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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 18 DICEMBRE 2024

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Entusiasmo al primo incontro delle associazioni marocchine in Calabria presso la nuova sede Il Console Naccari:presenza marocchina in Calabria? modello di integrazione

Entusiasmo al primo incontro delle associazioni marocchine in Calabria presso la nuova sede Il Console Naccari:presenza marocchina in Calabria? modello di integrazione

| Il 15, Dic 2024

Entusiasmo al primo incontro delle associazioni marocchine in Calabria presso la nuova sede. Il Console Naccari:presenza marocchina in Calabria? modello di integrazione

Presso la nuova sede del Consolato onorario del Regno del Marocco per la Regione Calabria, sita in Gioia Tauro nello storico Palazzo Sant’Ippolito, si è tenuto un primo incontro conoscitivo tra alcune delle associazioni dei Marocchini presenti in Calabria ed il Console Onorario Avv. Domenico Naccari. L’incontro, richiesto dal Console, ha visto la partecipazione del Commendatore Nicolino Lagamba, Consulente del Consolato e dei rappresentanti delle più importanti associazioni marocchine calabresi, dei presidenti di centri culturali islamici, e sindacalisti provenienti da ogni parte della Calabria. Nel corso dell’incontro ha preso la parola il sig. El Ghouazi Mohamed, sindacalista responsabile della Cisl della provincia di Reggio Calabria, proveniente da Cittanova, il quale ha ringraziato il Console Naccari per avere voluto fortemente la presenza di una sede consolare nel Comune di Gioia Tauro e la Sindaca Avv. Simona Scarcella per la concessione dei prestigiosi locali utilizzati come sede del Consolato Onorario. Ha altresi ricordato tutti i calabresi per la meravigliosa accoglienza che hanno loro riservato. Ha precisato che il Consolato di Gioia Tauro dovrá essere un centro di ascolto e di aiuto per l’intera comunita marocchina che vive in Calabria. Ha sottolineato che, anche grazie al lavoro dei cittadini marocchini, si sta cercando di contribuire a risollevare l’economia di un territorio che ha grosse difficoltà. Ha evidenziato inontre che la comunità marocchina non ha mai creato problemi di ordine pubblico. È intervenuto, poi Hassan El Mazi sindacalista della Uil di Reggio Calabria il quale ha affermato che è necessario spiegare a tutti i cittadini marocchini quali sono le funzioni del consolato onorario ovvero la rappresentanza dei cittadini marocchini sul territorio calabrese e l’orientamento dei cittadini italiani che intendono investire in Marocco. È inoltre necessario pensare alle persone che hanno difficolta di arrivare a Napoli per la richiesta ed il rilascio di certificati, ovvero bambini e persone inferme che non possono muoversi da casa.
Ha preso in ultimo la parola il sindacalista della cgil di Vibo Valentia Abdel Ilah El Afia il quale ha ringraziato il Commendatore Nicolino La Gamba ed il Console Naccari per l’attività svolta in favore del Comune di Vibo che si è conclusa con un gemellaggio culturale con il Comune di Dakhla in Marocco ed ha auspicato che anche il Comune di Pizzo sia gemellato con altro Comune del Marocco. Ha posto il problema dell’insegnamento della lingua araba alle seconde generazioni che, nate in Italia, si trovano in situazione di difficoltà nel comunicare nel paese di origine dei propri genitori a causa delle difficolta linguistiche.
Tutti i presenti, hanno concordato che la presenza della nuova sede consolare a Gioia deve diventare un punto di riferimento per tutelare gli interessi dei circa 15.000 cittadini marocchini presenti in Calabria.
Si è convenuto inoltre di sollecitare gli organi competenti al fine di creare un volo aereo dalla Calabria verso il Marocco, per agevolare il rientro in patria degli stessi.
Il Console Naccari ha rappresentato di avere fatto richiesta di effettuare a Gioia Tauro il prossimo Consolato Mobile, in virtù della nuova sede, per venire incontro alle esigenze dei cittadini residenti in Calabria che eviteranno così di recarsi a Napoli nella richiesta di documenti.
L’incontro si è concluso con la disponibilità di tutti i presenti ad adoperarsi per fare sì che il Consolato Onorario del Regno del Marocco diventi centro di cultura, di tradizione, di studio e di riferimento dell’intera comunità marocchina presente in Calabria.