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TAURIANOVA (RC), VENERDì 10 GENNAIO 2025

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“Quando si rischia di finire a giudizio senza avere nessuna responsabilità. Qui vale il vecchio detto: “la mano destra, non sa cosa fa la mano sinistra…tutto ciò lascia l’amaro in bocca”. Fiducia del direttore di Approdo verso la magistratura Grande fiducia nella procura di Palmi diretta dal Procuratore Emanuele Crescenti, validissimo magistrato. A difendere Luigi Longo il suo storico avvocato, Antonino Napoli. In allegato la sentenza del Tribunale di Palmi tra la deputata Orrico e Approdo

“Quando si rischia di finire a giudizio senza avere nessuna responsabilità. Qui vale il vecchio detto: “la mano destra, non sa cosa fa la mano  sinistra…tutto ciò lascia l’amaro in bocca”. Fiducia del direttore di Approdo verso la magistratura Grande fiducia nella procura di Palmi diretta dal Procuratore Emanuele Crescenti, validissimo magistrato. A difendere Luigi Longo il suo storico avvocato, Antonino Napoli. In allegato la sentenza del Tribunale di Palmi tra la deputata Orrico e Approdo

| Il 10, Gen 2025

“Quando si rischia di finire a giudizio senza avere nessuna responsabilità. Qui vale il vecchio detto: “la mano destra, non sa cosa fa la mano sinistra…tutto ciò lascia l’amaro in bocca”. Fiducia del direttore di Approdo verso la magistratura
Grande fiducia nella procura di Palmi diretta dal Procuratore Emanuele Crescenti, validissimo magistrato. A difendere Luigi Longo il suo storico avvocato, Antonino Napoli

I FATTI
Approdo, pubblica un articolo, con il “riceviamo e pubblichiamo”, insomma non prodotto dalla redazione di Approdo Calabria. In pratica, l’autore dell’articolo si assume tutte le responsabilità. Ed anche in questo caso, il nostro quotidiano online rischia di ritornare a processo per diffamazione. Nei prossimi giorni l’udienza preliminare.
Per le stesse motivazioni il direttore Longo era stato assolto l’anno scorso, dopo la denuncia della parlamentare Orrico. Ad emettere la sentenza di assoluzione il presidente Petrone uno dei magistrati più importanti del tribunale di Palmi. Naturalmente la stessa procura non appellandosi (anzi avevano chiesto l’assoluzione), è diventata esecutiva. Non si comprende perché i Pm non si informano in fase d’indagine preliminare del lavoro di altri pm della stessa procura ed evitare di ricadere in errori? Stiamo parlando della stessa procura e dello stesso tribunale.
Gli strani meccanismi della giustizia italiana.
Il tribunale di Palmi, assolve il direttore di Approdo Calabria Luigi Longo per aver operato correttamente nelle sue funzioni di giornalista e responsabile di una testata giornalistica. Nella sentenza emessa dal capo dei Gip del tribunale di Palmi dopo la denuncia della parlamentare del M5S Orrico. La deputata del partito ex Grillina, aveva denunciato Luigi Longo per aver pubblicato una nota politica della lega di Salvini, andando giù pesante contro la deputata cosentina in merito alla sua attività politica quando era sottosegretario alla cultura. La sentenza emessa dal magistrato dott. Petrone ha fatto scuola in Italia. Nessuna responsabilità del giornalista e della testata giornalistica quando non è la propria opinione. Nella vicenda che vede Approdo, ancora sotto accusa a fine gennaio dal tribunale di Palmi, è ancora più evidente la non responsabilità della testata giornalistica, nello stesso articolo viene inserito la dicitura di “riceviamo e pubblichiamo” in diritto di replica garantendo lo stesso spazio nel quotidiano online con la seguente dicitura ad ogni articolo: “Riceviamo e pubblichiamo dall’avv. Domenico Monteleone la seguente comunicazione, precisando che il contenuto della presente nota è frutto di valutazioni esclusivamente personale dell’autore per il quale articolo Approdo Calabria effettua soltanto la pubblicazione. Invitiamo gli interessati qualora volessero contestare il contenuto, di inviarci le loro deduzioni alle quali si darà il medesimo spazio”.
Quando si afferma che la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra.
La procura di Palmi diretta da un validissimo magistrato, il procuratore Emanuele Crescenti non può controllare tutta l’operatività dei propri pm, in quanto ci rendiamo conto che si tratta di “processini” che rientrano nella quotidianità. Ma un minino di accortezza della polizia giudiziaria non guasta …almeno nelle verifiche, e nelle informative da consegnare al Pm. Maggiore attenzione da chi ha la delega del pubblico ministero si possono evitare l’80% dei processi con gravissime conseguenze per le persone ed aziende. Si chiede troppo…?
DI SEGUITO LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI PALMI TRA LA DEPUTATA ORRICO E LA TESTATA GIORNALISTICA APPRODO CALABRIA