A Taurianova, giocate con i fanti, ma non con i conigli: Nessuno tocchi il Coniglio! Lo spettacolo è interessante, le birre sono calde e lo spettacolo corre sul filo dei social, ma intanto la peggio è del coniglio che rischia di trovarsi su un piatto “alla cacciatora”
redazione | Il 01, Ago 2024
Di GiLar
La ricerca del coniglio perduto a Taurianova mancava (sic!), e a dire il vero non ne sentivamo la mancanza, sarà molto probabilmente l’onda della Capitale Italiana del Libro che induce a ispirazioni culturali che hanno come ispirazione l’inseguimento del coniglio e in questo caso, a “Nino Rabbit”.
Abbiamo assistito a degli ispiranti post social tanto odiati da Umberto Eco (che non ha mai fotografato i libri che leggeva su Facebook. Ma si sa Eco è il nulla al cospetto dell’immenso che ci circonda).
E mentre stiamo scrivendo arriva la notizia che il “fuggitivo” è poliedrico, da “Nino Rabbit” a l’uomo che sussurrava ai cassonetti (e foto in posa stile Sean Connery appoggiato alla mitica Aston Martin), ma sono intelligenti, i cassonetti, mica vorresti posizionare un “cassonetto idiota” nella Capitale Italiana del Libro?
Ma il problema nasce, anzi è nato da quando si è venuti in possesso della rendicontazione di quei 500 mila euro che il Ministero della Cultura riconosce alla Capitale Italiana del Libro e sul fatto, dichiarazioni agli atti istituzionali, sono finiti poco meno di tre mesi. E da una parte, ovvero il duo meloniano della fazione di “Willy il Coyote (Lazzaro e Prestileo)” e dall’altra parte l’altro duo dell’esecutivo “Beep Beep (Caridi e Fedele)”, in un inseguimento senza sconti, ma d’altronde come c’è un proverbio cinese che recita così, “Chi insegue due conigli non ne cattura nessuno”.
Da una parte, gli inseguitori, parlano di un fallimento della manifestazione, utilizziamo le loro parole, “programmazione dell’evento sia fallita rispetto alle aspettative”. Dall’altra parte c’è la smentita parlando di grande successo coadiuvati da “difensori d’ufficio” occasionali e “in regola” e da altri “difensori” ognuno con il proprio pulpito della morale… anche se, ma questa è nostra esclusiva come notizia, i pulpiti abbiamo saputo da nostre fonti accreditate sono di produzione cinese (sic!).
Il “j’accuse” è il fatto che ieri non si sono presentati entrambi al Consiglio Comunale e l’opposizione meloniana aveva in serbo delle domande ad entrambi, sia inerente a dei tagli di alberi di ulivo facente parte della famosa telenovela, “Ma che fine hanno fatto?” E su un presunto “comitato scientifico” all’interno della direzione artistica della Capitale Italiana del Libro, ma soprattutto di questo volatizzarsi in poco tempo dei 500 mila euro Ma poi, si dice eh, ma noi non ci crediamo che, alla fine del Consiglio Comunale, i due “Beep Beep” erano fuori dal palazzo comunale “in bella vista”.
Ognuno ha i suoi impegni e vanno rispettati. Nino Rabbit risponde sempre con i selfie e con la consueta dicitura “La manutenzione continua (…). I fatti”, e come Peppino De Filippo, “E ho detto tutto”.
Ma l’assessore Fedele risponde e lo fa con disinvoltura dicendo di amare il coniglio alla cacciatora, è un ottimo piatto di carne bianca, però se uno dei destinatari è un cacciatore, un predatore di animali innocenti tra uccelli e altro, come Lazzaro, il problema diventa serio. Al contempo però la stessa smentisce ogni illazione sulla fuga perché si trovava “in biblioteca comunale per la conferenza stampa di un evento che si svolgerà a Delianuova il 10 di agosto che Taurianova Capitale del Libro patrocina e non avendo ricevuto alcuna interpellanza o alcuna interrogazione scritta nei giorni precedenti, non sapevo che mi sarebbero state poste delle domande”. D’altronde se non l’avvisate perché deve venire, per la bella faccia vostra? Anzi, la stessa passa delicatamente al contrattacco, “E per il ministero aver completato oltre il 90% del progetto presentato in soli 4 mesi è un risultato immenso”, tiè, beccatevi questa. E come se ho a disposizione mille euro per il mese di luglio e li spendo in venti giorni, mi mancano quelli delle bollette in scadenza, ma è un successo perché sono stato bravo a spenderli tutti anzitempo. Fate solo illazioni e basta, così come Willy il Coyote cercava in tutti i modi di costruire tranelli per catturare Beep Beep.
L’altro, Nino Rabbit, era impegnato nel posizionamento dei “cassonetti intelligenti”, mica semplici cassonetti, c’è bisogno di una nutrita cultura perché c’è il rischio vista l’intelligenza del cassonetto, di fare delle figure barbine e non è una bella cosa, anche in questo caso la caccia al coniglio è sfumata come il vino che di solito sul coniglio per prepararlo “alla cacciatora”.
Abbiamo cercato di sdrammatizzare quello che nei fatti è stata solo una diatriba social che non dovrebbe esserci visti i tanti problemi che la città sta attraversando e lo si vede anche dalla presentazione delle istanze che solo una parte dell’opposizione sta portando avanti, e con l’auspicio che il sindaco Biasi e la sua Amministrazione pongano rimedio e crediamo che la volontà c’è tutta.
Ma noi dentro un social abbiamo letto “altro” e non ci è piaciuto, decisamente! Ma occorre fare una religiosa precisazione e si trova nella Carta Costituzionale, e ne siamo tutti coinvolti noi che scriviamo in prima persona, ed è l’art. 21 che recita così al primo comma, “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Finché si ricopre un incarico pubblico, si devono accettare critiche (anche le più feroci, ma si devono accettare), al diritto di critica corrisponde un diritto di replica, ma sempre negli ambiti costituzionali e democratici. Chi non accetta tali principi democratici può ricorrere, con le stesse modalità per i Consiglieri Comunali, all’art. 38 del TUEL 267/2000.
Siccome siamo abituati a non voltarci dall’altra parte ci tenevamo a fare questa umile e speriamo, utile precisazione per dovere di diritto e di cronaca, ma soprattutto di libertà delle idee.