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TAURIANOVA (RC), VENERDì 27 DICEMBRE 2024

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Italia 1861-2011

Italia 1861-2011

| Il 17, Mar 2011

L’omaggio della nostra scrittrice al Risorgimento italiano

DI MIRELLA MARIA MICHIENZI

Italia 1861-2011

L’omaggio della nostra scrittrice al Risorgimento italiano

 

 _”L’Italia è un’espressione geografica” (2 agosto 1847-Metternich)

_”L’Italia è stata fatta, ora bisogna fare gli italiani” (Cavour o d’Azeglio-1861)

 

Gentile Direttore,

ieri mattina, mentre ascoltavo distrattamente una radio privata, la mia attenzione è stata attratta da una frase: “Telefonate, o scrivete, dicendoci quali personaggi si sono distinti in Toscana in questi ultimi 150 anni”.

Ieri, ore 12,30, vado sul balcone, che dà sulla strada, per esporre anch’io il Tricolore. Nel farlo penso sempre a quella frase sentita al mattino, perché vi avverto una fastidiosa stonatura.

Ieri pomeriggio, passeggiando, mi accorgo che ci sono molte bandiere con i colori dell’arcobaleno e che molte altre, pur essendo tricolori, hanno in centro lo stemma del Granducato di Toscana!

Insomma, mi chiedo, i festeggiamenti sono per l’Unità d’Italia?

Purtroppo, mi rispondo, ci sono “settori regionali” che non si amalgamano con le altre regioni e sembra, addirittura, che la Lega si sia decisa all’ultimo momento a prendere parte ai festeggiamenti.

L’Unità d’Italia è stata raggiunta, ma, “per certi versi”, ne siamo ancora ben lontani. Anche se in questi 150 anni ci sono stati diversi miglioramenti, ancora permangono rivalità tra una regione e l’altra, e lo spirito di superiorità riappare sempre puntuale.

Non si sa chi abbia pronunciata una famosa frase, se Cavour o d’Azeglio, comunque ancor oggi, 2011, si può ripetere: “L’ Italia è stata fatta, ora bisogna fare gli italiani”.

 

 

_ “ Niente andrà bene fino a quando non capiremo che non siamo delle isole, ma che facciamo parte di un tutto.(Anonimo )

_  “…e quest’Italia, un’Italia che c’è  anche se viene zittita o irrisa o insultata, guai a chi me la tocca, guai a chi me la ruba, guai a chi me la invade.”( Oriana Fallaci)

_   “ …non è neppur vero , come afferma Fini, che è  italiano chi ama l’Italia…Occorre dimostrare di conoscere, almeno sommariamente, la nostra cultura, le nostre tradizioni, la lingua, e adattarsi o, meglio, sposare i nostri costumi. ( Vittorio Feltri )

_   “ Era nostalgia ricordare…sei del meridione? Possibile che veniate tutti qua a prendere i nostri posti di lavoro?  Mannaggia a Garibaldi !… due giovani meridionali…stanziatisi al Nord…in punta di piedi…avevano portato cultura, onestà e non degrado.

Oggi, davanti a vere e proprie invasioni , ben più massicce, con la città sempre più sporca e in un totale degrado…è nostalgia pensare a Garibaldi. Nessuno lo ricorda, né lo rammenta più. Ed il meridionale che arriva al Nord passa inosservato. E’ proprio vero che l’uomo, davanti a forze nettamente superiori, si ritrae vigliaccamente. La spavalderia cede il posto alla noncuranza dettata da viltà. Tutti rassegnati senza capire che i silenzi portano all’involuzione, di cui ognuno ha una parte di responsabilità. No, non voglio dire che i forestieri vadano respinti, ma che vanno aiutati ad integrarsi, sottolineando la nostra cultura, le nostre usanze. Il lassismo non è indice di cultura. La cultura non deve essere mai fatta prevaricare. E per cultura intendo un sapere fatto di usi, costumi, folklore, tradizioni, religione.. La cultura si deve orgogliosamente porgere, a mo’ di aiuto, proprio lì, dove c’è solo incultura  atavica, non responsabile, ma imposta“. (Mirella Maria Michienzi, Donna più di prima ovvero Catarsi, ed. Laruffa, Pag . 43-44)

Mirella Maria Michienzi 

redazione@approdonews.it