Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Taurianova, ancora sul Consiglio Comunale, dalla “sfida” elettorale stile “OK Corral” al “Ritenta che sarai più fortunato” Cambia la maggioranza uscita alle urne nel 2020. Entra Stranges, Fedele non si dimette, ma passa a Forza Italia insieme a Papalia. NOTE CONCLUSIVE

Taurianova, ancora sul Consiglio Comunale, dalla “sfida” elettorale stile “OK Corral” al “Ritenta che sarai più fortunato” Cambia la maggioranza uscita alle urne nel 2020. Entra Stranges, Fedele non si dimette, ma passa a Forza Italia insieme a Papalia. NOTE CONCLUSIVE

| Il 31, Ott 2024

Di GiLar

Si parla della variazione “incriminata” ovvero quella che ha creato i dissapori e la ribellione dei tre dissidenti della maggioranza e degli altri punti all’Ordine del Giorno.
Marafioti prende la parola e parla del finanziamento, in quanto dichiara che il “sindaco ha dei debiti ma non ha soldi e quindi fa una variazione di bilancio e il sindaco sapeva che non poteva farlo in merito al finanziamento di 250 mila euro della Regione e fa un atto di indirizzo per ricevere dei soldi, ma ha creato un capitolo prima di ricevere i soldi”.
“L’atto è una stortura impressionante e i tre consiglieri comunali ribelli hanno fatto bene a parlare con altri consiglieri perché se non fosse stata votata ovvero la mancata ratifica avrebbe comportato un debito che chi l’ha votata doveva pagare e che con la mancanza dell’assessore Crea che ha un’intelligenza superiore a tutti gli altri assessori, non vota quasi nulla”.
Scionti punta il dito su Biasi, smentendo il sindaco perché “non lo calcola nessuno, nemmeno in Arrical”. Parla di aver lasciato in eredità con delle iniziative che “hanno fatto scuola” in quanto sono nate le iniziative più importanti come l’Infiorata, i Madonnari e di altre iniziative che funzionano perché “storicizzate”. La politica di Biasi è “il lasciare nulla pur avendo una quantità di soldi enorme che nessuno ha mai avuto. Ma che poi alla fine ha dovuto prendere 50 mila euro per pagare ad un cantante perché non aveva i soldi sottraendolo all’idrico”.
L’intervento di Gallo è che ribadisce che non voterà variazioni che riguardano eventi e cultura, ribadendo il suo disappunto sulla variazione e che voterà no per il rispetto morale e politico della città.
Bellantonio ammonisce il fatto che “nella politica non bisogna mai andare nel personale” e che non “può scendere così in basso per fare un accordo con un partito diverso dalla maggioranza” e che “la politica è un’altra cosa” e che “io devo votare una variazione di bilancio dove non ci sono i soldi”, si apre un duro scontro tra Bellantonio e Biasi, dove Bellantonio aveva ribadito il suo voto contrario già nella riunione di maggioranza.
Rosario Di Giorgio precisa che in quella riunione non si era parlato di votare e che “mi aspettavo dal sindaco una sua chiamata che non è arrivata”.
Prende la parola il neo componente della maggioranza Nello Stranges che nuovamente attacca Bellantonio parlando di “magagne”, ma che viene interrotto e si apre un diverbio tra lo stesso e il consigliere Gallo in quanto reo di nascondersi dietro un paravento. Poi il dibattito prosegue su illazioni tra “camere segrete”, “magagne” e bagatelle varie quasi da rivista, e comunque Stranges discute il punto manifestando il suo voto a favore alla variazione, “soprattutto per fare chiarezza anche alla gente di quanto sta accadendo prendendo la strada giusta e che da questo momento in poi è caduto il suo paravento” e secondo perché insieme all’on. Cannizzaro c’è stato un accordo con l’ingresso in Forza Italia di Fedele e Papalia, sancendo l’alleanza.
Marafioti ribadisce la non urgenza della variazione di bilancio e che tale rappresenta diversi motivi per non votare questa variazione e “questa amministrazione ha sbagliato e una variazione sbagliata, come di un prelievo forzato in quanto c’è voluto un atto di indirizzo del sindaco”. Gallo conferma il voto contrario alla variazione.
Si vota e la delibera che tanto clamore ha fatto in questi giorni viene votata.
Si continua con l’altra delibera di variazione di bilancio in merito ai 250 mila euro per quanto riguarda il Capitolo della Capitale del Libro “e da qui è integro e completo”.
Inizia un altro battibecco anche con Marafioti in quanto “manca la compensazione con il servizio idrico non c’è più, manca di essere rimpinguato”, è un continuo interrompersi a vicenda con dure parole con il sindaco, “con questa variazione elimina la promessa agli uffici che aveva garantito che li avrebbe rimpinguati”. Scionti conferma quanto detto da Marafioti che il “sindaco non potendo fare il gioco delle tre carte, facendo sì che i soldi spesi per Arisa rimangono spesi per Arisa, non rimpinguando i 50 mila euro nell’idrico. In quanto ha preso impegni prima che arrivassero i soldi e succede che domani mattina, uno degli assessori volessero spendere quei soldi del capitolo li possono spendere”.
