Taurianova, l’Accademia di Belle Arti di Reggio e il trionfo dell’arte effimera Si chiude con un grande successo di pubblico e con la soddisfazione degli artisti il Concorso Internazionale dei Madonnari della Città di Taurianova, giunto alla sua nona edizione
redazione | Il 13, Ago 2024
L’Accademia di Belle Arti di Reggio e il trionfo dell’arte effimera.
Si chiude con un grande successo di pubblico e con la soddisfazione degli artisti il Concorso Internazionale dei Madonnari della Città di Taurianova, giunto alla sua nona edizione
Sono stati più di settanta gli artisti di talento arrivati da tutto il mondo per metter mano a gessetti colorati e dare forma all’antica arte impermanente dei madonnari per il concorso organizzato a Taurianova dall’Associazione “Amici del palco”. Tutti, dalla concorrente giapponese Canaco Matzumoto alla folta delegazione messicana, raccolti attorno al tema prescelto, “Maria, arte e sapienza” quest’anno particolarmente sentito perché legato al 130º anniversario del miracolo mariano di Taurianova e alla elezione della stessa a Capitale italiana del libro. Due elementi che sono stati di ispirazione anche per gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Reggio, Sebastiano Nicolò e
Lara P. Cerqueira de Oliveira, con un’opera fuori concorso molto apprezzata dal pubblico che ha affollato questa sorta di museo a cielo aperto. Una partecipazione fortemente voluta dal Direttore Piero Sacchetti, seguita dal Professor Francesco Scialò, con l’interessamento della Professoressa Mimma Galluso. Gli studenti hanno elaborato un progetto che facesse risaltare la figura della Madonna connessa all’idea di libro, resa concreta da un effetto pop up, con al centro la cattedrale. Lara P. Cerqueira de Oliveira, studentessa di grafica d’arte che da due anni partecipa attivamente al progetto, ci informa che la scelta dei colori è stata istintiva, come deve essere nel fluire creativo dell’arte: corallo per la cattedrale, verde acqua per il mantello della Madonna con sfumature viola e oro.
“Un’esperienza che consiglio – ha dichiarato – sia per l’apprendimento di un’arte antica e peculiare, che per l’esperienza di comunità che si vive in questo contesto, con la possibilità di rientrare in un circuito internazionale”.
Celebrando quest’arte “di breve durata”, preziosa anche per questo, il concorso di Taurianova, fa infatti parte di un circuito virtuoso, che include Nocera, Mantova, Nicosia, fino al concorso tedesco di Blumberg nella foresta nera, al quale gli artisti sono invitati a partecipare. Spesso artisti viaggiatori, con sacco a pelo e gessetti al seguito, ai quali viene offerto il viaggio e l’ospitalità anche con l’aiuto di una rete di sostegno formata dai commercianti di Taurianova che aderiscono alla campagna “Adotta un Madonnaro”, mentre i pasti sono garantiti dallo chef Antonello, con attenzione per le esigenze di ognuno.
Antonella Larosa, alla direzione artistica dell’Associazione promotrice, artista, madonnara lei stessa, è molto soddisfatta del risultato ottenuto.
“Vogliamo soprattutto che i giovani siano praticanti di questa nobile e umile arte – ha dichiarato-, la cui storia inizia con la stessa scrittura. Per questo teniamo particolarmente alla presenza degli studenti e dei professori dell’Accademia che potrebbe promuoverla sempre di più. Nata come forma di devozione, quando l’artista proponeva un’immagine del santo patrono per voto – continua Larosa – quest’arte è una forma di celebrazione spirituale, come abbiamo visto nelle 58 opere proposte dai 75 artisti presenti”.
Per la decima edizione, si prevede una ancor più nutrita presenza di artisti ed un maggior coinvolgimento dell’Accademia di Belle Arti di Reggio.