Allarme nube tossica incendio “Poly2oil” sulla Piana: c’è tanta paura e preoccupazione tra la gente sulle condizioni dell’aria In alcuni centri si respira l'odore acre della colonna di fumo che sta invadendo la Piana di Gioia Tauro e come sempre quel silenzio della politica che viene a "rompervi i cabbasisi" chiedendovi i voti, ma soprattutto quelli che ad ogni minima baggianata, riempiono le redazioni di "fuffa-stampa", stavolta no! C'è anche la dell'Arpacal
redazione | Il 17, Lug 2024
Di GiLar
Mentre c’è il G7 del Commercio in corso e dopo le varie manifestazioni di plauso perché il nostro governatore Occhiuto risulta tra i primi quattro presidenti di Regione più amati, e la cosa non ci può che far piacere per entrambe le questioni, noi, nostro malgrado ci stiamo occupando costantemente dando comunicazioni (ufficiali ovviamente) per quel che riguarda quel disastro ambientale accaduto sabato scorso in Contrada Ponte Vecchio presso lo stoccaggio di rifiuti “Poly2oil”. E soprattutto cercando di farlo rassicurando i cittadini per quanto ci è possibile, vista la grande preoccupazione che in queste ore, in diversi centri della Piana si sta avvertendo, così come il senso di paura che “oscura” non solo i cieli per la nube nera, tossica? Ancora è presto per dirlo, ma sicuramente non è salutare al di là di quello che uscirà dai monitoraggi che farà Arpacal sull’aria e che si spera non diano esiti preoccupanti anche se la vediamo dura, anche perché visto tutto quello che è andato in combustione e che ancora adesso, tarda a spegnersi, non credo che sarà aria fresca e nitida di montagna.
Ma ancora oggi non registriamo nessun politico regionale, di quelli che tutti i giorni inviano comunicati stampa, fanno video social per sanità, ospedali e altre baggianate da propaganda spicciola per mero consenso. Ma siccome noi di propaganda non ne facciamo e lo ripetiamo, abbiamo a cuore la nostra salute come cittadini della Piana e la salute di chi ci vive e quindi abbiamo riportato quello dice Arpacal ufficialmente nel suo sito, visto che poche ore fa a Gioia Tauro, dopo l’aria irrespirabile di ieri, ci sono state due comunicazione del Comune, dove in una c’era scritto che i tecnici Arpacal, “hanno dato rassicurazioni sui dati emersi dai rilievi effettuati in queste ultime ore in merito all’incendio che ha coinvolto la Poly2Oil e dalla quale si è generata una nube tossica che ha interessato, ed ancora interessata, il cielo di diversi comuni ricadenti nell’ ambito della Piana di Gioia Tauro”.
Si è aperto un dibattito social da scetticismo puro, oramai non ci crede più nessuno e non possiamo dargli torto perché tutti parlano di “disastro ambientale”, di un “allarme diossina”, etc, ed è tutto a posto? Oltre al fatto che in diversi si sono lamentati per l’acqua sporca che arriva nelle case dando la colpa all’incendio Poly2oil ed ecco che il Comune dirama un altro comunicato per chiarire e rassicurare la città che dalle dichiarazioni della stessa autorità (Arrical), “l’acqua torbida erogata dai rubinetti è dovuta all’aumento della portata nelle condutture nelle ore di picco. Aumenti e diminuzioni costanti del flusso dell’acqua attirano impurità non derivate dall’incendio”.
Noi ci siamo recati nel sito dell’Arpacal e c’è questo comunicato battuto alle ore 15.13 che recita:
Incendio a Palmi. La tutela della Salute richiede cooperazione tra enti e comunità
“Immediatamente dopo l’incendio, sabato pomeriggio, i tecnici Arpacal si sono recati sul posto constatando la natura dei rifiuti interessati dell’incendio dell’impianto. Subito sono state disposte le misurazioni dalle cabine di monitoraggio e sono stati predisposti i controlli che solo a incendio domato possono essere effettuati.
