Gli uomini: maschilisti geneticamente!
redazione | Il 16, Mar 2011
Uno studio scientifico svolto dai ricercatori dellUniversità Bicocca a conferma di tutto
di MARIA RITA CURINGA
Gli uomini: maschilisti geneticamente!
Uno studio scientifico svolto dai ricercatori dellUniversità Bicocca a conferma di tutto
Le credenze stereotipate avrebbero le loro basi nellencefalo, nello specifico esisterebbero delle aree dedite alla gestione del controllo delle idee stereotipate.
Presso lUniversità Bicocca di Milano un gruppo di esperti, guidati da Zaira Cattaneo ricercatrice del Dipartimento di Psicologia, ha somministrato un test a 62 studenti (31 ragazzi e 31 ragazze), i quali dovevano associare il sesso maschile e il sesso femminile a varie nozioni. I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista Neuroimage, hanno evidenziato che nei ragazzi viene manifestato un forte legame tra il genere e determinati concetti, al contrario nelle ragazze non è presente minimamente. Nel caso in cui questarea del cervello viene inibita, i soggetti si arrendono senza sforzo ai pensieri stereotipati (ad esempio successo e potere appartengono agli uomini e non alle donne).
E stata utilizzata la Stimolazione Magnetica Transcranica, che ha rilevato il meccanismo effettuato dal sistema nervoso: nel caso in cui la corteccia prefrontale dorsolaterale e la corteccia prefrontale dorsomediale vengono temporaneamente inibite dalla stimolazione, «gli uomini, anche se non in maniera consapevole, associano elementi positivi, come il successo e il prestigio, precipuamente allambito maschile e solo grazie alla crescita della corteccia prefrontale questi impulsi vengono frenati e non sfociano in episodi discriminatori.»
«Sebbene le credenze stereotipiche legate al genere siano ancora profondamente radicate nella nostra cultura, la corteccia prefrontale può essere “allenata” a controllare associazioni negative acquisite implicitamente. Diventa quindi fondamentale investire sull’educazione affinché il controllo esercitato dalla corteccia prefrontale sulle credenze stereotipiche agisca il più possibile» [ ] «importante investire sull’educazione affinché il controllo esercitato dalla corteccia prefrontale sulle credenze stereotipiche possa svilupparsi il più possibile al fine di scongiurare atteggiamenti spesso aggressivi e discriminatori».
Il maschilismo quindi potrebbe essere prevenuto mediante un appropriato percorso formativo che insegni al sistema nervoso degli uomini a non cadere in tentazione.
In risposta dei tanti “maschilisti” si potrebbe prendere in considerazione il recente convegno dell’8 marzo svolto dall’Istat, che ha messo in evidenza la maggior occupazione delle donne a tempo determinato rispetto ai colleghi maschi : , «Le giovani donne hanno più frequentemente un lavoro a tempo determinato (34,8% contro 27,4%). La percentuale di tempi determinati tra le giovani cresce con il titolo di studio, passando dal 28,8% tra chi ha un titolo di studio basso al 35,0% delle diplomate, fino al
40,6% delle laureate. Nel Sud, la percentuale di donne con contratto a tempo determinato raggiunge il 44,6% tra le laureate.
Anche nel Nord le laureate con un lavoro a tempo determinato sono più dei maschi e la relativa quota è pari al 37,8%.
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