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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 21 NOVEMBRE 2024

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Taurianova: Un infuocato Consiglio Comunale, scintille e duri attacchi dei tre dissidenti alla Giunta e della minoranza e nel mezzo c’è l’ingresso ufficiale di Nello Stranges nella maggioranza. E le dure risposte di Biasi Cambia la maggioranza del sindaco Biasi a poco più di un anno dal fine del mandato, e nel mentre si svolge il Consiglio con gli attacchi e le dimissioni all’assessore Fedele (che non si è dimessa), arriva l’ufficialità di Forza Italia che comunica l’adesione della Fedele di Papalia nel partito azzurro

Taurianova: Un infuocato Consiglio Comunale, scintille e duri attacchi dei tre dissidenti alla Giunta e della minoranza e nel mezzo c’è l’ingresso ufficiale di Nello Stranges nella maggioranza. E le dure risposte di Biasi Cambia la maggioranza del sindaco Biasi a poco più di un anno dal fine del mandato, e nel mentre si svolge il Consiglio con gli attacchi e le dimissioni all’assessore Fedele (che non si è dimessa), arriva l’ufficialità di Forza Italia che comunica l’adesione della Fedele di Papalia nel partito azzurro

| Il 31, Ott 2024

Di GiLar

Oggi è una “giornata particolare”, la chiesa festeggia San Feliciano martire di Cartagine che della sua storia si sa ben poco, ma che nell’abbraccio ad una fede fu odiato e subì anche il martirio.
E circa dieci anni fa sempre il 29 ottobre fu scoperto una nuova specie animale definita “Facocèro” dal nome scientifico “Phacochoerus africanus”, è un mammifero appartenente alla famiglia dei Suidi, molto somigliante al cinghiale perché il corpo è ricoperto da setole.
Ma oggi è anche il giorno del Consiglio Comunale di Taurianova che dovrà discutere su quattro ratifiche di variazioni di bilancio, tra questi due erano stati ritirati la scorsa seduta consiliare perché tre consiglieri della maggioranza (Gallo, Bellantonio e Di Giorgio), avevano manifestato la loro contrarietà al voto favorevole, e che oggi verranno riproposti per essere deliberati.
Tutti presenti
Nella prima fase, quella sulla discussione dei “preliminari” il primo a prendere la parola è Gallo che punta il dito sul presidente del consiglio comunale Scarfò, sulla capogruppo in quanto si è registrata la “morte della democrazia” perché a detta di Gallo, Scarfò esce per concordare la data del Consiglio con il sindaco. “Il concetto di democrazia non è una condizione piacimento, Questa gestione autoritaria non va bene, lei aveva il pallottoliere in mano o di altre cose”, riferendosi al sindaco Biasi, e nei fatti Gallo pronuncia la parola “crisi della maggioranza”, in quanto è di “dominio pubblico” l’accordo del sindaco con un esponente della maggioranza (chi sarà?).
Gallo punta il dito anche contro gli assessori Fedele e Grimaldi in quanto in questa maggioranza “si vive di selfismo”, e parla ancora “che si tratta di una crisi amministrativa e che lo stesso non ha voluto nulla e non ha preteso nulla”, parlando anche “di paura degli altri consiglieri e terrorizzati” nei confronti del sindaco e votano tutto per timore.
Gallo parla anche del countdown “da ragazzini” del sindaco fatto nel social e che “pensava si trattasse della clinica a San Martino e non del pozzo (…) il suo abbraccio mortale politico e che ha sempre denunciato pescando nell’opposizione e ognuno è responsabile delle proprie idee”. Poi Gallo afferma una cosa gravissima, “che questa amministrazione ha tre capi, Fedele, Grimaldi e lei”. Ah, la Fedele non si è dimessa, è seduta tranquillamente sui banchi della Giunta, solo a titolo di cronaca. Gallo rimprovera il sindaco che “non vuole il bene della città”, e ribadisce che non voterà la variazione di bilancio. Un ultimo rimprovero lo fa al presidente Scarfò accusandolo di “soldato” al servizio.
