Natale: Pensieri e parole
redazione | Il 24, Dic 2010
Il Natale. La natività. Il figlio di Dio che si fa uomo e nasce in una stalla
DI LUIGI MAMONE
Natale: Pensieri e parole
Il Natale. La natività. Il figlio di Dio che si fa uomo e nasce in una stalla
Natale. Sta per ritornare la festa più importante per il mondo cristiano. Il Natale. La natività. Il figlio di Dio che si fa uomo e nasce in una stalla. Prodigio, fascinazione, incanto, grandezza di un mistero dogmatico nel quale è racchiusa lessenza stessa della storia dellumanità nel ricordo di un evento che i sapienti avevano saputo leggere dalle stelle, che i magi avevano scrutato fra gli astri,che i profeti avevano predetto e che Erode e tutti i gentili legati alla materialità non avevano saputo comprendere , incapaci comerano di staccarsi dallimmanenza di un positivismo e del materiale riferimento allesistente di cui il paganesimo romano era intriso. Ma tantè. Il redentore nasceva a Betlemme. Stalla, grotta,capanna, tugurio, casa. Il luogo non ha importanza. La cornice era certamente quella medioorientale , e i pastori che attratti dalla stella adorarono il bambino erano certamente gli avi dei palestinesi e dei discendenti delle tribù di David che 2010 anni dopo ancora non hanno capito il senso della pace e dellamore cristiano. Il paradosso del Natale. Il primo fra i luoghi santi della cristianità è al centro di una delle regioni dove maggiore e più cruento è luso della forza, della violenza , e delle armi. Laltro Natale, quello degli alberi e delle vetrine, quello spendaccione di regali e cibarie, quello delle società capitalistiche poco e quasi niente conserva del mistero della natività e dei suoi significati reconditi e del suo messaggio universale di speranza che nel volgere di pochi mesi consumerà i 33 anni della parabola terrena di Gesù nel mistero della Pasqua e della morte e resurrezione del figlio di Dio fatto uomo . Il Natale occidentale è ormai globalizzato e multinazionale,multietnico e multimediale ; non ha lodore del muschio raccolto al piede degli ulivi, ne quello della colla e della cartapesta e del colore. Non ha il fascino delle statuine di creta vendute nelle botteghe degli artigiani della terracotta. Non ha lansia della vigilia : odore di zeppole fritte nellolio doliva, tombola e nocciole Non è neanche il Natale opulento della poetica disneyana :Città innevate,limousine per ricchi e caldarroste per i poveri ; jingles e miracoli: Hebnezeer Scrooge e la impareggiabile poesia della Favola di Natale . Oggi residuano forse solo le stravaganze di Paris Hilton . Non è più neanche il Natale napoletano di De Filippo. A Casa Cupiello le imposte sono desolatamente chiuse. La Gomorra di Saviano non è uninvenzione e il bambinello lo faranno nascere nelle ville dei boss casalesi o nella spazzatura di una Napoli ignava e sporcacciona che comunque non desta soverchio allarme nel Ministro Maroni e nelle orde Longobarde immuni da inciuci e contaminazioni con la ndrangheta calabrese e delle quali si autonominato difensore dufficio alla vigilia dei lucrosi appalti dellExpo. Natale. Potrà mai essere Natale per chi crede di essere ancora vivo circondandosi di fanciulle a pagamento, Feste opulente, lascivia, turpitudini, forse ogni tanto anche sesso.: a pagamento . Il potere logora anche chi ce lha. Se potessi chiedere un dono natalizio chiederei una riforma elettorale. Oggi non sono più un cittadino , mi sento solo un suddito con apparente diritto di voto. Natale: potrà essere ancora Natale fra i reclusi televisivi dei reality: animali da analizzare per le loro gestualità etologiche e non per i valori e gli esempi di cui danno sfoggio, fra ipocrisia e culto della bellezza e delle prestanza, piercing e tatuaggi, parolacce e stupidità. Natale 2010 : pacchi bomba in due ambasciate. 30 anni fa bombe sotto un treno .A Bologna morti, sangue, feriti, dolore . Oggi ,ancora rabbia , e sete di giustizia mai ottenuta. Natale, potrà essere ancora Natale fra Parrocchie senza giovani, parroci stanchi,parrocchiani disillusi incalzati dalle difficoltà di sbarcare il lunario a fine mese ? Natale: Ad Avetrana e a Brembate di Sopra. Ora che i media tacciono Sarebbe bello ritrovare il fascino dei Natali poveri della nostra infanzia lontana , senza luci di discoteche, solitudine e silenzio del cuore. Cartoline dauguri spedite con la posta e non un SMS a invio multiplo Sarebbe bello che si tornasse ad un Natale di solidarietà di mutuo soccorso e non dindifferenza Sarebbe bello così se fosse ogni giorno Natale. Se ogni uomo aiutasse gli altri, donando una infinitesimale particella di energia morale e materiale, privandosi di una inezia dei suoi averi , tutti gli uomini insieme potrebbero debellare la miseria, sconfiggere le malattie, estinguere la fame, sconfiggere il malaffare, salvare i deboli e gli indifesi. C ostruire un mondo migliore. Lingaggio di un calciatore famoso costa più di quanto costerebbe la costruzione di un Ospedale e di quanto servirebbe per sconfiggere le epidemie di colera ad Haiti. Già, anche ad Haiti è Natale. E anche a Kabul Un tempo recitavo preghiere. Oggi prego vegliando nellattesa di un nuovo Natale.