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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 04 DICEMBRE 2024

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Reggio Calabria, i carabinieri arrestano 2 persone

Reggio Calabria, i carabinieri arrestano 2 persone

| Il 19, Gen 2011

Si tratta di Rostas Voda, pluripregiudicato rumeno di 47 anni e sua moglie Rostas Cornelia, rumena di anni 45 anch’essa con precedenti penali

Reggio Calabria: I carabinieri arrestano Berlingeri 

Reggio Calabria, i carabinieri arrestano 2 persone

Si tratta di Rostas Voda, pluripregiudicato rumeno di 47 anni e sua moglie Rostas Cornelia, rumena di anni 45 anch’essa con precedenti penali

 

 

 

 

REGGIO CALABRIA – Nella serata di lunedì i carabinieri della Stazione Rione Modena hanno tratto in arresto Rostas Voda, pluripregiudicato rumeno di 47 anni e sua moglie Rostas Cornelia, rumena di anni 45 anch’essa con precedenti penali, con l’accusa di ingiuria, violenza e minaccia nei confronti di una giovane prostituta. I fatti sono ricollegati allo scorso giugno: i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile intervennero una notte poiché due prostitute che si trovavano in Via Plebiscito, riferivano di essere state minacciate di morte da due soggetti a bordo di una bmw di cui fornivano la targa. Ai militari intervenuti sul posto le due donne riferirono che i soggetti a bordo della vettura, che già in altre occasioni erano stati notati presso quei luoghi, le avevano avvicinate e avevano richiesto, dietro esplicita minaccia di morte, il pagamento di 10.000 euro entro due giorni. Le denuncianti fornirono una descrizione dettagliata dei due, che, a seguito di immediate ricerche, vennero intercettati dai carabinieri nel centro cittadino a bordo dell’autovettura segnalata e tratti in arresto con l’accusa di tentata estorsione. Le due persone arrestate ieri sono i genitori di Rostas Sandi, di anni 27, con precedenti in materia di prostituzione, uno dei due arrestati nell’episodio di giugno. In diverse occasioni hanno avvicinato la giovane denunciante che vive tuttora a Reggio Calabria intimandole di ritrattare la sua denuncia e scagionare il figlio. Dagli inviti si è presto passati a pesanti minacce. La ragazza ha denunciato nuovamente i fatti presso i carabinieri della Stazione Rione Modena. Il PM Dott. MUSOLINO che ha coordinato l’indagine ha chiesto ed ottenuto dal Gip un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa per entrambe i coniugi di violenza e minaccia per costringere a commettere un reato (ovvero quello di falsa testimonianza, in questo caso). I due coniugi sono ora detenuti presso la casa circondariale di Reggio Calabria a disposizione dell’autorità giudiziaria.