, presso il Circolo tennis “Rocco Polimeni” prenderà l’avvio il ciclo d’incontri del Rhegium Julii denominato A las siete de la tarde. La serata sarà aperta con la presentazione l’ultimo libro di Benedetta Borrata Il pianeta e la formica. Architettura poetica di Saverio Strati, della Pace edizioni. Il testo è un omaggio allo scrittore Saverio Strati nel centenario della nascita ed è stato tenuto a battesimo al Salone del libro di Torino. Sono previsti gl’interventi del Presidente del Circolo ospitante Ezio Privitera e di Pino Bova per il Rhegium Julii. E gl’interventi di Maria Florinda Minniti, di Natale Pace e dell’autrice.
Benedetta Borrata, profonda conoscitrice della letteratura italiana e mondiale si è soffermata ad esaminare ben 12 personalità della letteratura italiana, a partire da Italo Calvino a Jorge Luis Borgès, a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, a Dante Alighieri, Giovanni Pascoli, Grazia Deledda, Lorenzo Calogero, Roberto Pazzi, Ermanno Bencivenga, Natale Pace senza trascurare l’ultimo libro di Giuseppe Bova “Ossigeno”.
Nel libro Il pianeta e la formica la Borrata si sofferma sullo scrittore santagatese evidenziando l’antitesi tra l’intellettuale e la realtà popolare, punti contrapposti in una realtà di paesaggi, di vicende, di sentimenti, in cui l’autore si muove con la disinvoltura e con la passione di chi ama guardarsi attorno.
La Borrata, già docente dei licei e dell’Università per stranieri di Reggio Calabria e autrice apprezzata di altre opere tra cui: Il tappeto di Eudossia e Siamo tutti farfalle, nel corso del suo intervento ha inteso sottolineare il valore della letteratura e l’utilità dell’inutile, cioè della classicità, specie in un momento in cui la tecnologia e l’informatica sembrano prevalere sulle esigenze della formazione umanistica.
Mostrando un certo rimpianto per il vuoto registrato oggi di documenti diaristici e degli epistolari, sostituiti da forme di comunicazione banalizzate e volatili, la Borrata si è soffermata su alcune opere, sottolineando la grande intensità del loro messaggio così importante anche nel nostro tempo.