Confagricoltura: “Finalmente atti concreti per l’agricoltura della Piana di Gioia Tauro”
redazione | Il 16, Dic 2010
L’organizzazione agrumicola reggina commenta così l’istituzione di un tavolo tecnico per la risoluzione delle problematiche agricole della Piana
Confagricoltura: “Finalmente atti concreti per lagricoltura della Piana di Gioia Tauro”
L’organizzazione agrumicola reggina commenta così l’istituzione di un tavolo tecnico per la risoluzione delle problematiche agricole della Piana
“La decisione della Giunta Regionale di istituire un Tavolo tecnico compartecipato per la risoluzione delle problematiche agricole della Piana di Gioia Tauro, con particolare riferimento allagrumicoltura ed allolivicoltura recepisce pienamente le istanze formulate dalla Confagricoltura Reggio Calabria allAssessore Regionale allAgricoltura Michele Trematerra ed al Direttore Generale Giuseppe Zimbalatti nel corso dei vari incontri tenutesi presso il dipartimento per chiedere una attenzione particolare verso il settore agricolo della Piana di Gioia Tauro alle prese con una grave crisi che rischia di mettere a rischio il già fragile equilibrio economico sociale del comprensorio”. Questo il commento del Vice Presidente della Confagricoltura Reggina Rocco De Marco che plaude allimportante iniziativa, voluta dal presidente Giuseppe Scopelliti e dall’assessore all’Agricoltura Michele Trematerra, utile a dare risposte concrete ad un territorio che da troppo tempo la politica aveva abbondato. “Siamo convinti – sottolinea De Marco che i componenti chiamati a fare parte del tavolo tecnico, il cui coordinamento è affidato al Direttore Generale Zimbalatti che ben conosce le problematiche agricole del territorio, sapranno nel più breve tempo realizzare un programma snello di interventi che consenta di avviare nel più breve tempo possibile quelle azioni necessarie per fare sì che le potenzialità del comprensorio della Piana vengano fatte emergere nella sua interezza e si avvii un percorso virtuoso che coinvolga tutti le imprese agricole del territorio che credono ancora, nonostante tutto, nella vera agricoltura. Appare necessario, come giustamente sottolineato dal Presidente Scopelliti e dallAssessore Trematerra, intervenire prioritariamente sul comparto agrumicolo e su quello olivicolo che caratterizzano da decenni lagricoltura della Piana e che da anni versano in una crisi di cui non si vede via di uscita. Per il settore olivicolo vi è la necessità evidenzia il Vice Presidente di Confagricoltura di mettere in atto degli interventi finalizzati al miglioramento qualitativo del prodotto nonché a sostenere il sistema della commercializzazione che è uno degli elementi più critici dellintera filiera. Inoltre, per gli imprenditori olivicoli che hanno intenzione di riconvertire la loro produzione, puntando su colture più remunerative, come lactinidia per esempio, la regione dovrebbe intervenire legislativamente per superare il vincolo, dettato da una norma nazionale vetusta (Legge n. 144 del 14 febbraio 1951) che vieta labbattimento degli alberi di ulivo. Per il settore agrumicolo lobbiettivo da realizzare dovrebbe essere quello di mettere in atto degli interventi di riconversione degli impianti che non hanno più un valore commerciale puntando su nuove varietà, richieste dal mercato, oppure riconvertendo totalmente la produzione per investire anche sul settore orticolo e florovivaistico. Per ridare competitività al settore agricolo non bisogna dimenticare il ruolo che può e deve svolgere il Consorzio di Bonifica Tirreno Reggino. Limpegno profuso dallAssessore Trematerra che è riuscito a sbloccare un finanziamento di 4,5 milioni di euro da parte dellex Agensud, per la realizzazione di opere irrigue, è un segnale importante di attenzione al territorio. Il ruolo del Consorzio di Bonifica conclude De Marco è fondamentale per lagricoltura, in particolare per quanto attiene la gestione del sistema irriguo del comprensorio su cui basare tutte le ipotesi di sviluppo del comparto, nonché per ciò che riguarda la gestione idrogeologica del territorio e la cura ambientale che è un bene comune per lintera collettività”.
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