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Processo Mediatrade, Pm chiedono il rinvio a giudizio per Berlusconi

Processo Mediatrade, Pm chiedono il rinvio a giudizio per Berlusconi

| Il 05, Apr 2011

Requisitoria: “Socio occulto anche da premier”

Processo Mediatrade, Pm chiedono il rinvio a giudizio per Berlusconi

Requisitoria: “Socio occulto anche da premier”

 

(ANSA) MILANO – I pm Fabio de Pasquale e Sergio Spadaro, al termine del loro intervento durante l’udienza preliminare per il caso Mediatrade, hanno ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per tutti i 12 imputati tra cui, oltre al premier (assente perche’ impegnato a Tunisi), il figlio Piersilvio, Fedele Confalonieri e il produttore Frank Agrama. La richiesta di processo per il premier e per gli altri undici imputati è stata avanzata al gup Maria Vicidomini dal pm Fabio De Pasquale all’inizio del suo intervento. Il magistrato prima di iniziare la sua ricostruzione ha esordito: “questi sono i motivi per cui chiedo il giudizio”. Dopo di che De Pasquale ha cominciato a parlare della vicenda della compravendita dei diritti tv e cinematografici Mediaset – inchiesta da cui è nata Mediatrade -, come vicenda di sfondo. Poi è passato ad inquadrare il ruolo dei singoli imputati, il rapporto tra di loro sottolineando la posizione di Daniele Lorenzano, responsabile sin dagli anni ’80, quale uomo di fiducia di Berlusconi, degli acquisti dei diritti sul mercato statunitense, prima per Fininvest poi per Mediaset, divenuto poi consulente di Mediatrade. “Per quanto possa saperne io, la frode fiscale potrebbe ancora essere in corso”. E’ un altro dei passaggi dell’intervento del pm Fabio De Pasquale durante l’udienza preliminare per il caso Mediatrade. La frase del pm si riferisce appunto ad una presunta evasione fiscale di 8 milioni contestata fino al 2009 al premier Silvio Berlusconi, al figlio Pier Silvio, a Fedele Confalonieri e a altri imputati. Tra l’altro il pm De Pasquale ha ribadito che per il procedimento per cui si sta celebrando l’udienza preliminare non si è riusciti ad arrivare a sentenza per via di una “norma strana”, la ex Cirielli, che ha cambiato le regole della prescrizione. Inoltre secondo quanto filtrato dall’aula, ha sviluppato il concetto delle “potenzialità espansive delle indagini preliminari. Pertanto quello che gli inquirenti non sono riusciti ad acquisire finora lo potranno acquisire nella prospettiva del dibattimento. Discorso questo che si riferisce alle rogatorie chieste alle autorità giudiziarie statunitensi e di Hong Kong a cui non è ancora stato dato seguito. Dopo l’intevento della difesa di Fedele Confalonieri, l’udienza verrà aggiornata al prossimo 2 maggio.

PM, BERLUSCONI SOCIO OCCULTO ANCHE DA PREMIER – Silvio Berlusconi sarebbe stato socio occulto del produttore americano di origine egiziana, Frank Farouk Agrama, anche quando svolgeva le funzioni di presidente del Consiglio. E’ quanto avrebbe detto il pm di Milano, Fabio De Pasquale, nel corso della discussione nell’udienza preliminare Mediatrade in corso al settimo piano del palazzo di giustizia milanese. Nell’udienza, che si svolge a porte chiuse, il pm De Pasquale avrebbe spiegato, da quanto si è saputo, che Berlusconi era socio occulto di Agrama anche nel periodo in cui era presidente del Consiglio. Berlusconi infatti è accusato di appropriazione indebita fino al 2006 e di frode fiscale fino al 2008. Secondo la ricostruzione dell’accusa, dalla fine degli anni ’80 sarebbe stato utilizzato un sistema di frode per gonfiare i prezzi dei diritti televisivi e il denaro transitava poi su societa’ di comodo riconducibili ad Agrama, considerato dalla procura socio occulto di Berlusconi.

‘SOLDI PUBLITALIA PER ACQUISTI IN SOVRAPREZZO’ – Sarebbero stati usati soldi di Publitalia per acquistare i diritti televisivi in sovrapprezzo. E’ quanto hanno spiegato i pm milanesi Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro. Da quanto si è saputo, nel corso della loro discussione, che dovrebbe proseguire ancora per un’ora circa per la richiesta di rinvio a giudizio di Berlusconi e degli altri undici imputati, i pm avrebbero fatto riferimento agli acquisti ‘gonfiati’ nei diritti televisivi effettuati utilizzando anche i soldi di Publitalia. Berlusconi deve rispondere di appropriazione indebita e frode fiscale e sono imputati, tra gli altri, anche il figlio Pier Silvio e il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri.

DIFESA CONFALONIERI CHIEDE PROSCIOGLIMENTO – La difesa di Fedele Confalonieri, uno tra gli imputati di frode fiscale nell’ambito dell’udienza preliminare per il caso Mediatrade, ha chiesto il proscioglimento del presidente di Mediaset perché il fatto non sussiste. Durante il suo intervento il professor Alessio Lanzi, legale di Confalonieri, ha tenuto a precisare, come ha ribadito fuori dall’aula, ai cronisti che “la normativa penale tributaria non prevede come reato per la società consolidante il reato fiscale”. In sostanza non può essere mosso alcun addebito a Confalonieri come presidente di Mediaset che è la controllante di Mediatrade. Il professor Lanzi ha sottolineato che è la prima volta che viene affrontato un caso simile. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 2 maggio quando la parola passerà agli altri difensori. I legali di Berlusconi invece discuteranno il prossimo 30 maggio, giorno in cui l’udienza preliminare potrebbe chiudersi con la decisione del gup.

redazione@approdonews.it