Villa San Giovanni, “Movimento Civico”: “Lavoratori E-Koru, la doppiezza dell’Amministrazione Comunale” L’ira del sindaco e dell’amministrazione comunale, di fronte ad una riunione convocata ieri per dirimere le questioni riguardanti i lavoratori E-Koru e andata sostanzialmente deserta, non è né comprensibile né giustificabile perché si continua a giocare sulla dignità di lavoratori, utilizzando una doppiezza di linguaggio degna della prima Repubblica
redazione | Il 10, Nov 2024
L’ira del sindaco e dell’amministrazione comunale, di fronte ad una riunione convocata ieri per
dirimere le questioni riguardanti i lavoratori E-Koru e andata sostanzialmente deserta, non è né
comprensibile né giustificabile perché si continua a giocare sulla dignità di lavoratori, utilizzando una
doppiezza di linguaggio degna della prima Repubblica.
Intanto va chiarito che nessuna delle OO.SS. che ha indetto lo sciopero si è ieri presentata al Comune,
così come non si è presentata la stessa Società e l’unico sindacato presente, l’USB, non solo non ha
indetto la vertenza ma nemmeno risulterebbe firmatario del Contratto Nazionale di settore.
Nella lettera di convocazione il sindaco mette nero su bianco che al 14.10.2024 non vi erano arretrati
da parte dell’Ente e che, alla data del 6 novembre, appena 20 giorni dopo, le fatture arretrate erano
diventate tre e oggi quattro, il che presuppone, solo di fatture arretrate, un ritardo di oltre 180 giorni.
E anche rispetto alla quantificazione delle somme complessive che il Comune avrebbe corrisposto in
poco più di due anni, i conti dell’Ente risultano errati per difetto al contrario di quanto scrive lo stesso
sindaco.
Secondo quanto scrive il Comune a firma del sindaco, la riunione sarebbe stata convocata per
“…tentare di trovare un percorso condiviso che possa risolvere le criticità…” che tradotto significa che
il Comune è economicamente deficitario e non è nelle condizioni di pagare il dovuto alla società, messa
in ginocchio dai continui rinvii dei pagamenti e in crisi di liquidità.
Non è poi la prima volta che l’Ente guidato da Giuseppina Caminiti si trova nei verbi difettivi con i
lavoratori: nel novembre 2022, infatti, la “Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sugli
scioperi nei servizi pubblici essenziali” aveva formalmente chiesto al Comune, tra l’altro, un piano di
rientro dai debiti correnti ed arretrati con la società E-koru, senza che l’Ente abbia verosimilmente mai
risposto.
Oltretutto, quello che stupisce è che il Comune abbia “scoperto” l’intervento sostitutivo previsto dal
Codice dei Contratti, solo dopo che è stato da noi invocato e che lo abbia richiamato impropriamente,
perché suggerito dal sindacato USB, comunicandolo alla ditta E-Koru, solo nel pomeriggio di ieri,
affermando tra l’altro che il Comune provvederà a “..corrispondere direttamente ai lavoratori almeno
una parte degli emolumenti dovuti…”.
Tuttavia l’art. 11, comma 6, del Codice dei Contratti, prevede che la stazione appaltante si debba
sostituire in tutto all’impresa e corrispondere tutte le somme, non solo una parte. Ad ennesima
dimostrazione di una grave scorrettezza istituzionale del Comune nei confronti dei lavoratori, delle
loro rappresentanze sindacali e della società appaltatrice che il Prefetto dovrà adesso cercare di
risolvere.
Il tutto mentre si rincorrono notizie circa la presentazione del ricorso amministrativo contro l’eventuale
affidamento del nuovo servizio di igiene, anche da parte di altre ditte partecipanti che allontana
ulteriormente la possibilità di un nuovo servizio.