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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 30 DICEMBRE 2024

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Misurata sotto assedio. Colle: “Siamo in carta Onu”

Misurata sotto assedio. Colle: “Siamo in carta Onu”

| Il 24, Mar 2011

Le forze di Gheddafi hanno preso il porto. Migliaia di lavoratori stranieri bloccati

Misurata sotto assedio. Colle: “Siamo in carta Onu”

Le forze di Gheddafi hanno preso il porto. Migliaia di lavoratori stranieri bloccati

 

(ANSA) MISURATA – Gli abitanti della citta’ costiera libica di Misurata hanno detto alla Reuters che le forze di Gheddafi hanno preso il porto. Migliaia di lavoratori stranieri – secondo testimoni – sono bloccati nello scalo.

NAPOLITANO: SIAMO PIENAMENTE NELLA CARTA DELL’ONU – ”Stiamo pienamente dentro la Carta delle Nazioni Unite”. Cosi’ il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, commenta, lasciando il sacrario delle Fosse Ardeatine, la situazione che vede l’Italia coinvolta nelle operazioni militari in Libia. Gheddafi ordini il cessate il fuoco e poi si aprira’ una fase di mediazione. E’ il messaggio del premier Silvio Berlusconi, in un colloquio con il Corriere della Sera, nel quale il presidente del Consiglio afferma: ”siamo tutti tesi a chiedere a Gheddafi un vero cessate il fuoco, la fine delle ostilita’ da parte del Colonnello e’ la condizione sine qua non per ogni mediazione. Dopo si potra’ aprire la fase della diplomazia”. In questo momento, secondo il premier, ”nessuno puo’ dire qualcosa di certo sugli esiti e sulla durata della missione – aggiunge – Mi sembra che ancora una mediazione non sia matura. La pensano cosi’ anche Vladimir Putin e personalita’ come l’ambasciatore libico Abdullahfed Gaddur che conosce bene la situazione a Tripoli”. Il capo del governo, inoltre, si dice convinto che Gheddafi sia ”ancora fiducioso di potercela fare perche’ ha il controllo pieno della capitale”. ”Abbiamo ottenuto non solo il pieno coordinamento Nato di tutte le operazioni della missione ma anche l’applicazione puntuale della risoluzione Onu. La coalizione e’ impegnata a difendere la popolazione civile, l’Italia non e’ entrata in guerra e non vuole entrarci”. Sono le parole del presidente del Consiglio. Quanto agli obiettivi della missione, Berlusconi sottolinea che ”era gia’ tutto chiaro da sabato, quando la missione e’ stata decisa”. ”Ne ho parlato con il premier inglese, David Cameron – aggiunge il premier – e con il segretario di stato americano Hillary Clinton ed erano perfettamente d’accordo”. Rispetto all’affidamento del coordinamento delle operazioni alla Nato, il presidente del Consiglio parla di ”assunzione piena di responsabilita”’. ”Ripeto, sono tutti d’accordo – prosegue Berlusconi – c’e’ solo qualche resistenza da parte francese”. Il capo del governo si dice poi soddisfatto dell’accordo trovato nella maggioranza sulla risoluzione che impegna il governo italiano nella crisi libica e parla di condizioni come quella ”sul ritorno piu’ rapido possibile ad uno stato di non conflittualita”’, oltre che ad un possibile ”pattugliamento del Mediterraneo” con l’impegno dell’Unione Europea. ”E’ una mozione pienamente in linea con quanto pensa tutta la maggioranza – afferma Berlusconi – A Bruxelles e insistero’ con i colleghi europei perche’ vengano accettati gli impegni previsti nel documento”.

NATO ANCORA NELL’IMPASSE; RAID A TRIPOLI, 18 MORTI – Tornerà a riunirsi oggi il Consiglio atlantico dopo il nulla di fatto ieri nell’ennesima riunione su un accordo in seno alla Nato sul ruolo dell’Alleanza all’interno della coalizione internazionale in Libia. Sarà l’ammiraglio Rinaldo Veri, responsabile del comando navale della Nato per il Mediterraneo a capo della componente marittima dell’operazione per l’embargo di armi alla Libia. Stamattina Veri terrà nella sede del comando Nato di Napoli una conferenza stampa sull’embargo. La crisi libica sarà al centro oggi anche delle riunioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu a New York e del Consiglio europeo a Bruxelles. Nuove forti esplosioni fra ieri sera e stanotte in un’area militare di Tripoli: ufficiali libici hanno mostrato 18 corpi carbonizzati “tra militari e civili”. Spari di contraerea e diverse esplosioni sono stati uditi stamattina a Tripoli, nel sesto giorno dell’offensiva della coalizione internazionale contro le forze governative libiche di Muammar Gheddafi. JUPPE’, CONTINUEREMO I RAID AEREI – La coalizione internazionale, comandata da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, ”continuera’ i raid aerei” su bersagli militari in Libia. Lo ha detto il capo della diplomazia francese Alain Juppe’.”Colpiremo i mezzi militari e nient’altro”, ha detto il ministro degli Esteri a radio RTL. ”I raid continueranno il tempo necessario”, ha aggiunto sottolineando che l’inizio delle operazioni lo scorso sabato e’ ”stato un successo”. L’obiettivo e’ di proteggere la popolazione civile”, ha ricordato Juppe’. Interrogato sui tiri della coalizione che avrebbero colpito i civili, Juppe’, citando i militari, ha risposto: ”e’ esattamente il contrario”.

MERKEL, SERVE EMBARGO PETROLIFERO COMPLETO – La cancelliera tedesca Angela Merkel ha chiesto un ”embargo petrolifero completo” contro la Libia, oltre ad ”ampie restrizioni al commercio” del paese. ”Spero che alla fine troveremo una posizione comune su questo punto”, ha detto la Merkel durante un intervento al Bundestag riferendosi al consiglio europeo di Bruxelles.
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