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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 08 OTTOBRE 2024

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Autonomia differenziata, il gruppo del Pd annuncia iniziativa pubblica per proporre il referendum abrogativo Anche Azione con De Nisi e Graziano che mettono in guardia: "Il Veneto ha già chiesto il trasferimento di competenze delle materie extra LEP"

Autonomia differenziata, il gruppo del Pd annuncia iniziativa pubblica per proporre il referendum abrogativo Anche Azione con De Nisi e Graziano che mettono in guardia: "Il Veneto ha già chiesto il trasferimento di competenze delle materie extra LEP"

| Il 02, Lug 2024

Le Regioni italiane hanno avviato la mobilitazione per impegnare i Consigli regionali a chiedere l’abrogazione della legge che ha istituito l’autonomia differenziata, tramite l’istituto del referendum disciplinato dall’art. 75 della Costituzione.
Emilia Romagna, Campania e Toscana hanno già intrapreso questo percorso e hanno avviato l’interlocuzione con le rispettive Assemblee regionali per riuscire a bloccare una riforma che rischia di parcellizzare l’Italia, come si può facilmente capire anche dalle richieste che iniziano ad arrivare dalle Regioni del Nord, in ordine a maggiore autonomia rispetto alle materie in cui non si applicano i Lep.
Il gruppo del Pd in Consiglio regionale, presieduto da Mimmo Bevacqua, è al lavoro insieme al partito regionale e ai capigruppo di opposizione a palazzo Campanella Davide Tavernise (M5s) e Domenico Lo Schiavo (Misto) per l’organizzazione di un’iniziativa pubblica, aperta anche alle forze sociali, per fare in modo che anche il Consiglio regionale della Calabria si unisca alla battaglia e chieda il referendum abrogativo dell’autonomia differenziata.
L’iniziativa pubblica è prevista per il prossimo 11 luglio e registrerà la partecipazione del segretario regionale Nicola Irto e del senatore Alessandro Alfieri, responsabile per le Riforme in seno alla segreteria nazionale del Pd.
“E’ arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti – spiega il capogruppo del Pd Mimmo Bevacqua – e in coerenza alla posizione sostenuta fin dall’inizio della discussione sull’autonomia differenziata, adesso attiveremo ogni strumento utile per bloccarla, con la speranza che questa battaglia di uguaglianza e solidarietà venga condivisa in modo unanime dalla società e in Consiglio regionale”.

AUTONOMIA DIFFERENZIATA, ECCO I PRIMI EFFETTI DI UNA RIFORMA-PORCATA – De Nisi e Graziano (AZIONE CALABRIA) mettono in guardia: «Il Veneto ha già chiesto il trasferimento di competenze delle materie extra LEP»

CATANZARO – «Autonomia Differenziata, falsi patrioti e sovranisti ci hanno raccontato solo frottole. È di ieri sera, infatti, la notizia che il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha chiesto al Governo il trasferimento immediato delle competenze per la gestione di tutte le materie non necessitanti dei Livelli Essenziali di Prestazione (LEP). Le perplessità che avevamo evidenziato più volte in queste settimane, e che ci avevano spinto a presentare al Consiglio Regionale una proposta (votata all’unanimità) per chiedere ai parlamentari di bloccare questa porcata di Riforma, si sono palesate tutte e subito». – È quanto dichiarano il Segretario e il Presidente di Azione Calabria, Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano, tornando a manifestare preoccupazioni sugli effetti e le ripercussioni immediate che la Legge sul Regionalismo Differenziato potrà innescare, ad effetto domino, in tutte le Regioni con danni incredibili per quelle Meridionali.
«Porti, Aeroporti, Strade, Autostrade, Protezione Civile, Import/Export, Banche Rurali e tanti altri servizi fino ad ora centralizzati e governati dallo Stato – sottolineano i massimi dirigenti di Azione Calabria – con l’Autonomia Differenziata passano d’emblée alle Regioni. Ora, che lo facciano il Veneto, la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Piemonte che sono regioni con molti più contribuenti, con PIL importanti e reddito pro capite elevato, ci sta. Ma la domanda continua a rimanere sempre la stessa: come faranno le regioni meridionali a gestire da sole queste materie? Ma davvero si può pensare che la Regione Calabria abbia risorse proprie per manutenere e gestire le autostrade? Ma davvero si può immaginare che in un prossimo futuro, quando la Riforma andrà a pieno regime, la nostra Regione, massacrata da più di dieci anni di commissariamento, possa offrire ai medici contratti di lavoro più convenienti rispetto a quelli che gli offrirà la Toscana? La risposta è NO! L’effetto sarà la desertificazione totale del sud. Per fermare questo abominevole piano c’è una soluzione, è il Referendum. Azione a breve inizierà la raccolta firme per chiedere la chiamata alle urne per l’abrogazione della Legge sul Regionalismo Differenziato. Allora, poi, dovremo essere uniti, compatti, far leva sul vero patriottismo e chiedere agli italiani, tutti, di votare uniti e compatti contro questa idea scellerata di dividere l’Italia e cancellare il Sud» concludono Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano. – AZIONECALABRIA-020724