Marafioti subito dopo dichiara che per la prima volta un consigliere di maggioranza, Gallo, gli ha tolto quasi tutto gli argomenti, ma che “addirittura ha detto cose gravissime”.
Marafioti mette in evidenza due argomenti, la prima riguarda l’assessore Fedele, oggetto di discussione delle ultime settimane alla gestione della Capitale Italiana del Libro, ma anche oggetto “di un titolo di studio che non ha mai avuto, ma che millantava di avere e non è stata una bella pagina per il paese. E che non si trattava di un refuso come aveva scritto il sindaco”, Marafioti punta ancora il dito contro la Fedele perché non ha risposto all’ex sindaco Scionti sul fatto che aveva chiesto le dimissioni e che non sono arrivate-
Marafioti parla anche del nuovo pozzo, e sul countdown “ridicolo come comunicazione”, soprattutto se si tratta di un pozzo inaugurato “dopo quattro anni”. Il sindaco avrebbe dovuto dire che dopo l’inaugurazione del pozzo anche il fatto che per un altro anno la potabilità dell’acqua sarebbe slittata di un altro anno e che “questa parte politica non offenderà mai il sindaco a differenza del sindaco che utilizza per educazione altri termini (…) e che tutti i cittadini sono contrari a tutto quello che sta producendo questa amministrazione”. Nei fatti afferma che la città “stanno bocciando tutto ciò questa amministrazione promuove”.
È la volta di Prestileo che parla della definizione quando era candidato a sindaco che ci “aveva definito accozzaglia e che all’epoca siete venuti a chiedere il voto al ballottaggio”, poi anche sull’acqua non potabile e sul fatto delle “quattro stagioni”, ma soprattutto l’acqua della “fons nova” immessa nella rete idrica comunale, oltre al trasporto di acqua con l’autospurgo con acqua potabile passando per la cena per 65 commensali ed ancora per aver millantato titoli che non avete, “siete voi un refuso”. “Quando offende le persone si ricordi di guardarsi allo specchio” e conclude.
Prende la parola l’ex sindaco Scionti che sottolinea le “tappinare” riferite ad ex candidati a sindaco e “che ci siamo sentiti sempre offesi perché per lui è fare politica”. E che “deve prendere atto della situazione politica perché tre consiglieri di maggioranza hanno dichiarato una crisi, e per tale motivo avrebbe dovuto dimettersi, ma non lo fa”. Scionti ci va duro, “mi aspetto ad aspettare il suo discorso politico perché una parte della maggioranza ha dichiarato la loro contrarietà, gli unici consiglieri che hanno parlato mentre altri erano muti (…) quattro anni di comparse”.
Scionti parla anche lui del countdown per un pozzo? In quanto è partito l’allora sindaco Argiroffi che aveva parlato per primo di pozzi. “Chi deve tutelare la salute pubblica dichiara l’acqua non potabile, ma la beve ed è una dichiarazione grave”. Scionti accusa Biasi di “incapacità amministrativa”.
Poi punta il dito sulle “spese pazze”, ovvero 500 mila euro e altri fino ad arrivare a “un milione di euro”, e chiede apertamente le dimissioni dell’assessore Maria Fedele e soprattutto per l’arroganza che la stessa ha avuto di “rispondere con un post davvero aberrante” e fare “cultura è scrivere il cielo blu e il sole è rosso, la cultura è altro e te lo dice chi ti ha lasciato in eredità tante iniziative culturali”, e vista l’arroganza “chiedo le dimissioni per l’arroganza e per aver scritto cose false su un documento inviato al Ministero della Cultura”.
