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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 27 GENNAIO 2025

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La Reggina entra nelle scuole

La Reggina entra nelle scuole

| Il 09, Apr 2011

Al “Telesio” presenti Bonazzoli, Costa e Viola

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Al “Telesio” presenti Bonazzoli, Costa e Viola

 

REGGIO CALABRIA – Emiliano Bonazzoli, capitano della Reggina Calcio, bomber di razza, si emoziona quando, nel video di presentazione degli ultimi dieci anni amaranto, i suoi gol vengono osannati, quasi fossero in diretta, da un centinaio di ragazzi dell’Istituto Comprensivo “B. Telesio” di Reggio Calabria. “Un Campione come me” è stata una delle iniziative del progetto “Magna Grecia: radici, oggi e futuro. Reggio Calabria un futuro per lo sport”, promosso dall’Assessorato comunale alle Politiche per lo Sport con la collaborazione del Coni Calabria e, in quest’occasione, della Reggina Calcio. Nell’aula magna della “Telesio”, dunque, gli ospiti del dirigente scolastico, Marisa Maisano, sono stati d’eccezione ma, per i ragazzi innanzitutto, oltre a Bonazzoli, c’erano Emiliano Costa e Alessio Viola della Reggina. Moderato dal giornalista e storica voce di “Tutto il calcio minuto per minuto”, Tonino Raffa, l’incontro ha visto la partecipazione del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, dell’assessore comunale allo sport e presidente della Sezione Antidoping della Figc, Giuseppe Capua, e del presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò. Partendo dall’ultima fase dell’incontro, cioè le domande poste dai ragazzi ai loro beniamini amaranto, una giovane ha chiesto come ci si comporta quando si scopre che un compagno fa uso del doping? Alessio Viola ha risposto che “il doping è un bluff. Per essere veri uomini, campioni nella vita come nello sport, non si devono ingannare né gli avversari né i compagni”. Alla domanda di come si può conciliare il “mestiere” dello sport con la vita in famiglia, Emiliano Costa ha risposto che “senza l’affetto dei familiari, senza i valori che mi sono stati trasmessi, come l’istruzione, prima di tutto, non sarei mai arrivato a questi livelli”. L’ultima domanda è stata su “i comportamenti che un giocatore deve mettere in evidenza durante una partita di calcio e nella vita per essere da esempio ai ragazzi che vogliono intraprendere questa carriera?” “Fair play – ha risposto prontamente Emiliano Bonazzoli – nei confronti degli avversari e degli arbitri. E farlo notare alla propria tifoseria. A mio figlio cerco di trasmettere questi valori”. Le poche ma buone parole dei calciatori, emozionati per le ripetute ovazioni dei ragazzi, sintetizzano l’essenza di quest’iniziativa che umanizza un pianeta, quello del Calcio professionistico, pervaso da soldi e popolarità, che, spesso, è troppo lontano dal mondo dei giovani. “Dietro il campione – ha dichiarato il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, da anni capodelegazione della Nazionale di calcio Under 19 – c’è un duro lavoro di sacrifici, di rinunce, di dedizione e passione, naturalmente. Tanti ragazzi che, giovanissimi, entrano nell’organico di una grande squadra sono costretti, spesso purtroppo, a spostarsi di centinaia di chilometri da casa per inseguire i loro sogni. Lontani da affetti e punti di riferimento non è facile mantenere i nervi saldi come non è facile affrontare la rigidità degli allenamenti conciliandoli con lo studio. Questa è il duro cammino che li conduce sicuramente a vincere nella vita. Se, dunque, un giovane diventa campione nello sport lo deve esclusivamente al proprio grande spirito di sacrificio”. 

 

 

“Il campione è in ognuno di voi, bisogna saper trovare la chiave per tirar fuori il potenziale di ciascuno correttezza, lealtà, coerenza e determinazione