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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 23 GENNAIO 2025

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Scritte contro Marchionne, stella 5 punte

Scritte contro Marchionne, stella 5 punte

| Il 10, Gen 2011

A Torino firma con stella a 5 punti ,Landini e Camusso in piazza, ma nodo rappresentanza

Scritte contro Marchionne, stella 5 punte

A Torino firma con stella a 5 punti ,Landini e Camusso in piazza, ma nodo rappresentanza

 

 

 

TORINO  – Una scritta contro Marchionne con la stella a cinque punte è stata tracciata, con vernice rossa, oggi, a Torino su un grande manifesto pubblicitario nel centro cittadino, sul cavalcavia di corso Sommellier. Altre scritte sono state tracciate, sempre con vernice rossa e sempre con la stella a cinque punte, su due manifesti pubblicitari vicini al primo. “Marchionne fottiti”, c’é scritto sul primo manifesto, mentre sugli altri due ci sono le scritte “Non siamo noi a dover diventare cinesi” e “ma i lavoratori cinesi a diventare come noi”. Sul posto sono intervenuti gli investigatori della Digos che hanno avviato indagini. Secondo gli investigatori della Digos della Questura di Torino la stella a cinque punte non può essere tradotta immediatamente con collegamenti, più o meno diretti, con presunte o sedicenti Brigate Rosse. A parere degli investigatori, si tratta di “una simbologia forte”, non così “inedita” neppure negli ultimi tempi, usata comunque per “alzare il tono” e per attirare la massima attenzione. D’altronde – rilevano gli stessi investigatori – il dibattito sulla questione Fiat-Marchionne è a tinte forti anche a livello istituzionale, politico e televisivo, da non far meravigliare se alcune persone, magari anche tra i più giovani e comunque tra i cosiddetti antagonisti, cerchi di “calcare la mano”. Il livello di attenzione da parte della Digos e delle forze dell’ordine nel loro complesso – hanno riferito fonti investigative – è comunque alto, soprattutto in considerazione del fatto che siamo a pochi giorni dal referendum di giovedì e venerdì prossimi sull’accordo su Mirafiori.NETTA CONDANNA CGIL E FIOM – La condanna per le scritte è stata subito unanime, a partire dalla Fiom e dalla Cgil (“Netta condanna di ogni forma di violenza e di ogni forma di critica e di battaglia politica antidemocratica”, in “un momento troppo delicato per dare spazio a provocazioni di qualsiasi natura e da qualsiasi parte provengano”, con l’invito “a non cadere in trappole mediatiche o peggio folcloristiche”). Il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota invita a “non abbassare la guardia”; per il Pd non ci deve essere alcun “pretesto per la violenza, neanche simbolica”, mentre per il vicepresidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli “lo sdegno della sinistra è ipocrita”.