Stranges (FI) parla con un foglio di appunti scritto, “credo che in quest’aula occorre giocare a carte aperte e ho sempre agito in maniera onesta e trasparenza suggerendo soluzioni, non ho mai attaccato nessuno, ma intraprendendo la strada del dialogo”. “Io non mi sono candidato per togliermi i sassolini dalle scarpe né per vendetta”, e parla di “giocatori in aula codardi con l’aiuto del palo e giocare a carte scoperte. Ovvero il manipolare e suoi compari, riferendosi a Gallo, Bellantonio e Di Giorgio, vi invito di dare uno slancio alla vostra azione politica e confessare l’inciucio che stanno portando avanti per oltre un anno (…) scorretti sul piano morale e nascondersi dietro la pantomima della variazione di bilancio e confessare quello che state facendo” e dice di spiegare le loro magagne, “avete giocato sporco con me anche quello di togliermi il partito di Forza Italia, finti dissidenti perché un soggetto politico propone un progetto politico con all’interno voi due e non solo, la proposta di un nuovo sindaco quando riuscirete a staccare la spina e sotto la bandiera di Forza Italia. Fino a ieri sera avete fatto pressioni con il coordinatore cittadino e venuti a casa mia disturbando anche la serenità della mia famiglia”. E continua, “imparate ad agire con serietà e rispetto, chi come me ha avuto la possibilità di conoscervi bene non mi meraviglio del vostro comportamento e così come nella Pro Loco avete tentato di portarmi via la stessa. Quello che più mi sorprende che come le nostre coscienze devono rispondere con lealtà in quanto consiliature finite prima del dovuto, io oggi sono amministratore di Taurianova con incarichi anche provinciali e non posso sottrarmi a quello che mi hanno indicato e di tendere la mano a questa Amministrazione”. Stranges attacca anche Scionti parlando di presunte dichiarazioni in tribunale in quanto è stato accusato di cose gravi dallo stesso. “Sono abituato agli attacchi di tutti con odi e vendette.
Bellantonio specifica che il 31 dicembre del 2019 si era dimesso lui quando hai aperto il verbale, inizia un battibecco con Stranges che interrompe lo stesso, e parla “di matrimonio che si sta celebrando e che Stranges toglie il coniglio dal cilindro e che è felicissimo di questo matrimonio”. E smentisce l’affermazione che Bellantonio ha il suo candidato a sindaco e di dire “dove e quando”, Stranges continua sempre ad interrompere Bellantonio, “sono felice di questo matrimonio, ma il problema è un altro è quello che siamo, i nostri comportamenti. Tu che sei alla dignità superlativa sarai votato”. Poi parla di una variazione di bilancio, ovvero parla di contributo dell’Infiorata per la partecipazione del bando e che la cosa grave è che “il consigliere Stranges è portatore di un conflitto di interessi perché non agisce con trasparenza ed uguaglianza”, citando alcuni articoli di legge perché “lui non doveva presentare il progetto né votarlo e che lo stesso ha fatto”. E quindi chiede di verificare se ci sono le condizioni che Stranges ha per incompatibilità alla carica di consigliere comunale per un eventuale conflitto di interessi.
Di Giorgio risponde a Stranges e precisa che loro non hanno votato contro per inciuci, ma “ho votato con la mia testa”. Poi spezza una lancia a favore della Fedele, quando bisogna prendersela con l’assessore Grimaldi in quanto “manda Domenico Barreca a chiudere gli eventi ed a che titolo?”, poi punta il dito sullo spot di Grimaldi e sul perché alcuni artisti non sono stati messi nello spot, forse “perché artista di seria a e serie b”. Poi chiede a Grimaldi, “cosa ti ho chiesto io che non si poteva fare?”.
Lazzaro parla di “tattica politica” e parla di una “pagina brutta dell’Amministrazione” e che abbiamo votato punti quando lo ritenevamo opportuno e altre volte no e parlando di Stranges accusa Biasi che gli aveva detto di “allontanarsi da Stranges perché non era personaggio di cui fidarsi”, Stranges interrompe anche Lazzaro, interrompe continuamente, e Lazzaro risponde a Stranges parlando di cose passate anche di questioni personali e di vecchi ruggini, e chiede Lazzaro a Scarfò di far rispettare i suoi dieci minuti, in quanto Stranges interrompe di continuo.
