Servizio “Alto Impatto” nel Reggino, lavoro irregolare e sicurezza stradale, denunce e diverse sanzioni L’attività descritta fa parte del più ampio progetto di controllo del territorio portato avanti con determinazione dall’Arma dei Carabinieri, con lo scopo di assicurare ai cittadini un crescente clima di sicurezza e legalità
redazione | Il 23, Set 2024
In questi giorni i carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno intensificato l’attività di controllo sul territorio melitese mediante l’impiego di numerose pattuglie, al fine di reprimere gli illeciti con una particolare attenzione alla sicurezza stradale, tenuto conto dei numerosi sinistri che avvengono sempre più frequentemente sulla SS 106 talvolta mortali, al contrasto del lavoro irregolare e alla verifica dell’osservanza delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
I militari dell’Arma, infatti, nell’ambito dello specifico servizio svolto nel comune di Melito Porto Salvo, hanno effettuato diversi posti di controllo sulle principali vie di comunicazione e nel corso dei quali sono state identificate circa 140 persone e controllate oltre 60 autovetture nonché 10 esercizi commerciali.
Diverse le contravvenzioni elevate per un ammontare complessivo di diverse centinaia di euro: dall’uso di apparati telefonici durante alla guida, all’omesso uso delle cinture di sicurezza, dal trasporto di persone oltre al numero consentito alla mancata esibizione dei documenti di circolazione. Nel corso di un controllo ad un’attività di somministrazione di alimenti e bevande i militari dell’Arma hanno constatato l’assenza del listino prezzi per cui al titolare è stata elevata una sanzione amministrativa di 1032,00 euro. Inoltre, i carabinieri della Stazione di Melito Porto Salvo, coadiuvati da personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria, hanno deferito in stato di libertà un 38enne di nazionalità egiziana, rappresentante legale di una società attualmente impegnata nello svolgimento di lavori di ristrutturazione di uno stabile, poiché veniva constatata la presenza di un impianto elettrico di cantiere non a norma, con contestuale esposizione a rischio per i lavoratori, e la presenza di un operaio intento a svolgere la propria attività lavorativa “in quota” senza dispositivi di protezione individuale. L’attività descritta fa parte del più ampio progetto di controllo del territorio portato avanti con determinazione dall’Arma dei Carabinieri, con lo scopo di assicurare ai cittadini un crescente clima di sicurezza e legalità, con azioni proiettate anche nelle zone più remote del territorio. Con riferimento al predetto deferimento, trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari, rimangono salve le successive valutazioni in sede processuale.