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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 23 DICEMBRE 2024

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Sanremo: ascolti giù, dopo lo boom di Benigni

Sanremo: ascolti giù, dopo lo boom di Benigni

| Il 19, Feb 2011

Eliminati Tricarico e Pezzali, Gualazzi vince categoria giovani

Sanremo: ascolti giù, dopo lo boom di Benigni

Eliminati Tricarico e Pezzali, Gualazzi vince categoria giovani

 

(ANSA) SANREMO  – Dopo il boom di ascolti nella serata che ha ospitato il premio Oscar Roberto Benigni, difficilmente eguagliabili, inevitabile calo per la quarta serata del Festival di Sanremo, quella dedicata ai duetti: la media ponderata è stata di 10 milioni 616 mila spettatori pari al 46,91% di share. Nel prime time la serata dei duetti ha tenuto davanti alla tv 12 milioni 857 mila spettatori (share 44,24%), nella seconda parte 8 milioni 266 mila spettatori (share 52,01%). La media ponderata di questa quarta serata del Festival è al di sotto della media ponderata del Festival dello scorso anno, quello targato Clerici, che registrò il 50,74% e di quello ancora precedente, del 2009, targato Bonolis, che totalizzò il 47.47%.

GUALAZZI VINCE CATEGORIA GIOVANI La vittoria di Raphael Gualazzi, un talento con gia’ una solida carriera alle spalle, e’ una bella notizia per il festival di Sanremo. La sua supermeritata vittoria coincide tra l’altro con il premio della critica ma la sua superiorita’ rispetto ai concorrenti della categoria Giovani era schiacciante. Gualazzi si porta a casa questo premio nella serata in cui Tricarico e Max Pezzali sono stati definitivamente eliminati e Luca e Paolo, dopo l’evento Benigni del giovedi’, si sono ripresi il centro del festival con un’esilarante ricostruzione dei guai del Pd. I due ex Cavalli Marci stanno rilanciando l’arte del centone: al debutto hanno spopolato con ‘Ti sputtanero”, ieri hanno proposto ‘Una tra mille’, un omaggio a Gianni Morandi in cui propongono che per riportare il centro sinistra alla vittoria c’e’ bisogno che Berlusconi diventi comunista. Luca e Paolo hanno confermato la loro abilita’ teatrale in ‘Siamo come lui’, uno sketch recitato seduti a un tavolo durante una partita di scacchi in cui elencavano gli errori commessi da Berlusconi nelle recenti vicende giudiziarie e i principi violati. Ma ogni volta Paolo finiva per dire che ‘in fondo poi, anche noi …’ fino alla conclusione: ‘stavolta gli e’ andata solo un po’ sfiga’. Come da tradizione, quella del venerdi’ e’ anche la serata dei duetti, una serata che spesso da’ al festival sorprese e divertimento e permette di ascoltare le canzoni in un modo diverso. Nina Zilli ha portato un raggio di soul in ‘Io confesso’ dei La Crus, Loredana Errore ha dato un ulteriore tono melodrammatico a ‘Bastardo’ di Anna Tatangelo, Francesco Sarcina ha dato una bella mano a Giusy Ferreri nel ‘Mare immenso’, la Pfm ha dato un tono piu’ rock a ‘Chiamami ancora amore’ di Roberto Vecchioni, L’Aura e’ rimasta nella leziosita’ insieme a Nathalie con ‘Vivo sospesa’, Carmen Consoli ha irrobustito ‘L’alieno’ di Luca Madonia in una all star catanese con Franco Battiato, Irene Fornaciari non ha aggiunto nulla a ‘Yanez’ di Davide Van Des Froos, Michele Placido ha trasformato in un recitato teatrale ‘Amanda e’ libera’ di Al Bano. Monica Bellucci e Robert De Niro sono stati invece i super ospiti cinematografici: De Niro e’ stato protagonista di un’intervista in due parti: una insieme alla Bellucci condotta da un Morandi stregato davanti alla bellezza ‘sogno di una vita’ di Monica, l’altra con Elisabetta Canalis in veste di interprete. De Niro, si sa, non ama molto le interviste e anche stasera non e’ stato particolarmente generoso: le sue origini italiane, la sua adolescenza a Little Italy, Toro scatenato suo film preferito, parole positive per Giovanni Veronesi, regista di ‘Manuale d’amore 3’. Prima di andare via, su richiesta di Morandi, il grande attore ha distrattamente riproposto con la Canalis la scena di ‘Manuale d’amore’ in cui dice ‘ti amo’ alla Bellucci. Ancora spazio per Belen cantante e ballerina (questa volta ha cantato dal vivo) e per un applauditissimo ricordo di Fabrizio De Andre’, citato da Luca e Paolo presentando la Pfm, che ha condiviso alcune storiche pagine dell’avventura musicale del grande Faber.

NAPOLITANO FA I COMPLIMENTI A BENIGNI Roberto Benigni ha saputo esprimere il sentimento dell’identita’ nazionale attraverso i simboli della nazione, la storia, la bandiera, l’inno. Sono le parole che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inteso scrivere all’artista dopo la lezione magistrale sull’inno di Mameli, vista ieri sera da poco meno di 20 milioni di spettatori, durante la serata del festival di Sanremo dedicata ai 150 anni dell’Unita’ d’Italia. Una lettera con grandi apprezzamenti per Benigni che e’ riuscito, scrive il presidente, ad interpretare i sentimenti con i quali i cittadini partecipano alle celebrazioni del 150/mo dell’Unita’.

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