Lazzaro non riesce a continuare perché Stranges interrompe continuamente, “Lei si deve un esame di coscienza e chiedere scusa, ma che rispettano la sua scelta politica (…) a me non mi hanno lanciato l’ossicino per passare dall’altra parte”. Stranges continua sempre a interrompere e Lazzaro non riesce concludere e chiede un appello al segretario “in quanto vorrebbe essere cambiato di posto dai banchi della minoranza” dopo il passaggio di Stranges tra le fila della maggioranza. Stranges non si ferma e continua sempre a interrompere, iniziando un battibecco con Lazzaro, “il consigliere Stranges sta affermando una cosa molto grave e che lui di rapporti politici oltre al suo partito non ne ha, e che non conosce trame oscure e che venga fatta chiarezza perché lui ne è all’oscuro”. Chiude chiedendo la differenza tra direttore artistico e co-direttore artistico, qual è la differenza? E attende la risposta.
Arriva il momento del sindaco Biasi che parte dalle elezioni scorse come “momento molto particolare” in quanto c’era un presidente di Regione di Taurianova che aveva dettato delle linee, ovvero con il simbolo della Lega, “noi preferiamo i matrimoni che il divorzio”. Anche attraverso delle dichiarazioni di voto contrarie mettono in difficoltà una maggioranza, e quindi si cerca altrove per avere una maggioranza, se non ci sono più le condizioni iniziali.
Biasi parla di abitanti che avevano dei disagi di una zona che sono venuti al Comune per un ritardo “che stava diventando un problema e che per tale motivo dovevamo andarcene a casa per bocca di qualcuno della maggioranza”. Poi che “Marafioti vive nel suo mondo” in quanto “dice sempre cavolate” e “inutile rispondere al niente perché rispondiamo con i fatti”. A noi risulta che è diversa la questione di come viene descritta da Marafioti e Scionti e che “spero che votiamo ad ottobre e non a maggio” e che loro sono lontani dalla realtà.
Biasi risponde solo quando ci sono cose che hanno a che fare con la salute pubblica lo stesso risponde in quanto “Marafioti mistifica tutta la verità” e rivendica la questione dei pozzi che è merito suo, ovvero il progetto è una sua idea da quando era sindaco negli anni passati.
In questo momento arriva l’ufficialità con una nota ufficiale da parte del deputato di Forza Italia Giovanni Arruzzolo che annuncia l’adesione dell’assessore alla cultura Maria Fedele e del consigliere comunale Vincenzo Papali (eletto con la Lega), oltre ad annunciare l’adesione di Nello Stranges “aderisce formalmente alla maggioranza a supporto del Sindaco Roy Biasi”.
Biasi accusa Mino Gallo reo di “andare da diversi consiglieri di maggioranza per dire che avrebbero staccare la spina e che lo stesso era andato da avvocati e magistrati, ma evidentemente la laurea l’hanno comprata con i punti Miralanza”.
Ma se qualche consigliere regionale “vuole conquistare qualche voto deve staccare la spina a quest’amministrazione. Alla quale telefona anche il ministro della cultura, e della gioia delle persone che sono venute a Taurianova durante un evento culturale importante”. Poi Biasi parte il vanto per Taurianova come se gli ospiti arrivati fossero arrivati al Louvre e ammirati Taurianova come se fossero entrati al Louvre, oltre attestazioni di stima finanche dal premier Meloni e che “Taurianova è la capitale italiana del libro migliore di tutte le edizioni e mentre altri ci vantano, si fa di tutto per sporcare una cosa importante e riconosciuta ovunque”.
Poi parte la difesa dell’assessore Maria Fedele, “non si è mai dichiarata dottoressa né ha voluto mai indossare la fascia” e dove si aspettava un’interlocuzione differente, poi parla delle “lacrime” dell’ex deputata Angela Napoli, mi fermo un attimo che sto piangendo anche io e chiedo scusa.
