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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 30 DICEMBRE 2024

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Gioia Tauro, la testimonianza di Nancy Saltalamacchia contro la malattia che l’ha colpita Sono un impiegata comunale con il privilegio di essere anche una giornalista e, il mio lavoro, era appunto quello di rappresentare alla cittadinanza ed alla stampa l’operato dell’Amministrazione comunale

Gioia Tauro, la testimonianza di Nancy Saltalamacchia contro la malattia che l’ha colpita Sono un impiegata comunale con il privilegio di essere anche una giornalista e, il mio lavoro, era appunto quello di rappresentare alla cittadinanza ed alla stampa l’operato dell’Amministrazione comunale

| Il 02, Ott 2024

Riceviamo e pubblichiamo

Un respiro profondo e mi tuffo dentro la mia Anima per raccoglier tutte le emozioni che ho vissuto dalla notte de 15 Agosto 2024.
Non stavo bene da qualche giorno ma, testarda come sono, ho continuato a svolgere una vita normale, lavorando ,spesso anche di notte ,per scrivere e registrare articoli.
Sono un impiegata comunale con il privilegio di essere anche una giornalista e, il mio lavoro, era appunto quello di rappresentare alla cittadinanza ed alla stampa l’operato dell’Amministrazione comunale.
Ero serena, felice per il rapporto fiduciario con il mio sindaco gli amministrativi ed i colleghi in generale.
All’improvviso tutto si è sconvolto ed io sono andata non so dove …ricordo solamente cose strane che, mi è stato poi spiegato, erano frutto della sedazione per il coma farmacologico che i medici dell’ospedale di Polistena hanno indotto per potermi salvare la vita.
Sono tutte vere le voci che avete sentito in città, Nancy Saltalamacchia stava morendo.
So di cenacoli di preghiera dedicati alla mia guarigione, di giovani devoti alla madonna di polsi chiedere la “grazia” per la mia ripresa, di donne e uomini, conoscenti amici e sconosciuti che hanno pregato la Vergine Maria affinché mi lasciasse vivere e continuare a crescere i miei adorati figli.
Ci sono episodi che cambiano radicalmente la vita , quanto mi è accaduto e’ una di quelle circostanze imprevedibili che lasciano il segno dentro l’anima e addosso, incisa sul corpo. Oggi, a distanza di quasi 50 giorni inizio a muovere i primi passi come una bimba supporta dalla mia adorata famiglia senza la quale non sarei stata in grado di tornare da quell’abisso di dolore che mi ha dilaniata tutta.
Ho un cammino lungo dinnanzi a me: lungo e faticoso ma so che posso farcela.
Sono portatrice di una ileostomia che solo a pronunciarne la parola piango…ma va bene così perché sono viva!
Viva e lucida, viva e consapevole che la vita è il dono più prezioso che un Dio buono e compassionevole ci ha da nel momento in cui ci ha messi al mondo.
Io sento la necessità di ringraziare tutta la gente che ha espresso solidarietà alla mia famiglia, siete stati e continuate ad essere un fiume umano dove scorre amore vicinanza accoglienza.
Siete persone meravigliose miei stimati concittadini!
Io tornerò presto tra di voi e vorrò abbracciarvi tutti, uno per uno. Per il momento vi ringrazio ancora per le vostre preghiere.
Vi voglio bene .
Grazie ♥️