Gasbarrini, l’ultima lezione del maestro
redazione | Il 01, Nov 2010
In un aula gremita in ogni suo ordine di posti.Una platea prestigiosa e d’eccezione , il saluto di Federico Abenavoli dell’UMG all’illustre Professore della Cattolica
Gasbarrini, l’ultima lezione del maestro
In un aula gremita in ogni ordine di posti.Una platea prestigiosa e d’eccezione, il saluto di Federico Abenavoli dell’UMG all’illustre Professore della Cattolica
Catanzaro 2.11.2010 – Unaula gremita in ogni suo ordine di posti. Una platea prestigiosa e deccezione, fuori dagli schemi delle tradizionali lezioni universitarie. Unatmosfera accademica degna delle migliori e più antiche tradizioni universitarie: è quella che lo scorso 28 ottobre si respirava a Roma, presso laula Agostino Gemelli dellUniversità Cattolica del Sacro Cuore. Loccasione era rappresentata dalla lezione dal titolo: La presentazione clinica delle patologie intestinali. In cattedra Giovanni Gasbarrini, professore ordinario di Medicina Interna, in vista del ritiro dallattività accademica. Oltre agli studenti del suo corso di laurea, impartito presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia del medesimo Ateneo romano, erano presenti numerosi colleghi, allievi e amici del professore Gasbarrini, inclusi noti personaggi del mondo della cultura, dellaccademia, dellindustria e della politica. Tutti presenti per manifestargli gratitudine e stima in occasione di quella che è stata lultima lezione accademica del professore, maestro nel senso più nobile del termine, ancor prima che docente universitario. In questo parterre la Calabria è stata rappresenta ai massimi livelli, con la presenza del professore Ludovico Abenavoli, attualmente docente in gastroenterologia presso lUniversità Magna Græcia di Catanzaro e già allievo di Gasbarrini, sotto la cui guida ha condotto importanti studi sulla fisiopatologia delle malattie colestatiche del fegato, in collaborazione con lUniversità Pierre et Marie Curie di Parigi. La lezione, si è poi conclusa con i messaggi chiave da lasciare in eredità morale, al giovane medico che intraprende il suo percorso professionale, tra cui la capacità di osservare e cercare di comprendere tutto ciò che si ha davanti, labilità nellapplicare le ricerche di base alla pratica clinica e la curiosità di andare sempre oltre ciò che per gli altri è invece scontato. Insomma, lattività scientifica di Gasbarrini, attraverso i suoi tanti allievi, continuerà ad essere punto di riferimento per i giovani medici degli atenei italiani ed esteri.