Condannato per l’omicidio della madre, si toglie la vita in carcere
redazione | Il 29, Ott 2010
A trovare il corpo dell’uomo un agente della Polizia penitenziaria
Condannato per l’omicidio della madre, si toglie la vita in carcere
A trovare il corpo dell’uomo un agente della Polizia penitenziaria
(AGI) FOGGIA- Un uomo di 55 anni, detenuto nel carcere di Foggia da due anni perche’ doveva scontare una condanna per omicidio a 12 anni di reclusione ieri alle sette di sera si e’ tolto la vita. A trovare il corpo dell’uomo un agente di polizia penitenziaria che non ha potuto far nulla per salvare il 55enne. Il 16 marzo scorso i giudici della corte d’assise di Foggia avevano condannato l’uomo a 12 anni di carcere riconoscendogli la semi infermita’ mentale. La sera di due anni aveva ucciso la madre con un mattarello da cucina: la sera stessa dell’omicidio, l’uomo, confesso’ il delitto dicendo di averlo fatto perche’ stanco delle accuse che la madre gli rivolgeva per la sua condizione economica e lavorativa. Sul suicidio del detenuto sono intervenuti anche i sindacati di categoria, che rilevano che si tratta del 56esimo omicidio accertato in cella del 2010, e puntano il dito anche contro le condizioni in cui i detenuti sono costretti a vivere nelle carceri. “Ancora una volta – ha ribadito Eugenio Sarno della Uil Pa- non possiamo non connettere l’ennesima auto soppressione al sovraffollamento ed alle indegne condizioni detentive”. A Foggia sono presenti 731 detenuti a fronte di un capienza regolamentare di 403.
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