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Nuova Zelanda in lutto per i 29 minatori morti

Nuova Zelanda in lutto per i 29 minatori morti

| Il 25, Nov 2010

“Non lasceremo nulla di intentato – ha detto il premier John Key – per conoscere il perché del più grave disastro minerario nel Paese in quasi un secolo”

Nuova Zelanda in lutto per i 29 minatori morti

 

“Non lasceremo nulla di intentato – ha detto il premier John Key – per conoscere il perché del più grave disastro minerario nel Paese in quasi un secolo”

 

(ANSA) SYDNEY – “Non lasceremo nulla di intentato”, ha detto oggi il premier neozelandese John Key, per conoscere il perché del più grave disastro minerario nel Paese in quasi un secolo, causato due violente esplosioni in profondità, in cui sono rimasti uccisi 29 lavoratori. Key, che oggi ha incontrato le famiglie delle vittime nel paesino di Greymouth presso la miniera di carbone di Pike River, nell’isola del sud della Nuova Zelanda. Il premier ha detto ai familiari in lutto che dalle inchieste vuole risposte su cosa è accaduto, su come si poteva prevenire il disastro, “sul perché i vostri uomini non sono tornati a casa”. Ha tuttavia avvertito che ci vorranno anche mesi per recuperare i resti dei loro cari. Key ha riconosciuto che le famiglie vogliono disperatamente recuperare i corpi per tributare loro un degno funerale, ma ha avvertito che un cocktail letale di gas volatili resta nel sottosuolo e ritarderà i tentativi di recupero. Precedenti esperienze internazionali hanno dimostrato che l’operazione potrà richiedere dei mesi, ha detto. Oggi le bandiere sventolano a mezz’asta e nei prossimi giorni si terrà una cerimonia funebre nazionale. Le vittime, di età fra 17 e 62 anni, comprendono 24 neozelandesi, due australiani, due britannici e due sudafricani. E’ stato uno dei più gravi disastri minerari in Nuova Zelanda, dove il settore è relativamente ristretto ed è considerato generalmente sicuro, con un totale di 210 morti in 114 anni, dopo quest’ultima tragedia. La Nuova Zelanda e’ in lutto, per la morte ormai data per certa di 29 minatori intrappolati da cinque giorni dopo un’esplosione in profondita’ in una miniera di carbone presso Greymouth, nell’isola del sud. Una seconda esplosione verificatasi oggi, molto piu’ forte della prima, ha tolto ogni speranza alle famiglie e ai soccorritori, ripetutamente trattenuti dall’entrare in azione per la presenza di gas velenosi e dell’alto rischio di incendi e esplosioni nel sottosuolo. Il premier John Key in una conferenza stampa ha descritto gli eventi come ”una tragedia nazionale”. Domani le bandiere sventoleranno a mezz’asta e nei prossimi giorni si terra’ una cerimonia funebre nazionale. ”La Nuova Zelanda e’ un Paese piccolo, in cui ognuno si prende cura dei suoi fratelli, quindi perdere tanti fratelli in una volta e’ una ferita lancinante”, ha detto Key. ”A nome del popolo neozelandese, offriamo le nostre condoglianze ai figli che hanno perso i padri, a chi ha perso un figlio, un marito, un fidanzato o un fratello”, ha aggiunto. Il premier ha avuto parole di elogio per i soccorritori che hanno cercato di raggiungere i minatori, ma ha detto anche che vi sono domande a cui si dovra’ rispondere, su come una tale tragedia sia potuta accadere, preannunciando una commissione ufficiale di inchiesta sul disastro. Le vittime, di eta’ fra 17 e 62 anni, comprendono 24 neozelandesi due australiani, due britannici e due sudafricani. Subito dopo la prima esplosione, due minatori erano riusciti ad uscire dalla miniera ed a mettersi in salvo.

redazione@approdonews.it