Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 09 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Sanità, il Pd della Calabria denuncia il taglio dei fondi per la riqualificazione sismica degli ospedali, “una vergogna” È uno scippo gravissimo e ingiustificabile, che conferma – attaccano i dem calabresi – l'avversione del governo Meloni verso la Calabria e la sudditanza del governo Occhiuto

Sanità, il Pd della Calabria denuncia il taglio dei fondi per la riqualificazione sismica degli ospedali, “una vergogna” È uno scippo gravissimo e ingiustificabile, che conferma – attaccano i dem calabresi – l'avversione del governo Meloni verso la Calabria e la sudditanza del governo Occhiuto

| Il 06, Set 2024

«Vergogna, in Calabria non avremo più la prevista riqualificazione sismica degli ospedali: il governo nazionale e quello regionale hanno levato le risorse del Pnrr e le altre al riguardo disponibili». Lo denuncia il Partito democratico della Calabria in una nota stampa. «È uno scippo gravissimo e ingiustificabile, che conferma – attaccano i dem calabresi – l’avversione del governo Meloni verso la Calabria e la sudditanza del governo Occhiuto, zitto, immobile e complice davanti alla continua sottrazione di finanziamenti destinati alla nostra sanità pubblica e alle altre priorità». «I notabili del centrodestra parlano – osservano i dem – di rilancio della sanità calabrese, di miglioramento dei servizi e di inversione della tendenza. I fatti, però, dimostrano ogni volta le loro bugie clamorose. L’unica verità è che, con l’autonomia differenziata e con i tagli imposti, il centrodestra – prosegue la nota del Pd – determinerà l’agonia della sanità pubblica calabrese, con la conseguente impennata dell’emigrazione sanitaria verso le strutture del Settentrione e con ulteriori trasferimenti di residenza in altre regioni». «Il centrodestra considera la Calabria un serbatoio di voti. La regione sarà invece determinante – concludono i dem calabresi – per il riscatto dell’intero Mezzogiorno, che merita profondo rispetto e gli stessi diritti e servizi essenziali presenti nel Nord»