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Delianuova, il Cif incontra Adriana Musella

Delianuova, il Cif incontra Adriana Musella

| Il 24, Feb 2011

La presidente del Coordinamento nazionale antimafia dell’associazione “Gerbera Gialla” ha raccontato la sua esperienza illustrando il percorso intrapreso per la lotta alla criminalità

di ANGELA STRANO

Delianuova, il Cif incontra Adriana Musella

La presidente del Coordinamento nazionale antimafia dell’associazione “Gerbera Gialla” ha raccontato la sua esperienza illustrando il percorso intrapreso per la lotta alla criminalità

 

Si è svolto ieri nella sala delle Riunioni della Parrocchia SS. Assunta, l’incontro promosso dal Cif (Centro italiano femminile) guidato da Antonella Puntillo e dal parroco di Delianuova Mons. Bruno Cocolo, che ha avuto come protagonista la presidente del Coordinamento nazionale antimafia dell’associazione “Gerbera Gialla”, Adriana Musella. Don bruno ha parlato di Adriana Musella come di “una persona che da venti anni ha intrapreso un percorso di condanna e di lotta antimafia attraverso l’educazione alla legalità, promuovendo incontri  per portare la propria testimonianza di vittima della criminalità mafiosa”. Al pubblico intervenuto composto da sole donne, Adriana Musella ha parlato prima di tutto della sua esperienza personale partendo dall’episodio che ha cambiato la sua esistenza, quello in cui il padre, imprenditore salernitano il quale aveva installato a Bagnara Calabra una fruttuosa cava oltre ad aver realizzato diverse infrastrutture,  il 3 maggio del 1982,  fu ucciso, nella stessa cittadina tirrenica,  da un ordigno posto nella sua automobile.  Dal quel momento in avanti inizia l’opera di Adriana Musella, tutta rivolta a che la gente non dimenticasse. “Voglio trasmettere la mia testimonianza a tutte voi“, ha affermato nel corso dell’incontro Adriana Musella, “ho iniziato venti anni fa, in un momento in cui molti negavano la stessa esistenza della mafia. Oggi qualcosa si sta muovendo e i giovani con cui parlo iniziano a prendere coscienza”. Poi la sua definizione di legalità. “Legalità è rispetto dell’altro e dei valori-ha aggiunto- contro ogni forma di sopruso. Occorre parlare di costruzione della legalità, abbattere l’omertà. Ho incontrato donne di Crotone, Locri, S. Luca, Oppido Mamertina tutte con il desiderio di reagire”. Infine ha spiegato il perché del simbolo del suo movimento, la gerbera gialla. “Esso è un fiore robusto come chi lotta ogni giorno e giallo come la speranza in un mondo migliore”.

redazione@approdonews.it