Sanità: «Bene il piano per l’ammodernamento delle tecnologie ospedaliere calabresi»
redazione | Il 29, Apr 2011
Lo afferma il vicecapogruppo consiliare dell’Udc Gianluca Gallo
Sanità: «Bene il piano per l’ammodernamento delle tecnologie ospedaliere calabresi»
Lo afferma il vicecapogruppo consiliare dell’Udc Gianluca Gallo
«La strada tracciata appare convincente. Occorre ora guardare oltre, ed aggiungere un altro tassello al mosaico della sanità calabrese, potenziando ulteriormente la rete territoriale dei centri di radioterapia».
Il vicecapogruppo consiliare regionale dell’Udc Gianluca Gallo commenta così il piano di investimenti mediante il quale il commissario delegato per la sanità calabrese, il presidente della giunta regionale Giuseppe Scopelliti, intende procedere allo sviluppo funzionale ed all’innovazione tecnologica delle aziende ospedaliere di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria. «Tra gli stanziamenti annunciati – osserva l’esponente centrista – ve n’è anche uno da più di 8 milioni, destinato al miglioramento della radioterapia oncologica dell’azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro. Si tratta di una misura che risponde all’atto di indirizzo approvato all’unanimità su mia proposta, nelle settimane passate, dalla Terza Commissione consiliare, e che va ora resa ancor più efficace mediante un più incisivo e specifico piano di interventi».
Aggiunge Gallo: «La Calabria dispone di solo tre centri di radioterapia oncologica, con personale insufficiente e macchinari vetusti. Pertanto lunghissime sono le liste d’attesa per una patologia che non aspetta tempo e che fa perciò lievitare il tasso di emigrazione sanitaria. Per questo, la Regione deve adoperarsi anzitutto per garantire, anche tramite progetti-obiettivo, il personale indispensabile per assicurare i turni di lavoro presso i centri esistenti, accorciando in tal modo le liste d’attesa».
Conclude il vicecapogruppo dell’Udc: «Le azioni progettuali presentate dal presidente Scopelliti vanno in questa direzione. A completamento del percorso intrapreso, una volta approvato il piano di rientro, dovranno essere destinati ulteriori, consistenti finanziamenti per l’aggiornamento delle apparecchiature di radioterapia. Contestualmente, dovrà essere valutata la necessità di istituire ulteriori centri, atteso che l’odierno rapporto tra popolazione e centri di radioterapia oncologica è, nella nostra regione, inferiore del 50% rispetto alla media nazionale».
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