Nato: “In Libia distrutto il 30% della capacità militare”
redazione | Il 05, Apr 2011
Fermate navi ribelli e confiscate armi
Nato: “In Libia distrutto il 30% della capacità militare”
Fermate navi ribelli e confiscate armi
(ANSA) Gli attacchi della Nato hanno distrutto il 30% della capacità militare delle forze di Gheddafi. Lo ha indicato il brigadiere generale Mark van Uhm, parlando a Bruxelles. “Noi abbiamo eliminato un terzo del potenziale militare delle forze di Gheddafi”, ha dichiarato van Uhm, citando il rapporto fatto oggi agli ambasciatori Nato riuniti a Bruxelles dal generale Charles Bouchard, comandante di tutte le operazioni della missione “Unified protector”. Il dato del 30% fa riferimento all’insieme delle operazioni condotte dalla comunità internazionale in Libia, dal 19 marzo sotto la guida della “coalizione dei volenterosi” e dal 31 marzo sotto il pieno controllo della Nato. Il risultato è da ascriversi – ha sottolineato il brigadiere generale – soprattutto ai raid condotti negli ultimi giorni dalle forze Alleate. Dal 31 marzo ad oggi, gli aerei Nato hanno condotto – ha precisato la portavoce Oana Lungescu – 851 sortite, e in 334 casi gli aerei hanno compiuto attacchi mirati. Il Pentagono ieri sera ha confermato di avere ritirato gli aerei da combattimento dalle operazioni in Libia, dopo avere accettato di prorogare il proprio impegno in questo senso di 48 ore, su richiesta esplicita della Nato. Secondo van Uhm, ciò nonostante, la missione “ha gli asset di cui ha bisogno”. Un ufficiale Nato ha spiegato che il ritiro degli aerei da combattimento Usa con i loro missili Tomahawk dal teatro delle operazioni, non danneggia la capacità della missione. “In questa fase abbiamo più bisogno di interventi di ricognizione che non di attacchi aerei”, ha spiegato la fonte. “D’ora in poi, gli attacchi saranno più selettivi, perché ora gli obiettivi sono quelli nascosti”.
NATO FERMA BARCHE RIBELLI E CONFISCA ARMI PER MISURATA – Unità navali Nato hanno fermato oggi almeno quattro imbarcazioni dei ribelli cariche di armi e aiuti umanitari partite da Bengasi e dirette a Misurata. E’ stata data loro la scelta se consegnare le armi o tornare indietro. Lo ha constatato l’inviato dell’Ansa su una delle imbarcazioni, in contatto radio con le altre. Le armi trasportate dalle navi dei ribelli – ha detto il brigadiere generale Mark van Uhm, capo operazioni del comando Nato Shape interpellato dall’ANSA a Bruxelles – “saranno confiscate”, mentre gli aiuti umanitari a bordo potranno giungere a destinazione. “La situazione è dinamica,fluida, ancora in corso”, ha detto l’alto ufficiale. “Le nostre forze continueranno a far rispettare l’embargo delle armi e se armi saranno scoperte a bordo di navi fermate”, questi armamenti “saranno confiscati – ha chiarito Mark van Uhm – Se queste navi trasportano anche altre cose, le altre merci potranno proseguire verso la loro destinazione”. Al momento di lanciare l’operazione navale per fare rispettare l’embargo delle armi contro la Libia, la Nato ha dichiarato che l’embargo sarebbe stato applicato in modo “imparziale”, sia verso le forze di Gheddafi che verso gli oppositori del regime.
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