Gli studenti dell’IIS Raffaele Piria di Rosarno a scuola di “Educazione digitale”: Erasmus+ a Lisbona Gli studenti Giulia Mangone, Salvatore Karol Giordano, Anita Lustri, Antonella Apa, Gianpaolo La Torre, Girolamo D' Agostino e Matteo Varrà, accompagnati dal Project Manager Erasmus+ Michele Oliva e dalla docente di informatica prof.ssa Rossella Oliva
redazione | Il 02, Nov 2024
Un’altra mobilità per i giovani protagonisti dell’Erasmus+, che stavolta transitano a Lisbona, dove una rappresentanza dell’I.I.S. “Raffaele Piria” di Rosarno diretto dalla DS prof.ssa Mariarosaria Russo, si è lanciata in un’esperienza di studio e crescita personale nel campo dell’informatica, un percorso inserito nel progetto DIGITAL LITERACY-READINESS, 4ALL e condiviso con i coetanei del Portogallo, Turchia e Croazia. Gli studenti Giulia Mangone, Salvatore Karol Giordano, Anita Lustri, Antonella Apa, Gianpaolo La Torre, Girolamo D’ Agostino e Matteo Varrà, accompagnati dal Project Manager Erasmus+ Michele Oliva e dalla docente di informatica prof.ssa Rossella Oliva, hanno seguito un interessante percorso di arricchimento umano e professionale basato sull’apprendimento e miglioramento delle competenze in ambito digitale. Il progetto Erasmus+, di cui la mobilità studentesca in Europa è il vero punto di forza, è stato caratterizzato da un ambiente ospitale, dove un team di docenti portoghesi ha organizzato eventi e workshop di benvenuto, presentazioni e tour della città, facendo subito sentire gli studenti del Piria parte attiva del progetto, coinvolgendoli in vari workshops, presentazioni con Scratch il cui focus è proprio il ruolo interdisciplinare dell’informatica. Di grande impatto la visita al Lusophony Polytechnic Institute, dove si è discusso ampiamente di come i robot influiscano sulla vita degli esseri umani, tracciando la loro evoluzione nel tempo attraverso l’applicazione dell’intelligenza artificiale: a tale proposito, il modello Arduino è stato utilizzato per coinvolgere tutti i partecipanti nella costruzione manuale di piccoli prototipi di robot. In definitiva: un’esperienza unica, un’immersione nella tecnica e nella cultura portoghese, tra degustazioni di piatti tipici come il bacalhau e i famosi pastéis de nata, e visite a luoghi iconici della città. Ancora una volta, dichiara il prof. Oliva, il programma Erasmus+, non è solo un’opportunità di scambio di buone prassi, ma consente anche agli studenti di sviluppare competenze interculturali, creare reti internazionali e crescere a livello umano. Dello stesso avviso è la preside Russo, secondo cui i progetti Erasmus+ favoriscono non solo l’acquisizione sul campo di competenze tecniche avanzate, ma persino lo sviluppo di soft skills bagaglio indispensabile della micro-specializzazione, inoltre, il confronto interculturale e l’immersione in contesti scolastici e universitari diversificati, contribuiscono a migliorare le capacità di problem solving, comunicazione e adattamento degli studenti di oggi e dei professionisti di domani.