Prestileo dichiara il suo voto contrario, ammonendo il presidente del consiglio comunale, di “essere un arbitro neutrale super partes, e deve tutelare tutto il Consiglio Comunale”. Scarfò risponde che sta dando spazio a tutti e che sarà sempre il presidente di tutti.
C’è anche il voto contrario di Bellantonio in merito a tale variazione.
Interviene il sindaco Biasi ribadendo che sulla questione non c’è “nessun impegno di spesa e che sono integri”. E che ringrazia l’assessore Fedele per quanto ha fatto, ma nei fatti l’opposizione parla di un grande fallimento, mentre Biasi parla di grande successo, a chi ascolta l’ardua sentenza e si farà le sue idee, le nostre ce li teniamo per noi. Ma poi ecco iniziano gli insulti, “Voi del Pd siete i depositari della cultura, tutto fate bene, siete i professionisti dei problemi” e poi, “sei piccolo e ridicolo” all’indirizzo di Marafioti. “Noi non siamo come voi, non siamo gufi tristi, noi dipingiamo la nostra città bella e che voi avete distrutto una città”. E ancora un attacco Scionti, “hai chiuso la biblioteca, noi l’abbiamo aperta. E hai fatto ammuffire la fondazione Renda, altro che cultura”. E parte la sfida a Scionti, “candidati, ti voglio sfidare” ora si spiega la musica di Ennio Morricone con i film western di Sergio Leone, Biasi sfida Scionti a duello elettorale. “Voi sarete sempre gli ultimi e perderete sempre”, chiosa finale di Biasi.
Bellantonio prende la parola e parla di tre impegni di spesa già esecutivi, ovvero il cronoprogramma non è coerente con il disciplinare della Regione.
Chi dice che va bene e chi dice che non va bene e alla fine, Bellantonio dice di no.
Scionti parla del delirio di Biasi, “non si deve permettermi di non chiamarmi Fabio perché io non ho mai condiviso un caffè perché io non l’ho mai chiamato Roy. Se così maleducato come sindaco e che io mi vergogno di tutto quello che hai fatto negli anni e che siamo su due mondi diversi, e appartengo ad una società diversa dalla tua. Ed a proposito quando nomini di pasticceri hanno onorato questa città, che hanno sempre portato l’orgoglio di questa città perché non ha capito mai nulla di questa città”.
Un’altra diatriba, “dimostri per l’ennesima volta il degrado che hai portato in città, sia della tua vita e di altro perché a te ti conosciamo tutti e sappiamo chi sei, cosa fai e da dove vieni”.
Tra un “stai attento a quello che dici”, Scionti dichiara la sua contrarietà al voto per la variazione di bilancio.
Marafioti anch’esso dichiara la sua contrarietà al voto che dopo il voto abbandoneranno l’aula. Stranges prende la parola facendo “ironia” e poi vai di nuovo con gli insulti, “sei un poveraccio e impara l’educazione”. E vai con un altro battibecco Gallo e Stranges che chiede con “padronanza” che se Gallo interrompe dovrebbe essere allontanato dall’aula, parlando poi della delibera sulla Pro Loco ed ai soldi ricevuti, manifestando il suo voto a favore per gli stessi motivi di prima, non prima di ascoltare un grido di “ignorante” di Stranges all’indirizzo di Gallo. Diciamo che non è stato una bella pagina istituzionale per chi ha seguito il Consiglio Comunale, e lo diciamo senza remore e ipocrisia.
Lazzaro avvalora la tesi affermando che “non stiamo dando un bello spettacolo e che potrebbe essere anche utile sospendere la seduta”. Lazzaro parla della sua candidatura come contributo alla comunità e dalla variazione di bilancio passa dalla revisione dei defibrillatori…ah era una battuta, vista la tensione della seduta, ci siamo cascati anche noi. Nei fatti Lazzaro dichiara il suo voto contrario perché “non ci assumeremo responsabilità sulle vostre scelte” e rivolgendosi all’assessore Crea in quanto su quattro variazioni non c’è il suo voto, ma “solo per stemperare la tensione”.
Biasi prende la parola spiegando la variazione che ce ne “stavamo andando per 50 mila euro, quando poi abbiamo portato un milione e mezzo” e rivolgendosi alla minoranza parla di “bugiardi che vanno sgamati”.
Il sindaco annuncia che è stata firmato l’avvio dei lavori per la Via Circonvallazione, e che Scionti non “ha portato un caz… (bip) di finanziamento”, un linguaggio istituzionale in linea con il luogo preposto (sic!). Ma poi affonda che farà le foto su come l’abbiamo lasciata noi e come l’aveva lasciata Scionti. E chi vota contro non lo fa contro la maggioranza, ma contro Taurianova perché si introitano dei soldi per la città. Intanto i tre del centrosinistra, Scionti, Marafioti e Ferraro avevano abbandonato l’Aula accompagnati dal sarcasmo del sindaco del “ritenta che sarai più fortunato”, visto che per una “transumanza” è riuscito a stare in piedi, anche se non si comprende il motivo perché se ne doveva andare, visto che poteva aprire la crisi già l’altra volta, con i venti giorni di tempo che la legge gli consentiva e quindi risolvere i problemi interni alla sua maggioranza naturale voluta dagli elettori alle urne, e degli altri all’opposizione.
Per il resto, vengono votati gli altri punti e finisce il Consiglio Comunale, altro da aggiungere non c’è se non che si spera che nella prossima volta si evitano alcuni esecrabili teatrini che non fanno onore alle istituzioni né a chi ricopre tali ruoli.

