Calcio, a Spezzano Albanese arbitro minacciato con pistola
redazione | Il 21, Gen 2011
L’episodio è accaduto prima della partita tra i locali e l’Audace Rossanese
Calcio, a Spezzano Albanese arbitro minacciato con pistola
L’episodio è accaduto prima della partita tra i locali e l’Audace Rossanese
Gli episodi di violenza nel calcio calabrese non si fermano più. Nonostante l’accorato appello del patron della Lnd calabrese Saverio Mirarchi di evitare tensioni e aggressioni nei confronti degli arbitri, ecco che la situazione nell’ultimo weekend è andata peggiorando. Almeno per la gravità dell’episodio accaduto in Spezzano Albanese-Audace Rossanese, gara valida per il campionato di Prima Categoria girone A, con l’arbitro designato per l’incontro, Luca Sportelli di Lamezia Terme, che si è trovato davanti al suo arrivo un dirigente della squadra locale (che dal comunicato numero 90 del Cr Calabria è individuato in Luca Gioiello) il quale poggiava su un tavolo dello spogliatoio una pistola. Questo comunque quanto si legge nel comunicato del Cr Calabria, con riferimento alla squalifica di due gare e 500 euro di multa allo Spezzano Albanese, come motivazione: “per avere una persona non identificata ma riconducibile alla società Spezzano Albanese fatto ingresso prima della gara nello spogliatoio dell’arbitro unitamente al dirigente accompagnatore della società Spezzano Albanese ed avere tenuto con questi un comportamento particolarmente minaccioso nei confronti dell’arbitro ulteriormente aggravato dall’esibizione di una pistola da parte del dirigente, per avere alcune persone estranee fatto ingresso dai cancelli lasciati aperti nei pressi degli spogliatoi arbitrali a fine gara per avere una persona non identificata ma riconducibile alla società Spezzano Albanese fatto ingresso prima della gara nello spogliatoio dell’arbitro unitamente al dirigente accompagnatore della società Spezzano Albanese ed avere tenuto con questi un comportamento particolarmente minaccioso nei confronti dell’arbitro ulteriormente aggravato dall’esibizione di una pistola da parte del dirigente, per avere alcune persone estranee fatto ingresso dai cancelli lasciati aperti nei pressi degli spogliatoi arbitrali a fine gara“. Inoltre è stato squalificato per 5 anni (il massimo che può essere irrogato) con preclusione da ogni ruolo all’interno della Figc al dirigente Luca Gioiello, con queste motivazioni: “per avere, prima della gara, fatto ingresso nello spogliatoio dell’arbitro insieme ad un’altra persona non identificata ma riconducibile alla società Spezzano Albanese ed avere rivolto minacce all’arbitro ulteriormente aggravate dal fatto che il predetto dirigente poggiava su un tavolo presente nello spogliatoio una pistola per avere, prima della gara, fatto ingresso nello spogliatoio dell’arbitro insieme ad un’altra persona non identificata ma riconducibile alla società Spezzano Albanese ed avere rivolto minacce all’arbitro ulteriormente aggravate dal fatto che il predetto dirigente poggiava su un tavolo presente nello spogliatoio una pistola“. Un episodio gravissimo, ancora di più se si considera che appena sette giorni prima un altro dirigente dello Spezzano Albanese, Carrivolo,era stato squalificato sino a fine stagione “per entrata abusiva in campo e per avere rivolto frasi offensive nei confronti dell’arbitro nonché per avere cercato di colpirlo con la bandierina senza riuscirvi grazie all’intervento dei giocatori avversari; per avere inoltre lanciato la bandierina verso l’arbitro senza colpirlo e per avere reiterato il comportamento offensivo allontanandosi dal terreno di gioco“. Sempre in Prima Categoria, ma nel girone D, il Caulonia invece è stato punito con la squalifica del campo per un turno “per avere, a fine gara, un proprio sostenitore dato un calcio all’arbitro (Roberto Basile di Crotone, ndr) che stava uscendo dal terreno di gioco colpendolo alla caviglia destra e procurandogli lieve dolore, per avere lasciato incustodito lo spogliatoio dell’arbitro al quale venivano sottratti 20 euro dal proprio portafoglio“.