Rifiuti, secondo Maroni i violenti “cercano il morto”
redazione | Il 25, Ott 2010
Il ministro dell’Interno lo ha detto durante un incontro sulla mafia tenutosi a Varese
Rifiuti, secondo Maroni i violenti “cercano il morto”
Il ministro dell’Interno lo ha detto durante un incontro sulla mafia tenutosi a Varese
(AGI) VARESE – Per il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, la violenza contro le forze dell’ordine a Terzigno “non e’ piu’ accettabile”. Per questo il titolare del Viminale ha lanciato un “invito a tutti a deporre le armi, altrimenti sara’ necessario intervenire piu’ duramente di quanto non sia stato fatto finora”.
ATTACCHI ALLE FORZE DELL’ORDINE
La notte scorsa, “ci sono stati atti di vera e propria violenza nei confronti delle forze dell’ordine”, ha spiegato Maroni, arrivando a Varese per partecipare a un incontro sulla mafia con gli studenti delle scuole superiori. “Questa e’ una cosa che non vogliamo piu’ accettare, che non e’ piu’ accettabile – ha continuato – le forze dell’ordine si sono comportate e si stanno comportando con grande prudenza e grande responsabilita’ ed attaccarle di notte a sprangate e sassate penso non sia degno di un confronto duro ma responsabile”. Dopo il no dei sindaci vesuviani che si sono rifiutati di firmare un accordo proposto dal Governo, Maroni e’ comunque ottimista. “C’e’ una trattativa in corso gestita per conto del Governo dal sottosegretario Guido Bertolaso – ha spiegato – sono certo che presto si trovera’ una soluzione adeguata”.
“I VIOLENTI CERCANO IL MORTO”
“Le indagini vanno nel senso di capire chi sono questi gruppi di violenti: io credo che non abbiano nulla a che fare con le proteste, se non che vogliono strumentalizzare, creare incidenti, disordini, farci scappare il morto”.
“LA REAZIONE DELLE FORZE DELL’ORDINE SARA’ DURA”
Il titolare del Viminale ha spiegato che alcuni violenti sono stati arrestati e ha garantito che contro di loro la reazione delle forze dell’ordine sara’ “dura”. Da una parte ci sono, ha spiegato, i cittadini che “scendono in piazza perche’ non vogliono la discarica e che non sono camorristi, come qualcuno ha detto”. Dall’altra, ha continuato, ci sono “gruppi di violenti che usano la violenza fine a se stessa: stiamo verificando se c’e’ qualche collegamento tra questi gruppi e le associazioni criminose”.
“NON C’E’ LA CAMORRA DIETRO LE PROTESTE”
Rispondendo alle domande degli studenti, Maroni ha ribadito che il governo “Non ritiene che ci sia la criminalita’ organizzata dietro le proteste”. “Di notte ci sono dei gruppi di persone violente – ha continuato – che non appartengono alla criminalita’ organizzata, ma sono criminali comunque, che se la prendono con la polizia”. La loro azione, ha aggiunto, “non c’entra niente con la protesta ma e’ volta a creare un incidente”. “Comprendo la reazione dei cittadini – ha ammesso – ma non gli atti di violenza”.
“NON VERRANNO SVERSATI RIFIUTI TOSSICI O NOCIVI”
Secondo il ministro, la protesta dei cittadini di Terzigno e Boscoreale e’ aggravata dal fatto che “probabilmente i cittadini temono il rischio che anche in questa discarica vengano portati i rifiuti tossici-nocivi”. “Non sara’ cosi’ – ha garantito – e non potra’ esserlo, perche’ il sistema di controllo previsto dalla legge e’ tale che e’ materialmente impossibile”. “Dietro questo caso – ha concluso – non c’e’ la camorra ma in tanti altri si’ , perche’ il settore dei rifiuti e’ un settore dove la camorra e la ‘ndrangheta sono molto presenti”.
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