NOTE CONCLUSIVE
Cosa resta alla fine del giorno e dopo quasi 24 ore dalla fine dell’ultimo Consiglio Comunale “spettacolarmente circense” per quanto si è assistito?
Non lo sappiamo né vogliamo saperlo quale sarà il domani dopo l’antipasto degli scenari di ieri, ma soprattutto cosa sarà di Taurianova, dove auguriamo tutto il bene e tanta fortuna in quanto conoscitori del Comandante Mark, non vorremmo apparire come “gufi tristi” anche se il personaggio dei fumetti era un personaggio saggio ed un gran combattente.
Abbiamo cercato di “stuzzicare” i cittadini per indurli a partecipare con degli articoli in cui scrivevamo quel che pensavamo (come sempre) e abbiamo ottenuto una presenza di gente che non si vedeva da tempo perché come diceva Gaber la democrazia è partecipazione, e in un momento dove si consumava una crisi politica dalla squadra uscita vittoriosa dalle urne nell’ottobre del 2020, era giusto renderli partecipe (come d’altronde facciamo con la cronaca delle sedute consiliari). Perché chi fa politica e poi amministra, lo fa per servizio e non per lavoro, occorre scindere queste due condizioni, l’amministratore, sia esso il sindaco o l’assessore è un servizio alla città che percepisce un’indennità e non un salario come un lavoratore, lo precisiamo perché siamo stati testimoni e anche “lettori” dove ci si chiedeva che “Che lavoro fai?” e la risposta è stata, “Faccio l’assessore” (sic!).
A noi non interessano i passaggi di campo, i cambi in corso d’opera, ce ne sono stati in passato e ce ne saranno ancora in futuro, rientrano nella “normalità” e non occorre scandalizzarsi né condannarli, ognuno di noi è responsabile della propria coscienza.
Sicuramente si è visto che tre Consiglieri Comunali definiti “ribelli” hanno mantenuto la loro schiena dritta nel non votare una variazione di bilancio e se anche è stata inutile la loro azione politica, si sono differenziati dal resto dei loro colleghi che non hanno battuto ciglio votandola e che nei fatti tutto quanto ha modificato radicalmente gli equilibri politici della maggioranza a guida Roy Biasi che riconquista una nuova maggioranza che gli consentirà di andare avanti fino alla fine della consiliatura che sembra, da indiscrezioni, finire a scadenza naturale a ottobre del 2025 in quanto gli indirizzi del Governo sembrano che vorrebbero che la Città Metropolitana di Reggio Calabria vada alle urne ad autunno del prossimo anno. Ed è notizia di questi istanti che Rosario Di Giorgio eletto nelle liste della Lega, lascia il partito per unirsi al gruppo di Gallo e Bellantonio.
Non la facciamo per le lunghe, ma una piccola riflessione che spero raggiunga la coscienza e soprattutto la mente di chi oggi ricopre un incarico politico. Vediamo che molti giovani stanno lontani dalla politica, e lo si vede anche nelle urne durante le competizioni elettorali. Stamani un genitore di Taurianova, un professionista e una persona perbene, ha dei figli all’Università che fanno sacrifici fuori dalla propria Regione, con un dispendio di risorse umane ed economiche, università reali, sacrifici non seduti a seguire le lezioni davanti ad un pc, anche perché qualcuno di loro si è laureato e altri figli di Taurianova sono in giro per l’Italia a fare il medico, l’ingegnere e altre professioni, giovanissimi ragazzi. Se qualcuno di questi vorrebbe rientrare a Taurianova e mettersi in gioco servendo la città come politico e avesse assistito al Consiglio Comunale di ieri, secondo chi legge (e chi oggi ricopre ruoli politici), cosa penserebbe? Ritornerebbe a Taurianova oppure se ne scapperebbe in Norvegia o che ne so in Alaska?
(GiLar)