La nostra è “una variazione di bilancio semplicissima” continua Biasi e in merito ad andare “alla Corte dei Conti, cosa non assolutamente vera e fa riferimento al contributo alla Varia della città metropolitana e che la stessa per erogarlo ha fatto una variazione di bilancio legittima, prendendola da altre voci”, giustificando la variazione di bilancio che si starà per votare.
“Noi dobbiamo badare a cose importanti e non alle puttanate (bip), ovvero ricomporre i pezzi di una maggioranza come la questione dell’acqua e tra questi quando si staccherà la spina alla sorgente Vitarito si risparmieranno quasi 800 mila euro”, e poi rivolgendosi a Gallo, “Caro Mino è inutile che sbatti la porta ai capigruppo e che l’altra volta avevate detto che vi dovevate astenere e invece avete votato contro. E che quando vi ho agevolato per quanto concerne la data del consiglio l’ho fatto, inerente alla mancanza della democrazia. E per fare un favore a uno che sta nell’ombra che vorrebbe sabotare questa maggioranza e sabotarla, ma che non ha il coraggio di uscire allo scoperto”. Io come vicecoordinatore regionale della Lega “ho parlato con i miei pari” e che parlando con i vertici di Forza Italia gli hanno detto che “hanno sbagliato di non essersi alleati con loro, visto il loro grande lavoro che stanno facendo a Taurianova”. Ha svelato che andando da Forza Italia ha manifestato la sua difficoltà di andare avanti e che si avrebbe dimesso, ma loro gli hanno detto, “no, questa amministrazione deve continuare e come capitale del libro sarebbe finita su tutta i giornali in quanto come sconfitta”. Quindi possiamo dire che non è la bellezza, ma che la cultura salverà il mondo e… Taurianova. E Biasi parlando di Gallo, dice “che se fosse per me non eri candidato con me, ma hai trovato spazio grazie al vicesindaco Caridi” e Biasi comunica ufficialmente l’alleanza tra Lega e Forza Italia, e in un solo colpo rafforziamo e ci prepariamo alle prossime elezioni.
Finiti i “preliminari” iniziano i punti all’Ordine del Giorno
Si parla della variazione “incriminata” ovvero quella che ha creato i dissapori e la ribellione dei tre dissidenti della maggioranza e parla di una semplice variazione di bilancio.
Marafioti prende la parola e parla del finanziamento, in quanto dichiara che il “sindaco ha dei debiti ma non ha soldi e quindi fa una variazione di bilancio e il sindaco sapeva che non poteva farlo in merito al finanziamento di 250 mila euro della Regione e fa un atto di indirizzo per ricevere dei soldi, ma ha creato un capitolo prima di ricevere i soldi”.
“L’atto è una stortura impressionante e i tre consiglieri comunali ribelli hanno fatto bene a parlare con altri consiglieri perché se non fosse stata votata ovvero la mancata ratifica avrebbe comportato un debito che chi l’ha votata doveva pagare e che con la mancanza dell’assessore Crea che ha un’intelligenza superiore a tutti gli altri assessori, non vota quasi nulla”.
Scionti punta il dito su Biasi, smentendo il sindaco perché “non lo calcola nessuno, nemmeno in Arrical”. Parla di aver lasciato in eredità con delle iniziative che “hanno fatto scuola” in quanto sono nate le iniziative più importanti come l’Infiorata, i Madonnari e di altre iniziative che funzionano perché “storicizzate”. La politica di Biasi è “il lasciare nulla pur avendo una quantità di soldi enorme che nessuno ha mai avuto. Ma che poi alla fine ha dovuto prendere 50 mila euro per pagare ad un cantante perché non aveva i soldi sottraendolo all’idrico”.
L’intervento di Gallo è che ribadisce che non voterà variazioni che riguardano eventi e cultura, ribadendo il suo disappunto sulla variazione e che voterà no per il rispetto morale e politico della città.
Bellantonio ammonisce il fatto che “nella politica non bisogna mai andare nel personale”

…seguono aggiornamenti…