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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 31 OTTOBRE 2024

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Il fatto in Calabria. Danno erariale per un 1 milione di euro, citazione a giudizio per un dirigente dell’Asp Tale anomalia emergeva, in particolare, dalla lettura di un contratto di appalto stipulato nell’anno 2005 tra l’Azienda Sanitaria Provinciale e una impresa fornitrice operante nello specifico settore commerciale – mai aggiornato e prorogato da oltre dieci anni in totale dispregio della normativa sugli appalti

Il fatto in Calabria. Danno erariale per un 1 milione di euro, citazione a giudizio per un  dirigente dell’Asp Tale anomalia emergeva, in particolare, dalla lettura di un contratto di appalto stipulato nell’anno 2005 tra l’Azienda Sanitaria Provinciale e una impresa fornitrice operante nello specifico settore commerciale – mai aggiornato e prorogato da oltre dieci anni in totale dispregio della normativa sugli appalti

| Il 30, Ott 2024

La Procura Regionale della Corte dei Conti presso la Sezione Giurisdizionale per la Calabria di Catanzaro ha notificato l’atto di citazione in giudizio ad un dirigente dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza per un danno erariale procurato di circa un milione di euro, così come emerso da una indagine delegata ai Finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza.
Le attività investigative, coordinate dal Procuratore Regionale Romeo Ermenegildo Palma e dal Vice Procuratore Generale Giovanni Di Pietro, sono state eseguite dai Finanzieri della Compagnia di Castrovillari mediante accertamenti sulla documentazione acquisita durante le indagini, ed analiticamente analizzata, inerente alla fornitura di un gas medicale, necessario al corretto svolgimento delle attività sanitarie.
Nello specifico, al dirigente dell’A.S.P. veniva contestata la mancata esecuzione – nell’esercizio delle sue funzioni – degli adempimenti amministrativi necessari per l’espletamento di una nuova gara per l’affidamento del servizio di fornitura di “gas medicinali puri”; in pratica, per tale omissione, l’A.S.P. continuava a rifornirsi del prodotto presso una società fornitrice, pagando un prezzo nettamente superiore a quello mediamente praticato da altre società per i rimanenti presidi ospedalieri della provincia.
Tale anomalia emergeva, in particolare, dalla lettura di un contratto di appalto stipulato nell’anno 2005 tra l’Azienda Sanitaria Provinciale e una impresa fornitrice operante nello specifico settore commerciale – mai aggiornato e prorogato da oltre dieci anni in totale dispregio della normativa sugli appalti per la Pubblica Amministrazione – in ragione del quale, sostanzialmente, il corrispettivo pagato non era mai stato adeguato ai prezzi di mercato correnti.
Il danno erariale, cagionato continuativamente per gli anni dal 2019 al 2023, veniva ricostruito in maniera certosina dalle Fiamme Gialle castrovillaresi attraverso l’analisi e la comparazione di fatture di acquisto inerenti alla stessa tipologia e quantità di gas medicale applicato dalle diverse società fornitrici di tutti i presidi ospedalieri facenti capo all’A.S.P. Cosenza.
L’attività svolta testimonia il diuturno impegno della Corte dei Conti e della Guardia di Finanza nel contrasto ai fenomeni illeciti lesivi per il bilancio dell’Unione Europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali che, soprattutto nell’assegnazione degli appalti, emarginano, di fatto, le imprese oneste dalle procedure e consentono l’infiltrazione dell’economia illegale in settori strategici.