Giffone, un arresto per furto di preziosi e fucili
redazione | Il 22, Mar 2011
F. M. incensurato di 21 anni, è stato inchiodato dal Dna
Giffone, un arresto per furto di preziosi e fucili
F. M. incensurato di 21 anni, è stato inchiodato dal Dna
Questa mattina i Carabinieri del NORM della Compagnia di Taurianova, e quelli della Stazione di Giffone, hanno tratto in arresto F.M., ventunenne residente nel piccolo centro aspromontano, poiché ritenuto responsabile di un furto in abitazione durante il quale vennero trafugati diversi preziosi e vari fucili da caccia. I fatti per i quali i militari hanno proceduto risalgono alla fine dello scorso mese di ottobre, quando una famiglia residente da anni a Giffone è stata costretta a trasferirsi per un breve periodo in una località del nord Italia. L’abitazione rimasta incustodita per alcuni giorni è stata subito presa di mira, anche perché la circostanza del soggiorno al nord della famiglia era di dominio pubblico, tanto che i responsabili del delitto hanno potuto agire in maniera indisturbata, certi che nessuno li avrebbe potuti sorprendere durante l’attuazione dei loro propositi delittuosi. I malviventi, dopo aver guadagnato l’accesso all’immobile tramite l’effrazione di una finestra, riuscirono a rubare diversi gioielli, per un valore complessivo di oltre 5.000,00 Euro e 4 fucili da caccia, risultati essere tutti regolarmente detenuti. Una parente delle vittime, resasi conto che l’abitazione era stata rovistata, ne dato immediatamente notizia ai Carabinieri della Stazione di Giffone, che fecero subito partire una serie di accertamenti preliminari. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi, che si sono protratte sino all’emissione della misura cautelare, hanno consentito di raccogliere una serie di elementi circostanziati, dai quali si desume il coinvolgimento della persona destinataria dell’ordinanza di custodia in carcere. Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Palmi, raccoglie tutti gli accertamenti effettuati, alcuni dei quali molto complessi, tra cui l’estrazione del DNA da tracce biologiche lasciate sulla scena del delitto dal malfattore, che hanno dimostrato in maniera univoca le responsabilità dell’odierno indagato. Allo stato sono ancora in atto delle indagini finalizzate a capire l’eventuale canale attraverso il quale le armi potrebbero essere state immesse sul mercato clandestino. La persona arrestata è stata reclusa nel carcere di Palmi, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
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