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Wikileaks, al via il processo per l’estradizione di Assange

Wikileaks, al via il processo per l’estradizione di Assange

| Il 07, Feb 2011

Il patrigno: “Julian smaschera la corruzione, ma non ha fatto male a nessuno”

Wikileaks, al via il processo per l’estradizione di Assange

Il patrigno: “Julian smaschera la corruzione, ma non ha fatto male a nessuno”

(ANSA) LONDRA – Comincia oggi a Londra il processo che dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta di estradizione spiccata dai magistrati svedesi a carico di Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks. Su di lui pendono delle accuse, mai tramutatesi però in incriminazione formale, di molestie sessuali. Assange ha intanto annunciato ‘tanti nuovi cable sull’Italia’. ”I nuovi file riguardano politica, economia e casi di corruzione nel vostro Paese”, ha anticipato Assange nell’intervista realizzata in collaborazione con il quotidiano ‘Leggo’ e con il sito ‘AgoraVox’. ”Berlusconi, ed altri in posizione di potere in Italia – ha avvertito – dovrebbero fare molta attenzione al fatto che la loro vita privata corrisponda a quella pubblica”. Secondo il fondatore di Wikileaks, che non e’ comunque entrato nel dettaglio dei nuovi ‘cable’ riguardanti l’Italia, Berlusconi avrebbe usato ”i propri sistemi per corrompere il sistema politico italiano”. ”A me non piace, ma agli italiani evidentemente si”’, dal momento che lo votano, ha aggiunto.

DIFESA, SVEZIA GIOCA SPORCO – La difesa di Julian Assange ha accusato la Procura svedese di ”giocare sporco”: secondo l’avvocato Mark Stephens gli svedesi ”hanno dato le prove all’ultimo momento” imponendo ai legali dell’australiano di lavorare fino alle ore piccole per finire al memoria difensiva pubblicata oggi online. L’udienza per la causa di estradizione e’ cominciata nella corte di giustizia di Belmarsh a sud di Londra davanti a un nutrito gruppo di giornalisti da tutto il mondo e le celebrita’, da Jemina Kahn a Bianca Jagger, che hanno seguito Assange fin dalle prime battute della sua avventura giudiziaria. I legali di Assange sostengono che la procura svedese non aveva l’autorita’ di emettere un mandato di arresto europeo e citano il precedente che ha stabilito che solo il National Police Board svedese detiene questo potere.

ASSANGE, APPELLO SE PERDIAMO- Julian Assange pronto a fare appello alla giustizia britannica in caso di esito negativo nel processo londinese sull’estradizione in Svezia, nel quale, secondo l’australiano, ”c’e’ il 40% di possibilita’ per noi di vincere”: Lo ha detto il fondatore di Wikileaks in una intervista ad Agoravox alla vigilia dell’apertura dell’udienza in Gran Bretagna. ”Siamo intenzionati a chiederlo e ovviamente (in caso di vittoria della difesa, ndr), sara’ l’accusa a farlo. Ma tra la sentenza e la richiesta passera’ circa una settimana. Sebbene sia importante il processo (di oggi, ndr), l’appello lo sara’ di piu’, poiche’ si ricomincera’ tutto daccapo”, ha detto Assange. ”Se perdiamo – ha aggiunto – saro’ arrestato, e dovro’ di nuovo andare in prigione. Cercheremo di dimostrare che non e’ corretto che io vada in prigione, non essendo un soggetto pericoloso. Sarebbe comunque un grosso sollievo per me poter tornare qui (nel maniero nel Suffolk, ndr). Se invece vinciamo, saro’ libero di andar via”.

ASSANGE MINACCIA QUERELA A GUARDIAN DOPO LIBRO- Julian Assange minaccia di querelare il Guardian per diffamazione dopo la pubblicazione dell’instant book in cui il quotidiano sostiene che il fondatore di Wikileaks si rifiuto’ inizialmente di censurare i nomi degli informatori menzionati nei dossier sulla guerra afghana. Assange, secondo il libro del Guardian, avrebbe detto che ”si meritavano” di morire. L’australiano appare oggi in tribunale per respingere la richiesta di estradizione da parte della Svezia. Il suo avvocato Mark Stephens arrivando in corte ha chiesto ai giornalisti che ci facevano li’: ”E’ un caso talmente piccolo….”

PATRIGNO ASSANGE, JULIAN HA SMASCHERATO CORRUZIONE – Il fondatore di Wikileaks Julian Assange ”ha smascherato la corruzione globale ma non ha fatto male a nessuno, solo a coloro che fanno del male”, e ha il supporto ”delle piu’ grandi menti nel mondo”. Lo ha detto il patrigno Brett Assange, parlando ieri ad una manifestazione a Sydney in sostegno del 39/enne australiano che oggi affronta a Londra un processo per la richiesta di estradizione in Svezia, dove e’ indagato per molestie sessuali. Vi e’ crescente timore fra i suoi sostenitori che dalla Svezia possa essere estradato in Usa, dove si prepara una sua possibile incriminazione. Brett Assange ha detto che il governo di Stoccolma violerebbe i diritti umani e legali di Julian, invece di offrigli rifugio. ”E’ stato nominato per il Premio Nobel, la Sydney Peace Foundation gli ha conferito la medaglia per la pace e la giustizia, come puo’ essere un criminale?”, ha aggiunto. Sia la madre che il patrigno di Julian hanno criticato di recente la premier australiana Julia Gillard per essersi ”lavate le mani” sulla vicenda. ”Ha commesso un grave errore ripudiandolo, perche’ non ha violato alcuna legge. Come Obama, ha detto che ha violato la legge, ma nessuno sembra sapere quale legge abbia violato”, ha detto Brett Assange.

redazione@approdonews.it