Imbalzano, “Reggio la città dei paradossi: dalla Tari, al lifo, ai lavori pubblici fino all’orto botanico” Il diluvio di ammonimenti inviati ai reggini a mezzo stampa in questi giorni, per ottemperare al pagamento del saldo della Tassa sui Rifiuti 2024 (TARI) ha rari precedenti nella memoria collettiva
redazione | Il 30, Nov 2024
“Il diluvio di ammonimenti inviati ai reggini a mezzo stampa in questi giorni, per ottemperare al pagamento del saldo della Tassa sui Rifiuti 2024 (TARI) ha rari precedenti nella memoria collettiva. Certo, sarebbe stato corretto spiegare contestualmente alla città, chiamata ad adempiere a questo dovere civico perché in una realtà che gia’ subisce tariffe tra le più alte d’Italia, sia possibile rifilare a famiglie, commercianti, artigiani ed imprese in genere, questo ulteriore aumento del 7,9% a fronte di una riduzione in Calabria del 3,1% ( a Vibo dell’11,3%). A Reggio una famiglia tipo spende 478 euro, a Catanzaro 265 Euro, a Vibo 287, a Cosenza 393. Eppure, il livello della TARI, come è noto, è parametrato ai costi complessivi rivenienti dall’organizzazione del servizio! Anzi del servizio che negli anni è stato prestato spesso “A SINGHIOZZO”, e per il quale, a seguito di innumerevoli norme, sentenze di Commissioni tributarie ed Organi della giustizia amministrativa, la TARI a Reggio avrebbe dovuto essere abbattuta fino al 40%. Ma tant’è! Mentre si annuncia periodicamente un improbabile aumento della percentuale di RACCOLTA DIFFERENZIATA, la tariffa marcia in direzione opposta”.
E’ quanto afferma Candeloro Imbalzano, già assessore e consigliere regionale, esponente di “Forza Italia”.
“ Le motivazioni? Scelte cervellotiche nell’organizzazione del servizio e la mancata istituzione di un “SISTEMA PREMIANTE”, ormai diffuso ovunque ed indispensabile per stimolare il cittadino a ridurre il quantitativo di rifiuti non riciclabili ed aumentare la differenziata stessa, secondo il principio “PAGHI PER QUANTO PRODUCI”. Tutto questo, nonostante la riforma del presidente Occhiuto che ha risolto per tutti i comuni calabresi l’antico problema del conferimento”, aggiunge Candeloro Imbalzano.
“Ci auguriamo che per i reggini si tratti solo di pazientare pochi mesi per questo ed altri paradossi dettati dalla logica del “navigare a vista”. Come si fa ad ignorare la condizione dello storico Lido Comunale “Zerbi”, grande attrattore per residenti e turisti nel corso dei decenni, oggi ridotto a deposito indiscriminato , nonostante i due milioni e mezzo messi a disposizione del Comune, grazie all’ impegno parlamentare dall’on. Cannizzaro e tutt’ora non spesi? Come è possibile non ricordare le croniche carenze nell’EDILIZIA SCOLASTICA, settore dove non si investe da almeno 15 anni nella costruzione di nuovi plessi o nella manutenzione straordinaria, col risultato che quest’anno numerose scuole hanno dovuto ritardare l’inizio dell’anno scolastico, con conseguenti, gravi disagi per famiglie, docenti ed alunni? O ai mancati interventi nell’EDILIZIA ABITATIVA, con il problema della casa divenuto drammatico, dal momento che non si costruiscono alloggi pubblici da circa 20 anni e con il patrimonio edilizio comunale privo di manutenzione ordinaria e straordinaria , col risultato che il suo valore rischia di diventare ormai solo cartaceo?”, continua Candeloro Imbalzano.
“Di fronte a queste tristi evidenze, l’assessore Costantino, persona amabile sul piano personale , non ha fatto bene ad avallare priorità e scelte non meditate, come quella recente e nella sua competenza, del mini orto botanico – di questo si tratta, come da lui implicitamente ammesso – al centro della città, nel contesto di un intervento nell’area di Foro Boario, certo da risanare ma non preminente rispetto alle precitate ed altre emergenze. Per noi, la costruzione della strada di collegamento alla Collina di Pentimele con un tormentato finanziamento di 2,4 milioni di euro, quando conclusa, sarà soltanto il primo tassello per valorizzare questo patrimonio unico della città, il cui destino definitivo non può essere che quello di diventare uno dei suoi migliori attrattori turistici. Quale migliore occasione poteva essere quella di localizzare nella sua sede naturale un vero Orto Botanico, come è stato un secolo fa piantando sul Lungomare l’attuale inestimabile patrimonio arboreo, e lavorare per attrezzare definitivamente l’area dell’intera Collina? Per essere bravi amministratori, ci vuole senso politico ed una “stella polare” che orienti verso un obiettivo strategico, idee chiare ed una visione idonea ad immaginare un futuro alla città, oltre il breve periodo. Solo così si puo’ stimolare anche l’ambizione di tanti giovani per frenarne la tentazione all’emigrazione, fissando obiettivi concreti che contribuiscano a ricreare un tessuto economico oggi raso al suolo”, conclude Candeloro Imbalzano.