La Suprema Corte di Cassazione annulla la confisca di prevenzione per Mazzaferro Girolamo La Prima Sezione della Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell'avvocato Andrea Alvaro
redazione | Il 22, Gen 2025
La Prima Sezione della Corte di Cassazione ha accolto i ricorsi interposti da Mazzaferro
Girolamo (proposto, difeso dall’Avv. Andrea Alvaro) e Mazzaferro Teodoro (terzo, difeso dall’Avv.
Giuseppe Martino) avverso il decreto emesso dalla Corte di Appello di Reggio Calabria, Sezione
Misure di Prevenzione, con il quale erano stati confiscati numerosi beni immobili in testa ai
Mazzaferro.
Originariamente il Tribunale di Prevenzione, in primo grado, aveva confiscato tutti i beni ritenuti
nella disponibilità del Mazzaferro nonché l’intera azienda agricola di Trunfio Carmela, terzo
interessato e prossimo congiunto del proposto.
La Corte di Appello aveva quasi interamente confermato i termini della confisca disposta dal
Tribunale ma, in accoglimento dell’appello interposto dalla Trunfio (anche lei difesa dall’Avv.
Andrea Alvaro), aveva revocato la confisca dell’azienda agricola, ordinandone la restituzione
alla legittima titolare.
Avverso questa parte della decisione emessa dalla Corte di Appello aveva proposto ricorso per
cassazione il Procuratore Generale al fine di ottenere l’annullamento della revoca della
confisca.
I ricorsi dei Mazzaferro e del Procuratore Generale sono stati riuniti e decisi dalla Prima Sezione
della Corte di Cassazione, che ha accolto le censure del proposto e del terzo (disponendo
l’annullamento della confisca con rinvio per un nuovo giudizio) mentre ha dichiarato
inammissibile l’impugnazione del Procuratore Generale.
Diventano, pertanto, definitivi la revoca della confisca e il dissequestro dell’azienda agricola in
favore di Trunfio Carmela. Per la confisca dei beni dei Mazzaferro si dovrà procedere ad un
nuovo giudizio di merito, avendo la Suprema Corte condiviso le censure e i rilievi avanzati dagli
avvocati Alvaro e Martino.
Soddisfazione è stata espressa dai difensori: «Il ricorso per cassazione in materia di
prevenzione è ammesso solo per violazione di legge, in deroga restrittiva rispetto ai limiti
ordinari dell’impugnazione di legittimità. Proprio in ragione di tale peculiarità la decisione della
Suprema Corte si apprezza per la forza con cui ha cassato, per evidente illegittimità, il Decreto
di seconde cure nella parte relativa alla confisca dei beni dei Mazzaferro».