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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 15 GENNAIO 2025

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L’intervento. “Il G7 a Santa Trada e il nero fumo tossico che l’ha avvolto. Altro che dichiarazione solenne dalla Calabria” In questi giorni, in un resort privato a Santa Trada,che s'affaccia sullo Stretto, area resa famosa dall'ultima scena del film Cetto Laqualunque, si è riunito il cosidetto G7 del commercio

L’intervento. “Il G7 a Santa Trada e il nero fumo tossico che l’ha avvolto. Altro che dichiarazione solenne dalla Calabria” In questi giorni, in un resort privato a Santa Trada,che s'affaccia sullo Stretto, area resa famosa dall'ultima scena del film Cetto Laqualunque, si è riunito il cosidetto G7 del commercio

| Il 18, Lug 2024

Di Santo Gioffrè

In questi giorni, in un resort privato a Santa Trada,che s’affaccia sullo Stretto, area resa famosa dall’ultima scena del film Cetto Laqualunque, si è riunito il cosidetto G7 del commercio. Ora, in un mondo nebuloso, eslusivo, dove gli addetti ai lavori hanno vissuto la loro brevissima stagione senza arte nè parte e senza alcun contatto con la gente Calabra, serrati in cerca di refrigerio per la calura estrema di questi giorni, tra piscine e banchetti colmi di cibi provenienti dal nord-italia, ci si aspettava, com’è avvenuta, la solita tiritera di rito circa la riuscita del summit. G7 che non ha detto nulla di nuovo su ciò che già si sapeva e cioè di un commercio asfittico in mano alle multinazionali e alle strategie militari degli americani e dei loro alleati in tempi di guerra. Oltre l’ostentazione scenografica con carovane di macchine, suv dai finestrini oscurati, sirene e null’altro tanto che nessuno si è accorto di questo summit, l’unica cosa che ha provato il calabrese attento, sempliciotto e con un’istruzione media, è l’amara delusione di vedere questa Terra usata, ancora, per celebrare l’idolatria del comando e del potere. È stata, più che altro, la cosa, la sublimazione di Forza Italia. Anche nella scenografia rituale dei gesti: il capo avanti e tutti gli altri due passi dietro, durante le consuete processioni devozionali pseudo-culturali. La Calabria è colonia ed è roba loro. Colonia e, come tale, terra di conquista mischiata a sterco. Se no, perchè, in un momento di così alta esposizione nediatica, proprio mentre si decantavano mari aperti, commerci senza vincoli e dazi, libertà e bella vita, nessuno, incominciando dalla stampa venuta appresso ad un summit da teatro della commedia senz’arte,tra Autorità che hanno schierato persino navi da guerra per gravare di pathos l’effetto, un Presidente di Regione,parte attiva dell’atmosfera, abbia avvertito il bisogno di parlare della catastrofe ambientale in corso e che si stava consumando ad un tiro di schioppo da loro? Perché tutte queste Autorità blasonate, la stampa, la TV di Stato e collaterali, hanno taciuto mentre tonnellate di rifiuti speciali e non, tossici, improvvisamente hanno preso fuoco( doloso?) e bruciato per giorni in località Pontevecchio di Palmi e da dove tutti i partecipanti al G7 son dovuti passare con le loro lucide macchine durante la gita fatta al porto di Gioia Tauro? Fumi che hanno liberato in aria, e su tutti noi, inquinanti organici diossina e furoni, in grado di persistere nell’ambiente e bioaccumularsi, costituendo pertanto un pericolo mortale per la salute umana e per l’ambiente Nessuno ne ha parlato. Zitti! I Calabresi, ormai, sono marchiati come utili idioti, consumatori di mercanzia di bassa qualità proveniente da Nord! Hanno distratto, zittendoli, pure, i notiziari nazionali, oltre che i locali. Quella enorme, nera nube tossica che i partecipanti al G7 hanno visto e respirato, si ripercuoterà su tutti noi per decenni, causando chissà quanti morti. Come mai il Ministro degli Esteri, che arriva da leader, non ha sentito il dovere di dire una sola parola sulla catastrofe ambientale, suggerendo a chi di dovere di richiedere lo stato di disastro ambientale? E il Presidente della Giunta Regionale della Calabria, fresco di cotanta benevolenza mediatica, perchè non ha inteso realizzare uno dei suoi famosi video per informarci sullo stato dell’avvelenamento dell’aria e del suolo che stiamo drammaticamente vivendo rendendoci, contemporaneamente, edotti delle misure che sta predisponendo per preservare il benessere sanitario della gente colpita da questa enorme calamità ambientale? Nessuno parla! Nessuno dice nulla, nè danno notizie. È stata sparsa una misteriosa quanto preoccupante coltre di silenzio sulle dinamiche del disastro. Perché questa anomala sottovalutazione? Cosa stiamo rischiando? Eppure, la catastrofe ambientale è descritta, dai pochi tencici che l’hanno osservata, come una delle più gravi accadute in Italia e che porterà lutti, morti e sfaceli sociali. È un atteggiamento palesemente omertoso e il G7 non ne ha parlato. Loro non parlano per principio!