In via precauzionale, stante la tossicità dell’enorme nube di fumo, sprigionata dalla combustione di materiale plastico, incendi di questa portata raccomandano di non esporsi, come è stato fatto dal Comune di Palmi e dagli altri vicini, i cui sindaci hanno potere di ordinanza. Le attività di controllo dell’Arpacal, sono naturalmente concentrate sulla valutazione degli inquinanti nell’aria. A questo scopo sono stati installati specifici campionatori detti “ad alto volume” nei punti di probabile maggiore ricaduta dei fumi. Obiettivo dei successivi controlli arpacal sarà valutare il “top soil”: 10 cm del suolo su cui i fumi hanno la ricaduta. Ed è qui, sul suolo, che, sulla base delle analisi chimiche, andranno specificate le valutazioni per assicurare il ripristino del danno ambientale ancora da quantificare, causato dall’incendio ancora non del tutto domato, e prevenire pratiche come coltivazione di ortaggi sui suoli che risulterebbero contaminati dalla ricaduta degli inquinanti presenti nell’aria. La tutela della salute è un compito che richiede cooperazione tra enti e comunità, purtroppo colpita da un incidente grave per l’ambiente e per la salute umana.
Immediatamente dopo l’incendio, sabato pomeriggio, i tecnici Arpacal si sono recati sul posto constatando la natura dei rifiuti interessati dell’incendio dell’impianto. Subito sono state disposte le misurazioni dalle cabine di monitoraggio e sono stati predisposti i controlli che solo a incendio domato possono essere effettuati.
In via precauzionale, stante la tossicità dell’enorme nube di fumo, sprigionata dalla combustione di materiale plastico, incendi di questa portata raccomandano di non esporsi, come è stato fatto dal Comune di Palmi e dagli altri vicini, i cui sindaci hanno potere di ordinanza. Le attività di controllo dell’Arpacal, sono naturalmente concentrate sulla valutazione degli inquinanti nell’aria. A questo scopo sono stati installati specifici campionatori detti “ad alto volume” nei punti di probabile maggiore ricaduta dei fumi. Obiettivo dei successivi controlli arpacal sarà valutare il “top soil”: 10 cm del suolo su cui i fumi hanno la ricaduta. Ed è qui, sul suolo, che, sulla base delle analisi chimiche, andranno specificate le valutazioni per assicurare il ripristino del danno ambientale ancora da quantificare, causato dall’incendio ancora non del tutto domato, e prevenire pratiche come coltivazione di ortaggi sui suoli che risulterebbero contaminati dalla ricaduta degli inquinanti presenti nell’aria. La tutela della salute è un compito che richiede cooperazione tra enti e comunità, purtroppo colpita da un incidente grave per l’ambiente e per la salute umana.”
Seguono aggiornamenti…? Noi sicuramente!
ULTIMO AGGIORNAMENTO INCENDIO ALLA POLY2OIL ALLE ORE 18.24
Le operazioni per lo spegnimento dell’incendio proseguono e solo qualche focolaio risulta ancora resistente.
I fumi sprigionati in questi giorni, sempre meno alimentati, cominciano a diradarsi, anche se a Palmi ed in tutta la Piana la nube continua a creare disagi.
Quest’oggi è stata installata una ulteriore centralina, la quinta, che analizza la qualità dell’aria e non vengono segnalati superamenti significativi – questo il termine utilizzato da ARPACAL – dei parametri.
Dopodomani, inoltre, si terrà un tavolo tecnico presso la Prefettura volto a fare il punto della situazione e condividere le azioni da intraprendere.
Spento l’incendio, su tutta la zona interessata dalla ricaduta dei fumi verrà verificata la presenza di sostanze tossiche al suolo.
Continuiamo a rimanere vigili ed, in caso di vicinanza all’area interessata dai fumi, anche per effetto dei venti, a prendere tutte le precauzioni (finestre e porte chiuse, mascherine FFP2 in caso di movimenti) per evitarne l’inalazione.