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TAURIANOVA (RC), SABATO 05 OTTOBRE 2024

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Nel 1975 l’omicidio in Calabria del giudice Francesco Ferlaino, “esempio di integrità morale” Una volta arrivati Ferlaino scese dall'auto e in quel momento esatto un'altra auto sbucò da una traversa e dal finestrino posteriore arrivò una scarica di proiettili sulla schiena del magistrato

Nel 1975 l’omicidio in Calabria del giudice Francesco Ferlaino, “esempio di integrità morale” Una volta arrivati Ferlaino scese dall'auto e in quel momento esatto un'altra auto sbucò da una traversa e dal finestrino posteriore arrivò una scarica di proiettili sulla schiena del magistrato

| Il 04, Lug 2024

A Nicastro, frazione di Lamezia Terme, il 3 luglio 1973 veniva ammazzato il giudice Francesco Ferlaino; il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani considerando la figura del magistrato, personalità straordinaria e significativa per l’impegno metodico nel cogliere i pericolosi collegamenti tra l’organizzazione criminale calabrese e la massoneria deviata, nell’omaggiare la memoria del magistrato di origini catanzaresi, rinnova la richiesta fatta in precedenza all’Ambito territoriale di Catanzaro – Ufficio II; Ufficio Scolastico Regionale della Calabria di avviare un percorso amministrativo per l’intitolazione di una scuola a Francesco Ferlaino.
Ricordiamo che tale richiesta è avvalorata dal fatto che il giudice Ferlaino va ricordato nella scuola come simbolo e presidio della Legalità.
Infatti, lo studente Alessandro Manica, della classe III sez. C, del Liceo scientifico Filolao di Crotone ne ricorda lo spessore morale:
“Francesco Ferlaino era un avvocato generale alla Corte d’Assise d’Appello a Catanzaro e fu incaricato di presiedere ad un importantissimo processo alla mafia palermitana in cui erano imputati alcuni dei suoi maggiori esponenti.
Pochi giorni dopo, il 3 luglio 1975, uscito dal tribunale per il pranzo si indirizzò verso la sua abitazione accompagnato da un carabiniere Felice Caruso. Una volta arrivati Ferlaino scese dall’auto e in quel momento esatto un’altra auto sbucò da una traversa e dal finestrino posteriore arrivò una scarica di proiettili sulla schiena del magistrato, il quale morì all’istante cadendo a terra a due passi da casa sua. Nel frattempo il carabiniere Caruso scese dalla macchina, ma non ebbe il tempo di contrattaccare i sicari che fuggirono immediatamente e non vennero mai trovati.
L’aula della Corte d’Assise d’Appello e il Palazzo di Giustizia di Catanzaro furono intitolati in ricordo a Ferlaino, un uomo che non si è fatto intimorire dalla mafia e che, anzi, ha fatto importanti azioni per contrastarla. Il magistrato Francesco Ferlaino è ancora oggi un esempio di integrità morale, è stato un grande servitore dello Stato, che senza paura, cosa di cui si nutrono i mafiosi, ha condotto con impegno, dedizione e tenacia una lotta contro la ndrangheta.”
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani rileva come il progetto “#inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità” stia diffondendo tra le giovani generazioni volti, storie, episodi veramente straordinari per la loro valenza educativa.
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU