Palmi, applausi ed emozione per l’omaggio a Lucio Dalla del trio Servillo, Girotto e Mangalavite La grande musica d’autore è stata protagonista al Palmi Jazz Festival con “L’anno che verrà”, un omaggio a Lucio Dalla
redazione | Il 07, Ago 2024
La grande musica d’autore è stata protagonista al Palmi Jazz Festival con “L’anno che verrà”, un omaggio a Lucio Dalla che ha scaldato i cuori degli spettatori presenti in Piazza Amendola a Palmi in occasione del Jazz Festival organizzato dalla Fondazione Varia. Il consolidato trio formato da Peppe Servillo (voce), Natalio Mangalavite (voce, piano e tastiere) e Javier Edoardo Girotto (sax soprano e baritono) ha trasportato Piazza Amendola in una dimensione unica, arricchendo di superbe sfumature le poesie in musica del compianto cantautore bolognese.
Il ricordo di Dalla ha legato lo stile unico del cantautore ai vari periodi poetici della sua carriera, incluso il rapporto di amore-odio con Roversi, alle improvvisazioni latin jazz di Mangalavite e Girotto, che traggono ispirazione dalla capacità “profetica” di Dalla di anticipare i tempi.
La scaletta ha spaziato tra jazz e cantautorato, riflettendo l’intera carriera di Servillo, noto come frontman degli Avion Travel, con cui ha trionfato tra i Big a Sanremo 2000 col raffinato brano “Sentimento”. Compositore per altri cantanti (ha scritto per Patty Pravo e Fiorella Mannoia) e voce jazz, Servillo ha collaborato con i più importanti artisti italiani, tra cui Danilo Rea. Forte è la sua collaborazione con Mangalavite, con cui ha inciso i dischi “Futbòl” e “L’amico di Cordoba” (in trio con Girotto). Il pianista e compositore argentino, dotato di grande creatività e capace di spaziare tra vari generi, ha lavorato per le musiche di programmi televisivi come “Fantastico” e “Domenica In”, collaborando con celebri artisti come Fabrizio Bosso, Horacio Hernandez, Ornella Vanoni, i Solis String Quartet, Fabio Concato, Tosca e Luca Barbarossa.
Il sassofonista argentino Girotto, nella sua lunga carriera, ha creato una rete impressionante di collaborazioni illustri, tra cui l’Orchestre Nationale de Jazz in Francia, e ha suonato con musicisti del calibro di Mercedes Sosa, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Ralph Towner e Paolo Silvestri. Stabilitosi in Italia dall’età di 25 anni, ha formato molteplici gruppi jazz, tra cui gli Aires Tango, che hanno segnato un connubio tra Tango e Jazz. È stato anche insegnante della Cattedra Jazz al Conservatorio Santa Cecilia di Roma e ha fondato una sua casa discografica.