Nuovo record del debito pubblico: 1.879,9 miliardi a gennaio (+36,7)
redazione | Il 15, Mar 2011
Le entrate tributarie sono aumentate del 6,4%
Nuovo record del debito pubblico: 1.879,9 miliardi a gennaio (+36,7)
Le entrate tributarie sono aumentate del 6,4%
(ANSA) ROMA – In gennaio il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 36,7 miliardi rispetto al mese precedente, (a quota 1.879,9 miliardi) “in buona parte dovuto all’accumulo delle attività del Tesoro presso la Banca d’Italia (come avviene regolarmente in questo periodo dell’anno)”. E’ quanto riporta il Supplemento al Bollettino Statistico della Banca d’Italia. A tale aumento si aggiunge il fabbisogno del mese (2,1 miliardi). Le entrate tributarie del Bilancio dello Stato sono aumentate (6,4 per cento; 1,8 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2010. Il fabbisogno del mese di gennaio è stato pari a 2,1 miliardi. Rispetto a gennaio 2010, quando si era attestato a 1.790,8 miliardi, la crescita del debito è dunque del 4,9%. Sul mese di dicembre (quando il debito era a quota 1.843,2 miliardi) l’aumento è dell’1,9%.
ENTRATE GENNAIO +6,4% (1,8 MLD) – Le entrate tributarie del Bilancio dello Stato sono aumentate (6,4 per cento; 1,8 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2010. Lo ricorda la Banca d’Italia spiegando che la significatività dei dati del mese di gennaio è limitata da disomogeneità nei tempi e nelle modalità di contabilizzazione di alcune entrate.
A GENNAIO FABBISOGNO 2,1 MLD, +6,1 MLD SU 2010 – Il fabbisogno del mese di gennaio è stato pari a 2,1 miliardi. Lo ricorda la Banca d’Italia nel Supplemento al Bollettino statistico spiegando che il fabbisogno è stato a gennaio superiore di 6,1 miliardi rispetto a quello registrato nel corrispondente mese del 2010, che però aveva risentito di fattori eccezionali.
BERLUSCONI: PER RIDURRE DEBITO TAGLI DA OGNI PARTE – ”Abbiamo tagliato da tutte le parti”: cosi’ si e’ difeso il premier Silvio Berlusconi dalle proteste degli operatori della Sicurezza che gli chiedevano maggiori fondi per il comparto. Per il premier il problema e’ che ”abbiamo vissuto sopra le nostre possibilita’ e abbiamo ereditato un debito molto elevato” che e’ frutto e colpa di ”chi ha speso prima ma e’ anche colpa nostra che fino ad ora non siamo riusciti a ridurre le spese”. ”Abbiamo ereditato un debito che e’ circa il doppio di quello degli altri Paesi europei – ha continuato il presidente del Consiglio – e l’Europa ci ha dato un aut aut: ‘dovete ridurlo di un ventesimo all’anno”’. Per far tornare in ordine i conti Berlusconi ha profilato una tabella precisa. ”Incassiamo 100 e spendiamo 105 – ha spiegato -. Dobbiamo ridurre entro due anni a 103 e poi, entro il 2015, a zero”. Non intervenire sul debito infatti ”non ci e’ piu’ consentito ne’ dall’Europa ne’ dai mercati”.
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